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Salute e benessere
30 Aprile 2024 - 15:01
Il mondo degli sport è un luogo molto competitivo in cui le persone si sfidano continuamente a ottenere il miglior risultato possibile con gli strumenti che la natura ha donato loro; la corsa al miglioramento tra gli sportivi è di conseguenza continua e sono in molti a ricorrere agli ultimi stratagemmi della medicina o della tecnologia.
Questo significa che sempre più personal trainer studiano e si informano sugli ultimi ritrovati in termini di macchinari per palestra o esercizi a corpo libero, i nutrizionisti studiano quali ingredienti siano in grado di offrire migliori rapporti tra calorie/quantità nei cibi che gli atleti mangiano e così via.
In questa incredibile maratona votata alla ricerca uno degli elementi che è risultato più interessante durante il corso degli ultimi anni è quello dell’olio al CBD, ovvero un integratore alimentare che la scienza suggerisce come particolarmente utile per migliorare alcuni elementi collegati al mondo dello sport.
Che si tratti di olio utilizzato all’interno di preparazioni culinarie complesse o di olio utilizzato topicamente, all’atto pratico poco cambia: una volta che il CBD comincia a interagire con il sistema endocannabinoide (un sistema di comunicazione intercellulare) gli effetti positivi iniziano a comparire con sempre maggiore frequenza portando a una serie notevole di vantaggi per gli utilizzatori; prodotti come MagicVaporizers, poi, riescono a offrire i benefici del CBD per via aerea, riducendo al minimo i rischi legati alla combustione di liquidi o solidi.
Partiamo dalla questione scientifica: perché mai l’olio al CBD dovrebbe essere interessante per un atleta? Questo tipo di olio contiene un principio attivo, quello del cannabidiolo, che la scienza sta dimostrando come molto interessante per risolvere una serie di problemi e per mediare tutta un’altra serie di situazioni.
Il CBD, infatti, si sostituisce ad alcuni particolari tipi di recettori presenti nel corpo umano andando ad alterare alcuni dettagli nel funzionamento del corpo; questi dettagli permettono di gestire diversamente le infiammazioni, di migliorare la qualità del sonno e di gestire in maniera positiva una serie di sintomatologie solitamente molto fastidiose per chi fa attività fisica, il tutto senza alcuno degli effetti psicoattivi tipici della pianta a cui è associato.
Parliamo ad esempio della velocità di recupero: diminuendo in maniera sostanziale i livelli di stress della persona (argomento caldo a tal punto da vedere, in tempi recenti, la nascita di cliniche ad-hoc) che assume il CBD, il principio attivo ha la capacità di migliorare la ricettività del corpo dell’atleta ai normali processi di rigenerazione che avvengono in concomitanza con il sonno. Questo significa che l’olio è in grado di migliorare la qualità della vita dell’atleta stanco e affaticato, aiutando a migliorare le sue condizioni fisiche di sonno in sonno.
Lo stress viene mediato dal cannabidiolo e con la sua riduzione migliora la qualità del sonno. Come ben sappiamo il sonno è di fondamentale importanza perché permette alle fibre muscolari di ristrutturarsi di notte in notte, ingrandendosi in caso nel corpo umano ci sia il nutrimento necessario. Con un sonno di qualità migliore questo processo viene reso ancora più efficiente e permette all’atleta di accorciare i tempi di recupero tanto da infortuni quanto dagli arcicomuni DOMS, ovvero i dolori muscolari dovuti a eventualità di sovrallenamento.
Da un punto di vista umano la cosa è deliziosa ma dal punto di vista prestazionale è ancora meglio: minori tempi di recupero significa anche minor tempo passati fermi, quindi maggiore possibilità di migliorare le prestazioni.
Una cosa che gli atleti, poi, stanno imparando a scoprire con l’assunzione di CBD è il come possano variare i livelli di energia; per quanto arcinoto come principio attivo calmante, infatti, il CBD è in grado di migliorare la risposta delle cellule all’insulina migliorando il quantitativo di energia a disposizione del corpo umano durante gli sforzi degli allenamenti, permettendo l’esecuzione di sessioni di allenamento più lunghe ed efficaci.
Un grande vantaggio del CBD come principio attivo è il suo risultare particolarmente versatile se parliamo di metodologie di assunzione della sostanza. Esistono prodotti al CBD di diverse tipologie e ognuna di queste riesce molo facilmente a incastrarsi nella complicata vita di un atleta portando più benefici che svantaggi.
Con il supporto di esperti, infatti, è possibile integrare in maniera intelligente il cannabidiolo all’interno della propria dieta. È necessario partire da dosi molto basse, monitorando con costanza gli effetti ma il risultato finale è di grande valore per chi ha una vita molto impegnata nel tentativo di raggiungere obbiettivi sempre più ambiziosi.
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