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Il ritorno della Guardia medica scatena la polemica elettorale!

Un nuovo capitolo nella campagna elettorale di Leinì

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Un medico

La questione della Guardia Medica a Leinì torna a dividere la politica locale. La coalizione di centrosinistra Una Leinì Nuova, che sostiene il candidato sindaco Luca Torella, ha inserito nel proprio programma elettorale il ripristino del servizio un tempo attivo presso il Poliambulatorio di Via Volpiano.

“Manca da anni la Guardia Medica: è nostra intenzione attivarci di concerto con gli altri Comuni del distretto perché un servizio così importante possa tornare ad essere attivo”, dichiarano gli sfidanti dell’attuale amministrazione di Renato Pittalis.

Un impegno che ha scatenato la replica di Georgiana Stavre della lista civica Pittalis Sindaco, che ha accusato l’opposizione di volersi appropriare del merito del ritorno della Guardia Medica, già previsto all'interno della Casa di Comunità in fase di realizzazione presso il Poliambulatorio.

Mi sa che avrete poco da lavorare – ha risposto Stavre, che ha criticato i gruppi di opposizione per essersi astenuti sul progetto della Casa di Comunità – perché se la guardia medica sarà di nuovo realtà, a Leinì, è solo merito del grande lavoro dell’Amministrazione Pittalis. La guardia medica, infatti, non è nient’altro se non uno dei servizi previsti all’interno della Casa di Comunità, che sarà presto completata presso il Poliambulatorio di Via Volpiano… Casa di Comunità, però, che ha fortemente voluto l’attuale Amministrazione!

Le ha fatto eco Elisa Chiabotto, presidente del Consiglio comunale leinicese, che ha accusato ironicamente gli avversari politici di aver copiato “le cose fatte” dall’amministrazione: “Un programma andrebbe costruito con idee progettuali proprie, non sfruttando il duro lavoro di altri”.

I gruppi di opposizione hanno controreplicato accusando i sostenitori dell’amministrazione Pittalis di “ribaltamento della realtà”.

Emilio Imparato, candidato della lista Uniti per Leinì, ha evidenziato il disagio dei cittadini costretti a recarsi fuori dal Comune per godere di un servizio medico essenziale: “La guardia medica era presente a Leinì fino a pochi anni fa, se c’è un’urgenza ed ho bisogno della guardia medica perché devo andare fino a Settimo Torinese? Noi paghiamo le tasse come i cittadini di Settimo Torinese e abbiamo diritto alla guardia medica nel nostro paese”.

Se per l’amministrazione uscente – commenta Fabrizio Troiani di Uniti per Leinìfosse stato un tema importante si sarebbe adoperata per averla già oggi così noi non avremmo potuto metterlo come punto nel programma. Ma dato che ad oggi a Leinì non c'è, vi posso assicurare che quando amministreremo noi lavoreremo per avere la guardia medica a Leinì, prima della creazione della Casa di Comunità, ammesso che questa Casa si possa mai realizzare, visti i tagli alla medicina territoriale fatti dal Governo Meloni”.

La polemica si intreccia con la questione del progetto della Casa di Comunità, inizialmente previsto nella sede del Capirone e poi spostato nella sede del Poliambulatorio a causa delle polemiche di alcuni cittadini, primi fra tutti i familiari della vecchia casa di riposo.

Il progetto, ancora in fase di realizzazione, non ha ancora portato al ripristino della Guardia Medica a Leinì. Le prossime elezioni comunali saranno l'occasione per i cittadini leinicesi di esprimere la propria volontà anche sul futuro di questo servizio.

Il progetto della Casa di Comunità spiegato dall'amministrazione 



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