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Canavese
16 Maggio 2024 - 23:24
Le piogge intense degli ultimi due giorni hanno provocato diffusi allagamenti nei campi agricoli di tutta la provincia di Torino, trasformatisi in stagni. La situazione è critica nelle zone del Canavese, tra Rivarolo e Ivrea, oltre che nel Ciriacese e nel Pinerolese.
Il mais appena seminato sta marcendo sotto l'acqua. Anche il grano e i foraggi sono stati duramente colpiti. Da oltre una settimana, gli agricoltori aspettano di poter entrare nei prati per effettuare il primo taglio di fieno, ma i mezzi agricoli non possono operare sul terreno bagnato. Le acque piovane hanno invaso piazzali, ricoveri dei mezzi e stalle, fortunatamente senza causare problemi per il bestiame.
A Ivrea, oggi si è vissuta una giornata da diluvio universale. Le strade sono state sommerse dall'acqua e numerose voragini si sono aperte, rendendo la circolazione estremamente pericolosa.
In via Monte Navale, una buca profonda e larga si è spalancata al passaggio di una Fiat Panda, inghiottendo parte della strada a causa dell'erosione del sottosuolo. Miracolosamente, l'automobilista è rimasto illeso.
La città è stata in preda al caos: tombini esplosi per la troppa pressione dell'acqua, un rio straripato a Bellavista, e parchi giochi trasformati in paludi nei pressi di via Lago San Michele.
Si sono completamente allagate anche Via Jervis e via Torino (non è una novità) il che ha aggravato ulteriormente una viabilità già compromessa.
«L'acqua che abbiamo aspettato per tanto tempo quest'anno sta provocando dei veri disastri», ha dichiarato Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino. «Gli agricoltori ci segnalano danni ingenti soprattutto sul mais, che è appena stato seminato ed è quindi molto vulnerabile. Anche con il bel tempo si formerà una dura crosta nel terreno che non potrà essere bucata dai germogli. Tra semi di mais marciti, fieno in grave ritardo, il lolietto, un’erba da foraggio, che sta marcendo nei prati, e altri danni compresi gli allagamenti alle orticole, questa stagione inizia nel peggiore dei modi».
Le piogge hanno causato la perdita di raccolti e danni strutturali ai terreni, con erosioni che hanno trasformato campi fertili in superfici irregolari e difficili da coltivare. «Il danno è duplice», ha spiegato Mecca Cici, «da un lato perdiamo il raccolto di quest'anno, dall'altro dovremo investire molto per ripristinare la coltivabilità dei terreni».
Le autorità locali e regionali stanno coordinando gli interventi di emergenza. Sono stati attivati i piani di protezione civile, e numerosi volontari stanno supportando le operazioni di soccorso. Il governatore della Regione Piemonte ha promesso un aiuto immediato per fronteggiare l'emergenza, con l'ausilio di fondi straordinari per la ricostruzione e il ripristino delle attività agricole.
Inoltre, Coldiretti sta organizzando un sistema di supporto per gli agricoltori colpiti, offrendo assistenza tecnica e valutando i danni per richiedere eventuali risarcimenti. «Stiamo monitorando costantemente la situazione», ha affermato Mecca Cici, «e siamo in contatto con le autorità per garantire che le necessità dei nostri agricoltori vengano prese in considerazione».
La stagione agricola è iniziata sotto i peggiori auspici, e le conseguenze delle piogge intense si faranno sentire per molto tempo. Gli agricoltori dovranno affrontare una sfida significativa per recuperare le perdite e ripristinare la fertilità dei terreni. Nel frattempo, la comunità di Ivrea e del Canavese spera in un miglioramento delle condizioni meteorologiche e in un rapido intervento delle autorità per ripristinare la normalità.
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