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Settimo Torinese
03 Maggio 2024 - 10:39
Il Comune di Settimo Torinese sembra aver perso la memoria, o forse, sta scegliendo di dimenticare?
Risale, infatti, ad alcuni mesi fa, una rimozione misteriosa dal sito ufficiale del Comune. Ci riferiamo alla pagina dedicata alla storica Torre, simbolo indiscusso della città e gioiello architettonico risalente al XIV secolo.
Su www.comune.settimo-torinese.it, tra i luoghi di interesse culturale troviamo la Biblioteca, il museo del Freidano, la palazzina Siva, il teatro Garybaldi, ma della torre non c'è proprio più traccia.
Eppure lo storico edificio non solo è un monumento nazionale dal lontano 1920 per Regio Decreto, ma è anche stato oggetto di un meticoloso restauro completato nel 2003 sotto la guida dell'architetto Donatella D'Angelo, nota anche per il suo lavoro sul Teatrino Civico di Chivasso.
La Torre è così impressa ed importante nella memoria dei Settimesi che persino i Partiti se ne sono appropriati nelle loro anche recenti locandine elettorali.
L'edificio, che domina l'orizzonte cittadino con la sua imponente struttura, ha fatto da sfondo a innumerevoli eventi culturali e politici, rivelandosi una protagonista nella vita contemporanea di Settimo. È stata anche una stella delle mostre internazionali, come quella intitolata “Mille ed una Spilla”, dove monili appartenuti alle star di Hollywood e a Jacquie Kennedy furono esposti alle sue nobili mura.
La scomparsa della pagina non è solo un fatto tecnico, è un vero e proprio buco nero nella comunicazione istituzionale, un segnale di trascuratezza che fa domandare: stiamo assistendo a una censura culturale?
Oppure è soltanto un caso di incompetenza amministrativa e di menefreghismo?
Una cosa è certa: il silenzio della giunta comunale su questa questione è assordante.
Nessuna spiegazione, nessun annuncio, nessuna giustificazione. Per alcuni - e da mesi sono in tanti ad avercelo segnalato - un vero e proprio insulto alla memoria collettiva che quel simbolo rappresenta.
Quale messaggio invia il Comune di Settimo eliminando ogni traccia di questo monumento dai propri canali ufficiali?
In un'epoca dove l'identità culturale è costantemente messa in discussione non sembra un controsenso?
Tant'è. Per fortuna, della Torre di Settimo, ne parlano il Fai (Fondo Ambiente italiano), Wikipedia, Tripadvisor, finanche la Pro Loco di Settimo Torinese.
A questo proposito è anche consigliata la lettura di alcuni approfondimenti del nostro storico Silvio Bertotto.
"La torre - dice il Fai - è l'ultimo elemento superstite dell'antico castello signorile, gravemente danneggiato e forse distrutto durante le guerre franco-asburgiche del sedicesimo secolo.
Il castello e la torre furono costruiti sul sito di un precedente fortilizio presumibilmente tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento, ma non si conservano tracce se non nelle fonti d'archivio.
Nel quindicesimo secolo si attesta che il complesso difensivo di Settimo Torinese era assai ampio: oltre al castello signorile, comprendeva la villa o borgo e il ricetto, secondo uno schema assai comune nel tardo Medioevo. Durante gli ultimi secoli del Medioevo, l'importanza del castello e del borgo fortificato di Settimo T. controllava il tratto finale della strada di Lombardia, vale a dire la strada che entrava in Torino dalla Porta Doranea.
Nella seconda metà dell'Ottocento, la torre fu trasformata in una sorta di residenza secondaria per iniziativa di una ricca famiglia torinese: a ovest dell'edificio storico venne costruito un palazzotto in stile gotico, secondo il gusto romantico dell'epoca con un bel giardino di alberi secolari che occupava tutta l'area del distrutto castello.
Nel 1912 il Comune di Settimo acquistò l'area del castello e la torre superstite...".
ALCUNE IMMAGINI DEL PASSATO
Nel 1912, il Comune di Settimo acquistò l'intera area, torre compresa, e nel 1922-23 vi edificò la nuova scuola, poi convertita nel 1983 in sede del municipio. I lavori di sopraelevazione dello stabile comportarono la distruzione di alcune caditoie della torre. Per iniziativa della Pro Loco e della Consorteria dei Gamberai, tra il 1975 e il 1976, il pittore Giulio Boccaccio decorò le pareti e il soffitto di un intero piano della torre con scene tratte dalla storia di Settimo, letta in chiave popolare.
La torre è oggi adibita a più funzioni, ospita cerimonie per matrimoni e conferenze in alcune sale, mentre altri spazi sono stati recuperati per la funzione espositiva.
Dal 2022 la Torre di Settimo stilizzata compare nelle divise da gioco del Baseball Club Settimo.
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