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Ivrea

Più di un milione di euro di multe all'anno, ma le strade sono un colabrodo: dove finiscono i soldi?

Ogni buca è, in realtà, una parentesi, in attesa del grande riasfaltamento primaverile.

800 mila euro di multe per eccesso di velocità, ma le strade di Ivrea sono un colabrodo: beffa o beffa?

In un'epoca in cui viaggiare verso Marte sembra più vicino alla realtà che mai, i cittadini di Ivrea, continuano ad essere intrappolati in una dimensione parallela fatta di buche e asfalto a patchwork.

Ad aggiungere disastro al disastro che già c'era ci ha pensato l'incessante pioggia dello scorso fine settimana.

Morale? In città il "guidare" si è trasformato in un'esperienza da "parco avventure" capace di mettere alla prova la resistenza di qualsiasi tipo di veicolo e ammortizzatore.

Da Porta Torino a Porta Aosta, fino alle mistiche vie che portano al lago, è un test di sopravvivenza. Buche causate dall'acqua, ma anche da lavori di scavo per la fibra ottica a cui è seguito un rattoppo fatto male, per non dire peggio.

Tant'è!

E poi viene lui, l'assessore alle manutenzioni, Massimo Fresc, pronto a ricordarci, con un pizzico di ottimismo, che ogni buca è, in realtà, una parentesi, in attesa del grande riasfaltamento primaverile.

E poi vengono loro, gli eroici cantonieri, una squadra di quattro paladini dell'asfalto, che combattono inutilmente contro il tempo.

La verità?

C'è che l'annuncio di Fresc su interventi d'emergenza e progetti futuri suona come una presa in giro, come lo è il piccolissimo investimento di 250 mila euro per il 2024 che altro non può fare se non il solletico alla strade...

Inutile sperare nel PNRR? Troppo tardi! Meglio continuare a sognare strade lisce come corsie di bowling o mettersi a cercare qualche contributo europeo per un corso di addestramento su come distinguere una buca vera da una semplice pozzanghera?

O forse, ancora meglio, è il caso di cominciare a prendere in considerazione l'acquisto di veicoli anfibi, altro che elettrici, per navigare sotto le rosse torri senza problemi.

In questo scenario ci si chiede solo una cosa.

Com'è possibile che la città che incassa in multe per violazione del codice della strada più di un milione e 600 mila euro nel 2022 e più di un milione di euro nel 2023, cioè un terzo di quanto incassa Torino, quindi più di qualsiasi altra città d'Italia, con gli obblighi e i vincoli che ci sono nell'utilizzo di quelle risorse per la sicurezza stradale, sia messa così male...

LA COMUNICAZIONE DEL COMUNE AL MINISTERO SU QUANTO HA INCASSATO PER VIOLAZIONE DEL CODICE DELLA STRADA E COME INTENDE SPENDERE QUESTI SOLDI..

ps. l'ultimo regalo delle strade alla città arriva da vicolo dell'ospedale. Si è staccato un cubetto di porfido e s'è scoperto che sotto non c'è nulla...

il buco di vicolo dell'ospedale

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