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Claudio Leone lascia la Lega e la Lega stappa bottiglie di spumante

Resta da capire che cosa mai potrebbe fare un consigliere regionale di così importante nei pochi giorni che gli restano.

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Claudio Leone

La notizia a poche settimane dalle elezioni regionali piemontesi fa un po' sorridere ma tant'è! Il consigliere regionale Claudio Leone "dopo un periodo di riflessione profonda" (almeno così dice) ha preso la decisione di lasciare la Lega Salvini Piemonte e unirsi al Gruppo Misto in Consiglio Regionale.

"Le ragioni di questa scelta - dice  - sono legate a divergenze di opinione e visione politica...". Su che cosa non si sa...

Sempre lui aggiunge che, così facendo, potrà "servire al meglio i cittadini, con una prospettiva più indipendente e centrata sulle esigenze della comunità locale...".

Resta da capire che cosa mai potrebbe fare un consigliere regionale di così importante nei pochi giorni che gli restano.

La reazione da parte della Lega non si è fatta attendere han subito stappato spumante "brut" di quello buono.

In una nota congiunta firmata da Paolo Frjia, segretario della Sezione Lega di Rivarolo, Astrid Sento, segretario provinciale della Lega del Canavese, e l'Onorevole Alessandro Giglio Vigna, deputato e presidente della XIV Commissione, il partito ha poi espresso un misto di non sorpresa e sollievo per l'avvenuta fuoriuscita di Leone.

"Non ci coglie di sorpresa la fuoriuscita del Consigliere Leone - lo prendono per i fondelli - e riteniamo che questa non possa che essere un fatto positivo per la Lega. Da più di due anni impegnato in assidui e continui tentativi di passare in FdI, poco partecipe nel contribuire e partecipare alla vita del Partito, Leone oramai era inviso e mal sopportato dalla maggioranza dei Militanti del Canavese che chiedevano sempre più spesso di non ricandidarlo o addirittura di allontanarlo dal Partito...".

Insomma per la Lega, questa fuoriuscita rappresenta la soluzione di un problema che oramai si protraeva da troppo tempo.

"Ovviamente l'invito che facciamo  a Leone - concludono -  è di dimettersi da Consigliere Regionale, seppur ancora per pochi mesi, in questo momento siede su un seggio della Lega in quanto eletto con i voti della Lega, troveremmo corretto se rassegnasse oggi le sue dimissioni.".

Alessandro Giglio Vigna

La vicenda sottolinea le dinamiche interne ai partiti e le tensioni che possono emergere, soprattutto in prossimità di appuntamenti elettorali rilevanti come il rinnovo del Consiglio regionale del Piemonte.

Resta da vedere come questa situazione evolverà e quali saranno le mosse future sia di Leone che della Lega in un contesto politico sempre più dinamico e imprevedibile.

Probabilmente Leone, considerate le scarse probabilità che aveva di essere rieletto con la Lega (tutti i sondaggi danno il partito di Matteo Salvini in calo e decisamente distante dalle percentuali ottenute 5 anni fa), dopo i tentativi andati a vuoto di entrare nei Fratelli d'Italia, ha chiesto un posticino nella lista del Governatore Alberto Cirio e spera di essere accontentato. Come si dice già? Chi vive sperando...

QUANTI SONO, OGGI, I CONSIGLIERI REGIONALI DELLA LEGA?

Erano 23 cinque anni fa: Alberto Preioni (Presidente), Stefano Allasia, Andrea Cane, Fabio Carosso, Chiara Caucino, Andrea Cerutti, Angelo Dago, Paolo Demarchi, Mauro Fava, Matteo Gagliasso, Gianluca Gavazza, Luigi Genesio Icardi, Riccardo Lanzo, Claudio Leone, Valter Marin, Michele Mosca, Letizia Giovanna Nicotra, Federico Perugini, Giovanni Battista Poggio, Marco Protopapa, Fabrizio Ricca, Alessandro Stecco, Sara Zambaia.

Il 21 aprile 2022 il consigliere Mauro Fava è uscito dal Gruppo e ha aderito al Gruppo di Forza Italia. Con la fuoriuscita di Leone il Gruppo scende a 21.

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