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14 Marzo 2024 - 07:00
All’indomani della nevicata che per il secondo week-end di fila ha imbiancato le Valli di Lanzo abbiamo deciso di raccontare una storia particolare, quella di un Sindaco che, da ben 30 anni a questa parte, ogni mattina si sveglia e misura il livello di neve e precipitazioni.
Siamo a Balme, vicino al Pian della Mussa, dove la scorsa settimana sono stati superati i due metri di neve: a 1850 metri d’altezza (al Rifugio Città di Ciriè) i centimetri di neve al suolo erano 240.
Ed è proprio il sindaco di questo paese delle Valli di Lanzo, Giovanni Castagneri, che ci ha raccontato della sua passione. “Sì, da circa 30 anni misuro il livello di precipitazioni e neve cadute - spiega il primo cittadino di Balme - ho cominciato perché la persona che al tempo se ne occupava era venuta a mancare, e la figlia mi ha chiesto se avessi voglia di portare avanti questa “tradizione””.
Il sindaco di Balme Giovanni Castagneri
Il primo cittadino attualmente gestisce l’osservatorio meteorologico presente a Balme, fondato nel 1876 e uno tra i primi della Società Meteorologica Italiana, inviando poi i dati a Nimbus con la conseguente produzione dei bollettini.
“Mensilmente invio alla Società Meteorologica i dati - ci dice Castagneri - mi ci sono proprio appassionato. È un onore portare avanti ed occuparsi del funzionamento di questi strumenti, oltre al fatto che si rende un servizio pubblico e allo stesso tempo riesco a rendermi conto di cosa succede”.
Ma come si misura la neve, o la pioggia?
“In realtà è una cosa molto semplice. Per la pioggia lo strumento si chiama pluviometro: c’è un secchio che, sulla base dei millimetri, misura il livello di precipitazioni - racconta il Sindaco - per la neve c’è invece un’asta che misura quanta ne sia precipitata in centimetri, molto spesso viene fatta sciogliere e si prendono i valori anche così”.
Lo strumento per misurare le precipitazioni
Con così tanta neve, i social sono stati letteralmente invasi da foto e video, con una gara a chi avesse postato lo scatto più bello. “Sicuramente un filmato che hanno visto in molti è stato quello della valanga dello scorso week-end, che fortunatamente si è fermata prima di arrivare alla strada provinciale. Qualche criticità connessa alla viabilità c’è stata, ma tutto sommato i disagi sono stati contenuti - aggiunge il sindaco Castagneri - veniamo da un periodo di siccità molto lungo, erano quasi 3 anni che non nevicava così”.
Le precipitazioni delle scorse settimane, infatti, si vanno a inserire all’interno di un contesto di allarme che aveva già denunciato Coldiretti: in quota manca neve, e quindi anche le dighe che utilizzano l’acqua per le colture di alcuni alimenti andrebbero incontro a dei problemi. Tradotto? Se si continua così anche la coltura del grano per quest’estate sarebbe a rischio.
Balme completamente innevata
“Sicuramente le precipitazioni delle scorse settimane hanno aiutato e dato un po’ di respiro - dice il primo cittadino - Io non sono un tecnico ovviamente, ma il clima in questi anni ha subìto tantissime modifiche: si percepiscono inverni sempre meno nevosi e con temperature più miti. Il posto dove il cambiamento climatico è più evidente è indubbiamente la montagna, le grosse differenze si vedono in quota. Un buon spessore di neve sulle vette, dopo le ultime precipitazioni, sarà una risorsa fondamentale per quest’estate, anche se purtroppo queste precipitazioni non invertono al tendenza più preoccupante e che in montagna si nota di più: quella dei ghiacciai a ritirarsi”.
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