AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
14 Aprile 2024 - 17:43
Arriva direttamente dell’Osservatorio sulla Torno-Ceres, l’insieme di volontari che ha seguito l’andamento dei lavori per la riapertura della linea, la proposta di rivedere l’abbonamento Formula, il sistema di integrazione tariffaria che permette ai viaggiatori di spostarsi su tutta “l’area integrata”, ovvero quella coperta dal trasporto pubblico nella zona di Città Metropolitana di Torino, una zona articolata ad anelli concentrici e che si estende per più di 40 km oltre Torino.
La proposta dell’Osservatorio è stata sintetizzata in una lettera indirizzata negli scorsi giorni alla Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e ad AMP (Agenzia per la Mobilità Piemontese).
“Con l’occasione dell’imminente rinnovo del Consiglio regionale del Piemonte, riteniamo sia di fondamentale importanza che si ponga al dibattito delle istituzioni un tema di rilevante importanza per lo sviluppo del trasporto pubblico locale nel bacino torinese, ovvero la revisione del sistema tariffario integrato Formula - spiegano dall’Osservatorio - Come noto, il sistema Formula è stato varato nel 1996 e da allora ha subito pochi e non sostanziali aggiornamenti. Si tratta perciò di un’architettura che, seppur in principio valida, fotografa un assetto della mobilità che ormai non esiste più – dalle macro-trasformazioni come la nascita della Città metropolitana agli avvicendamenti dei vettori di trasporto pubblico (il più rilevante quello sul Servizio Ferroviario Metropolitano con l’uscita di scena di GTT) fino ai cambiamenti nelle abitudini e nelle dinamiche di mobilità dei cittadini in questo trentennio”.
Da qui, i componenti dell’Osservatorio vanno avanti nell’evidenziare quali siano le principali criticità del Formula, facendo un paragone con un’altra Città Metropolitana, quella di Milano.
L’area integrata torinese, stando a quanto riportano dall’Osservatorio, risulterebbe frammentata in un numero eccessivo di zone, ben 16, a confronto delle 9 in cui è divisa la controparte lombarda.
Una vasta parte del territorio della Città Metropolitana di Torino, poi, sarebbe esclusa a livello di abbonamenti dalla cosiddetta “area integrata”.
“Il sistema di agevolazioni tariffarie per alcune categorie di cittadini è fortemente più limitato rispetto ad altre metropoli italiane - continuano i volontari - Si consideri il caso degli studenti e dei giovani in generale, che in area extraurbana possono fruire solo di una tariffa 10 mesi, calcolata semplicemente come 10/12 dell’abbonamento annuale corrispondente. A Milano, per confronto, la tariffa annuale under-26 vale uno sconto del 25% sull’area extraurbana e addirittura del 40% su area urbana. Rispetto ad altre realtà poi, sussiste una forte asimmetria tariffaria tra l’area propriamente urbana e le fasce più esterne dell’area integrata, che colpisce pertanto in misura rilevante i cittadini delle aree periferiche. La differenza di costo tra un abbonamento annuale urbano e quello da un centro situato a 35 km di distanza da Torino, in Formula, a tariffe vigenti ammonta a 522 euro (+118%). Nell’area di Milano la differenza equivalente è nettamente inferiore, pari a 301 euro (+65%), cui si aggiungono le agevolazioni tariffarie sopra menzionate”.
Per quanto riguarda l’ultimo punto, a parità di km fatti, chi abita fuori Torino dovrebbe spendere molto di più rispetto a chi, invece, vive fuori Milano.
Ed è alla luce di queste considerazioni che i membri dell’Osservatorio sulla Torino-Ceres hanno deciso di formulare tutta una serie di proposte, tra cui la riorganizzazione e riduzione delle zone dell’area integrata e l’estensione di quest’ultima a tutto il territorio della Città Metropolitana di Torino.
“Occorre inoltre introdurre progressivamente una tariffazione dinamica “best fare”, che consenta agli utenti di beneficiare della migliore opzione tariffaria adattata dinamicamente attraverso l’analisi dei comportamenti di mobilità individuali” continuano i volontari.
Le zone in cui è suddivisa l'area integrata
Uno degli punti toccati, poi, è quello riguardante la cosiddetta “Zona U”, quell’insieme di traporti locali che comprende un’area in cui rientra tutta Torino, fermandosi fuori da Venaria, Leinì, San Mauro e Moncalieri. In questo caso, la proposta sarebbe di andare a definire delle nuove regole tariffarie per le stazioni in prima cintura a ridosso della zona U, tutte quelle aree dove una distanza di poche centinaia di metri andrebbe a determinare per gli utenti una consistente variazione di prezzo, si veda il caso della stazione di Venaria Rigola Stadio.
“A livello locale - aggiungono dall’Osservatorio sulla Torino-Ceres - con queste modifiche anche le Valli verrebbero coperte dall’area integrata e si potrebbero includere negli abbonamenti anche le ditte di trasporto che servono quei territori e che non sono GTT o Trenitalia; gli studenti della prima cintura che vogliono usare l’SFM senza un abbonamento dedicato, inoltre, passerebbero dall’abbonamento speciale GTT al Formula 3 con un aumento consistente di servizi; da ultimo, chi abita a Rigola o Barriera Lanzo potrebbe prendere il treno come fosse zona urbana senza pagare una zona in più, anche perché questo già succede con alcune fermate bus GTT”.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.