L'annuncio di ulteriori tagli ai collegamenti ferroviari per Torino Stura ha suscitato profonda preoccupazione e indignazione tra i residenti e i pendolari della zona nord di Torino. Elena Piastra, Sindaca di Settimo Torinese, ha espresso il suo disappunto riguardo alle decisioni prese dalla Regione, che sembrano penalizzare pesantemente un'area già duramente colpita dalla riduzione dei servizi di trasporto.
"Un ulteriore depauperamento per Torino Stura"
«L'annuncio del prossimo, ulteriore, taglio di collegamenti per Torino Stura colpisce ancora una volta la cintura nord, che ha visto nell'ultimo periodo un grave impoverimento dei servizi di trasporto ferroviario», ha dichiarato Piastra. La connessione con il Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) per l'aeroporto, presentata dalla Regione come una grande miglioria, si è rivelata estremamente penalizzante per un vasto territorio che include la periferia nord di Torino, Settimo Torinese, San Mauro Torinese e le aree collinari.
L'inaugurazione della stazione di Torino Stura nel 2006 aveva segnato un punto di svolta per i trasporti nella zona, ma i recenti tagli hanno invertito questa tendenza positiva. A inizio anno, le linee SFM4 e SFM7 sono state dirottate verso l'aeroporto di Caselle, lasciando Stura con un servizio significativamente ridotto. Da settembre, anche la linea SFM6 subirà lo stesso destino. Questo significa che Torino Stura passerà da cinque linee a solo due, con gravi conseguenze per i pendolari e le aziende locali.
Disagi e proteste dei pendolari
Il gruppo dei pendolari di Torino Stura ha già lanciato una petizione su Change.org per riattivare le linee cancellate, raccogliendo oltre 600 firme. «Togliere due linee di treni, pur per un servizio nobile quale il collegamento con l'aeroporto, e appesantire altre tre linee già in forte sofferenza, non potrà che peggiorare la vita dei pendolari», ha sottolineato Piastra. I disagi si manifestano non solo in termini di qualità del viaggio, descritto come simile a «carri bestiame», ma anche per i frequenti buchi di orario tra un treno e l'altro.
Richieste di intervento e soluzioni proposte
Negli scorsi mesi, Piastra ha incontrato varie volte i comitati dei pendolari e ha avanzato formali richieste di incontro all'Agenzia per la Mobilità, tutte rimaste senza risposta. «Questa gestione del trasporto pubblico, con alcuni territori costretti a “pagare” il prezzo delle nuove tratte, è inaccettabile, miope e insostenibile da tutti i punti di vista: ambientale, sociale ed economica», ha dichiarato il sindaco.
Tra le soluzioni proposte, Piastra chiede tempi certi per l'avvio della linea SFM8 (Lingotto-Chivasso), che dovrà fermare anche a Settimo, e il potenziamento delle linee SFM1 e SFM2. Un'altra possibile soluzione potrebbe essere il prolungamento della linea SFM5 fino a Settimo. «Il potenziamento dei trasporti ferroviari su Stura, Settimo e su tutto il bacino territoriale non è più procrastinabile», ha aggiunto.

Una richiesta di dialogo costruttivo
Piastra conclude il suo appello con la richiesta di avviare un dialogo costruttivo con la Regione, l'Agenzia della Mobilità e tutti i soggetti coinvolti per garantire un trasporto pubblico equo ed efficiente per tutti i territori. «Le soluzioni per garantire a tutti i territori un livello di trasporto pubblico equo ed efficiente esistono, occorre trovarle insieme», ha affermato.
In un momento in cui si parla tanto di incentivare l'uso dei mezzi pubblici, i recenti tagli ai servizi di Torino Stura sembrano andare nella direzione opposta, sollevando legittime preoccupazioni tra i pendolari e gli amministratori locali.