Cerca

Storie

La storia del pittore scappato dall'Iraq e arrivato a Settimo Torinese

Ha 29 anni, è laureato ed è venuto qui da noi per avere un futuro migliore

PittoreIraq

Hasan Rammahi con il dipinto realizzato all'interno della palestra

Ci ha fatto entrare nella sua camera dove dorme ogni notte. È qui, al centro Fenoglio di Settimo Torinese, che abbiamo trovato alcune delle sue opere: disegni che raffigurano angeli, la bandiera della Palestina e una sorta di "superman" vestito con la divisa della Croce Rossa.

È questo uno dei talenti di Hasan Rammahi, un ragazzo iracheno arrivato a Settimo Torinese da qualche tempo. Opere che hanno una storia, una fonta di ispirazione.

Dipende dal caso, - commenta Hasan - per quest’opera mi sono ispirato alla Croce rossa, ho messo la bandiera di Palestina, nella guerra tra Israele e Palestina hanno dato tanto aiuto”. 

Oltre ai disegni nella sua camera ce n’è anche uno realizzato all’interno della palestra del centro 

Questo - ci spiega - rappresenta la Croce Rossa, qui ci sono bambini con la mamma, ho fatto questo perché ho visto che durante il terremoto in Italia uomini e donn della Croce Rossa hanno aiutato tantissima gente e ho deciso di fare questo in palestra, un muscolo per proteggere gli altri”.

La storia italiana di Hasan Rammahi è iniziata nel 2022.

“Sono in Italia da un anno e mezzo, - continua - da un anno e un mese  sono qui nel centro. Sono la mia seconda famiglia. Sono iracheno, io qui vorrei fare il mediatore con i migranti, magari in questo centro, se possibile continuare con loro, non lo so. Sono andato via dall’Iraq per trovare lavoro, io sono laureato, è complicato nel mio paese, c’è tanta corruzione. I giovani non hanno futuro”. La vita lontano da casa non è facilissima. “Mi manca la mia famiglia, - conclude - i miei amici, per fortuna c’è il cellulare per sentirli”. 

Hasan Rammahi nella sua stanza, dietro alcuni dei suoi disegni

Cos'è il centro Fenoglio?

Una città dentro la città: pare questa la metafora migliore per descrivere il centro Teobaldo Fenoglio. La struttura di accoglienza per migranti sorge nella parte ovest del centro storico di Settimo Torinese, vicino ai binari rialzati della Torino-Milano. A cadenza regolare il passaggio del treno fa volgere lo sguardo all’insù.

Qui, decine di ragazzi e ragazze provano a ricominciare daccapo. Costruita nel 2000 con l’intento di farci dormire gli operai impegnati proprio nella costruzione dell’alta velocità, la struttura viene riconvertita nel 2008 e diventa uno spazio per ospitare i migranti.

Nel corso di questi quindici anni, la vocazione principale del centro è rimasta questa, ma non solo. Qui vengono accolti anche i cittadini di Settimo Torinese seguiti dai servizi sociali del Comune. Nel perimetro del centro, inoltre, vengono anche parcheggiati i mezzi di soccorso che la Croce Rossa Italiana utilizza in caso di emergenza.

Ed è proprio la Croce Rossa Italiana a gestire tutte le attività del centro. Noi abbiamo incontrato alcuni dei lavoratori in tuta rossa che ogni giorno garantiscono le numerose attività offerte a chi transita di qui alla ricerca di un futuro migliore. 

Per noi questo è un fiore all’occhiello” ci dice Francesco Ameglio, giovane coordinatore del Centro Operativo Emergenze della CRI e reponsabile del Centro Fenoglio. Nel corso degli anni, la CRI ha trasformato quello che era a tutti gli effetti un cantiere (e quindi una sistemazione di fortuna) in un luogo dove si guarda al futuro. Insomma, qui le cose funzionano.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori