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Adesso si combatte a colpi di spada all'interno dell'ex depuratore del Canavese

Il "paese delle streghe" ha in mente un progetto di riqualificazione molto particolare

Adesso si combatte a colpi di spada all'interno dell'ex depuratore del Canavese

L’ex depuratore del “paese delle streghe” adesso diventerà un’area per i combattimenti e le rievocazioni in stile medievale. È questo quanto sta accadendo nelle ultime settimane in quel di Levone, paese del Canavese di circa 500 abitanti. 

Siamo nei pressi della SP23 che va verso Rivara, luogo in cui sorge quello che un tempo era l’ex depuratore della città. “L’area attualmente risulta in stato di abbandono, con necessità periodica di interventi di manutenzione ordinaria per la pulizia e rimozione della vegetazione” si legge sul sito del Comune. Ed è proprio per restituire questa struttura alla cittadinanza che, a Levone, si è deciso di far diventare l’ex depuratore un “luogo di combattimenti e rievocazioni medievali”. 

La SP23 che da Levone porta a Rivara 

“L’area in totale sarà di 500 metri quadrati - ci ha spiegato il sindaco Massimiliano Gagnor - il depuratore è stato utilizzato fino al momento in cui SMAT non ha completato la rete fognaria, da lì in poi il sito è stato chiuso e la Società Metropolitana Acque Torino ha rimesso l’area nelle mani del Comune; fino ad adesso l’abbiamo utilizzato come deposito ma effettivamente è un’area un po’ incolta”. 

E a ri-valorizzare il depuratore ora, con la concessione della struttura fatta dall’amministrazione comunale, sarà l’ASD APS Media Aetas, società che si occupa di studiare la cultura del Medioevo e riportarla in auge con allenamenti, combattimenti, esibizioni e ricerca. 

Il sindaco di Levone Massimiliano Gagnor

Le attività del Media Aetas, come gruppo storico, risalgono al 1995, ma solo 3 anni dopo viene ufficialmente fondato e riconosciuto: sono più di 20 anni che il simbolo del Melograno giallo blu echeggia su suolo nazionale e non - si legge sul sito della società - Obiettivo primario del Gruppo non é solo lo studio approfondito di alcuni ambiti particolari della cultura del Medioevo, tramite ricerche e allenamenti, ma anche la divulgazione al pubblico che ci incontra di aspetti sconosciuti di un momento storico da molti definito “periodo buio””.

La concessione della struttura, come si legge da delibera, prevederà che all’interno dell’area dell’ex depuratore avvengano combattimenti in armatura, venga costituita una perimetrazione in legno che possa ospitare una 40ina di atleti, uno spazio per lo stoccaggio di un trabucco medievale (una macchina d’assedio paragonabile a una sorta di catapulta, ndr), e anche un’area idonea alla gestione di eventi di rievocazione storica medievale, con tanto di cavalli e giostre. 

Un’idea, quella della rivalorizzazione del depuratore, che ben si sposa con il concetto di Medioevo, che a Levone affonda le sue radici nella “storia delle streghe”. “Quest’associazione si occupa della promozione delle cultura medievale e, vista la grande affinità che ha il nostro paese con questo concetto, ci è sembrato un buono progetto - spiega il sindaco Gagnor - abbiamo incontrato la Media Aetas nelle scorse settimane: ci hanno chiesto la possibilità di usare l’ex depuratore per i loro allenamenti e combattimenti e ci è subito piaciuta l’idea. Al momento la società ha già preso possesso dell’area, ma non è ancora stato organizzato nulla per via del maltempo. La collaborazione con loro è sicuramente uno spunto positivo per il nostro Comune. La storia di Levone è collegata alle streghe e anche al Medioevo, sono tutti dei buoni incentivi per il turismo: diciamo che c’è fermento, stiamo raccogliendo i frutti di questi anni di amministrazione”. 

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