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Favria
19 Aprile 2024 - 15:34
Il nuovo impianto di biogas nascerà in località Santissima Annunziata
Borgata Santissima Annunziata di Favria si prepara a diventare un punto di riferimento nel panorama delle energie rinnovabili grazie all'ambizioso progetto di un nuovo impianto di biogas proposto da Energethica Favria Srl. Il progetto mira a sfruttare le deiezioni zootecniche per produrre metano, coinvolgendo le risorse locali e promuovendo la sostenibilità ambientale. Questo impianto non solo rafforza la posizione della zona come leader nell'innovazione agricola, ma segna anche un significativo passo avanti rispetto agli impianti tradizionali.
Il nuovo impianto, che verrà in parte costruito sui terreni del presidente di Coldiretti Favria Piero Golzio, uno dei maggiori allevatori di vacche del territorio con circa 400 capi, sarà una struttura di portata maggiore rispetto all'impianto di Cascina Impero, realizzato da Flavio Abbà. Mentre l'impianto di Abbà trasforma il biogas in elettricità, quello proposto da Energethica Favria Srl si concentrerà sulla produzione di gas metano, che verrà poi immesso nella rete nazionale di Snam, il principale distributore di gas metano in Italia.
Un impianto simile a quello che verrà costruito a Favria
La procedura per la realizzazione dell'impianto è stata gestita attraverso una segnalazione certificata di inizio attività, una forma di autorizzazione semplificata che riflette il crescente interesse e supporto per le iniziative di energia rinnovabile. Presentata al Suap (Sistema Unico per le Autorizzazioni) il 26 luglio 2023, la pratica non avrà bisogno di approvazione da parte di alcun ente. Per il Comune sarà sufficiente il silenzio assenso e per quanto riguarda Città Metropolitana, non verrà nemmeno investita Città Metropolitana, trattandosi di un impianto di trattamento in grado di produrre una quantità di Biogas grezzo non superiore 600Nm3/h. In poche parole significa che ogni ora, l'impianto può produrre 600 metri cubi normali (Nm³) di biogas. "Normale" si riferisce a condizioni standard di temperatura e pressione, quindi è un modo per standardizzare le misure.
Trattandosi di un impianto di medie dimensioni, dunque, necessita di un'autorizzazione unica per la costruzione e l'esercizio. Dall'ufficio tecnico del comune di Favria spiegano che si tratta di una procedura equivalente di una segnalazione certificata di segnalazione di inizio attività per un privato.
Il sindaco Vittorio Bellone conferma: "Non occorrerà alcuna autorizzazione da parte dell'ente. E' stata semplicemente depositata la documentazione. Dal mio punto di vista non può che essere positiva la realizzazione di un simile impianto che utilizzi i reflui zootecnici. Per lo meno sappiamo dove vanno a finire, visto che il loro smaltimento è sempre un grosso problema per gli allevatori".
Il progetto, proprio per la sua natura, coinvolgerà molte cascine di Favria, considerata ancora una delle zone agricole più fiorenti del Canavese.
Non è il primo impianto di questo genere che viene realizzato a Favria. Due anni fa, Cascina Impero di Flavio Abbà (attuale presidente del comitato fiera) ha inaugurato il suo impianto di biogas nel 2022, con un investimento di oltre 2 milioni di euro, dimostrando il potenziale di trasformazione del settore agricolo in una fonte di energia pulita.
Ma se il combustibile è lo stesso, diversa è l'energia prodotta.
L'impianto di Abbà, infatti, utilizza un cogeneratore per convertire il biogas in 300 kW di elettricità, oltre a calore utilizzato per riscaldare le strutture aziendali. Il progetto del nuovo impianto, invece, è focalizzato esclusivamente sulla produzione di metano, con una capacità prevista di circa 600 Nm³/h.
L'inaugurazione dell'impianto di Cascina Impero nel febbraio 2022
Oltre a generare energia rinnovabile, entrambi gli impianti offrono il vantaggio di produrre fertilizzanti naturali come prodotto secondario, contribuendo così a ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura intensiva. Questo aspetto è cruciale in un'epoca in cui la sostenibilità ambientale è diventata una priorità globale.
La Comunità e il Futuro
Il sostegno della comunità locale è fondamentale per il successo di tali progetti. Durante l'inaugurazione del suo impianto, Abbà aveva sottolineato l'importanza dell'agricoltura responsabile e innovativa.
Il progetto di biogas a Favria è ancora in attesa di ulteriori sviluppi, in attesa di valutare anche l'arrivo di eventuali contributi per la realizzazione del progetto.
Della Energethica Favria Srl si sa ben poco. Possiamo dire però che è una società benefit che si pone quale finalità di beneficio comune la riduzione dell'inquinamento e la salvaguardia dell'ambiente.
Gli impianti di biogas che utilizzano defluenti zootecnici rappresentano una soluzione innovativa e sostenibile per la gestione dei rifiuti agricoli e la produzione di energia rinnovabile. Questi impianti sono progettati per ottimizzare l'uso dei sottoprodotti dell'allevamento, trasformandoli in risorse preziose come il gas metano e i fertilizzanti organici.
Per un impianto con una capacità di 600Nm³/h di biogas grezzo si stima una produzione giornaliera di circa 14.400 metri cubi di biogas al giorno.
Con la conversione in energia elettrica questo quantitativo di biogas può produrre circa 2.880 kWh al giorno, assumendo una conversione efficiente al 20% (tipica per i generatori a biogas). Una produzione che può soddisfare il fabbisogno energetico di circa 100 famiglie medie al giorno, basandosi su un consumo medio di 28 kWh/giorno per famiglia.
Uno dei vantaggi ambientali di questo genere di impianto è la riduzione delle Emissioni di Gas Serra: la trasformazione di defluenti zootecnici in biogas riduce significativamente le emissioni di metano nell'atmosfera rispetto allo stoccaggio tradizionale di questi rifiuti, contribuendo alla diminuzione dell'impatto ambientale dell'allevamento.
Poi bisogna tener conto della gestione sostenibile dei rifiuti: il processo trasforma un problema ambientale, lo smaltimento del letame, in una risorsa, riducendo la dipendenza dai fertilizzanti chimici e migliorando la sostenibilità delle pratiche agricole.
Oltre i pro, ci sono anche i contro.
Costi Iniziali Elevati: gli impianti di biogas richiedono un significativo investimento iniziale per la costruzione e l'installazione.
Impatto Ambientale: sebbene gli impianti di biogas riducano l'emissione di gas serra convertendo il metano in energia, possono comunque avere impatti ambientali locali. Per esempio, il trasporto delle materie prime verso l'impianto può generare emissioni di CO2. Inoltre, se non gestiti correttamente, i residui del processo possono contaminare il suolo e le acque.
Manutenzione Costante: gli impianti di biogas richiedono manutenzione regolare per prevenire guasti e assicurare un funzionamento ottimale. I costi di manutenzione possono essere significativi e devono essere pianificati accuratamente.
Tempo di Ammortamento: il tempo necessario per recuperare l'investimento iniziale attraverso i risparmi energetici o la vendita di biogas può essere lungo, a seconda dei costi iniziali, dei prezzi dell'energia e delle politiche di incentivo locali.
Ma ciò che normalmente più preoccupa i cittadini quando si parla di realizzare un impianto di medie dimensioni come quello in questione, sono gli odori molesti.
C'è da dire però che l'impianto verrebbe realizzato in aperta campagna, in una borgata distante dal centro abitato e questo potrebbe ovviare al problema.
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