Cerca

Attualità

Il cielo del Piemonte si tinge di rosa per lo spettacolo dell'aurora boreale (FOTO)

Ecco la spiegazione di quello che sta succedendo

Il cielo del Piemonte si tinge di rosa per lo spettacolo dell'aurora boreale  (FOTO)

Macchine pronte a scattare e occhi all’insù: l’aurora boreale ha tinto di rosa i cieli del Piemonte. 

Il fenomeno metereologico si è verificato nella notte di ieri, venerdì 10 maggio, e ad essere coinvolti da questo spettacolo sono stati anche molti dei nostri territori, con i gruppi social che si sono immediatamente riempiti di bellissime fotografie da Torino, Nole, San Francesco al Campo, Usseglio, Rocca Canavese, Ivrea e moltissimi altri luoghi. 

A spiegare quanto accaduto è stato lo Space weather prediction center del Colorado, che negli scorsi giorni sul suo sito aveva pubblicato: “un’espulsione di massa coronale (in gergo, Cme) colpirà il campo magnetico terrestre tra il 10 e l’11 maggio. Questo evento potrebbe innescare una tempesta geomagnetica di classe G2, che potrebbe intensificarsi fino a classe G3 se un’ulteriore ‘Cme’ dovesse raggiungere la Terra nello stesso periodo”. 

San Francesco al Campo

In linguaggio comune, questo significa che il sole di fatto emette verso la Terra un flusso di particelle (per via di una tempesta solare) che si scontrano con il nostro campo magnetico e producono un effetto nel cielo. La portata della tempesta, in questo week-end, è stata talmente forte da far sì che l’aurora fosse visibile anche a latitudini meno alte del solito. Da qui, lo spettacolo nei nostri cieli. 

E tra tutti gli scatti, a “colpire” ancora è stato anche Valerio Minato, il fotografo che lo scorso dicembre era stato premiato dalla NASA per la miglior foto astronomica a livello globale, che ritraeva la luna allineata con Superga e il Monviso. Nel fine settimana, Minato è riuscito a portare a casa un’altra immagine mozzafiato, con l’aurora che copre il cielo di Torino e la Basalica di Superga in lontananza. 

Lo scatto di Valerio Minato 

La scorsa settimana a tingersi di rosa sul nostro territorio erano state le strade e le cittadine, in occasione del passaggio del Giro d’Italia e, questo week-end, invece, sono stati i cieli, con torinesi e piemontesi intenti ad ammirare questo insolito spettacolo.

La tempesta geomagnetica più forte degli ultimi 20 anni 

Quella di questo fine settimana è stata la tempesta geomagnetica più forte degli ultimi 20 anni. Un fenomeno metereologico che ha determinato un incredibile gioco di luci sui nostri territori, ma anche anche alcuni problemi alle apparecchiature elettroniche nel nord Europa. 

"La tempesta geomagnetica di stanotte è la più potente da quasi 21 anni! Alle 00:54 di oggi l'indice di disturbo del campo magnetico planetario (Kp index) ha raggiunto quota 9, la più alta possibile! Questo configura una "tempesta geomagnetica estrema". Non succedeva dal lontano novembre 2003, quando furono registrate alcune delle tempeste più potenti della storia!" spiegano dall'Osservatorio Astronomico di Febbio "Pierino Zambonini".  

"Le aurore si sono viste in tutta Europa anche a latitudini molto meridionali - continuano - abbiamo avvistamenti dalla Sicilia e persino dalle webcam dei telescopi sulle isole Canarie! La causa di quanto sta avvenendo è un filotto di eruzioni di massa coronale (CME) prodotte dalla regione attiva AR 3664 negli scorsi giorni. Le CME si sono inseguite e mangiate a vicenda, formando una tempesta "cannibale" che ha iniziato a interessare il nostro pianeta alle 19:20 di ieri. Erano 20 anni che il vento solare non raggiungeva i valori osservati in queste ore, e si vede. Tempesta geomagnetica estrema significa che nei Paesi più a nord, come Scandinavia e Canada, sono scattati i protocolli di protezione delle reti elettriche e delle infrastrutture critiche che più rischiano di essere danneggiate dalle condizioni geomagnetiche in corso. Le comunicazioni HF, VHF e UHF sono difficoltose, così come la navigazione utilizzando i satelliti GPS. Le condizioni di disturbo sono destinate a durare ancora alcune ore, man mano che la tempesta supera il nostro pianeta, e la regione AR 3664 potrebbe ancora produrre eruzioni e brillamenti significativi".

 

Nole, scatto di Eliana

Pont Canavese

Le montagne della Valle D'Aosta

Ivrea

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori