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Code chilometriche per colpa della nuova ciclabile? Le proteste degli automobilisti

Prima c'erano due corsie per le auto, ora solo una...

Code chilometriche per colpa della nuova ciclabile? Le proteste degli automobilisti

Le code sul cavalcavia tra Mappano e Falchera (Torino)

Ieri, giovedì 29 febbraio, per chi ha attraversato il cavalca tangenziale che collega Mappano con Falchera direzione Torino, è stata una giornata di “passione”: l’incidente avvenuto sul raccordo autostradale Torino-Caselle RA10 ha visto molti automobilisti provenienti dalle Valli di Lanzo uscire a Mappano e riversarsi su quel tratto, generando un traffico che, per alcune ore, ne ha rallentato in modo significativo la percorribilità.
In diversi, sui social, hanno imputato la responsabilità delle code alla pista ciclabile della Città Metropolitana in costruzione e che, in direzione Torino, ha ridotto le corsie automobilistiche del cavalca tangenziale da due a una. Ma è proprio così?
(Sulla tratta Torino-Leinì sarà realizzata una pista ciclabile sul cavalcavia di Mappano, garantendo così continuità con gli interventi in corso sui due lati, da parte della Città di Torino e del Comune di Mappano).
"Guardiamo i numeri, - interviene l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Mappano, Massimo Tornabene - le caratteristiche della viabilità esistente e l'esperienza di chi attraversa quotidianamente il cavalca tangenziale. Nei giorni feriali lavorativi su quel tratto, tra le 7 del mattino e le 15, transitano mediamente 3.649 veicoli; nella giornata di ieri, come è stato rilevato dalla nostra Polizia Municipale, ne sono transitati quasi il doppio: 6.785, l’85% in più. Primo dato di realtà: si è trattato di un evento straordinario che avrebbe messo in crisi l’intero asse viario anche se il cavalca tangenziale avesse avuto due corsie (o tre)".

Il cavalcavia dove sorgerà la ciclabile, ieri bloccato dal traffico

Vediamo perché...
"La ragione risiede - continua Tornabene - nelle caratteristiche di quell’asse stradale: arrivando da Mappano l’immissione avviene da una strada a corsia unica; una volta attraversato il cavalca tangenziale, superata la rotatoria sul lato torinese, la carreggiata torna nuovamente ad una sola corsia. È indubbio: prima le due corsie permettevano, per ben 800 metri, di superare comodamente i limiti di velocità previsti (cosa che non si dovrebbe mai fare) ma allo stesso tempo, in presenza di più veicoli, obbligavano ad incolonnarsi in prossimità della rotatoria di uscita, visto che, lo ripetiamo, lo sbocco sul lato torinese avviene anch'esso in una carreggiata a corsia unica (tra l’altro in una rotatoria con un raggio particolarmente ridotto)".
L'assessore, poi, arriva ad una valutazione tecnica.
"La riduzione della carreggiata ad una corsia, - spiega - dovuta alla realizzazione della pista ciclabile, sta contribuendo a ridurre i picchi di velocità che alcuni prima raggiungevano "in scioltezza"; ma oggi, rispettando i limiti di velocità, l’incidenza della corsia unica sui tempi di percorrenza è sostanzialmente neutra: proprio per i volumi di traffico che vi transitano (abitualmente, non certo quelli di ieri!) e delle carreggiate ad una sola corsia in coda dello stesso cavalca tangenziale. Quasi tutti i giorni feriali, tra le 7.30 e le 8, attraverso quel cavalca tangenziale in direzione Torino. In giorni normali riesco a percorrerlo ad una velocità media tra i 50 e 70 km/h orari e quasi sempre mi immetto nella rotatoria, direzione Torino, in modo fluido, senza alcun incolonnamento. Il mio tempo di percorrenza, rispetto a prima, è rimasto inalterato (anche prima cercavo di rispettare i limiti di velocità). Questa esperienza è coerente con le analisi che la Città Metropolitana ha effettuato prima di approvare la realizzazione della pista ciclabile, con quelle caratteristiche, sul cavalca tangenziale".

L'assessore Massimo Tornabene

Ma c'è dell'altro: la nuova pista ciclabile ha già alcuni frequentatori garantiti.
"Tutti i giorni (ma meno d'inverno per ragioni climatiche) - precisa l'assessore Tornabene - sono decine le persone provenienti da Torino (e viceversa) che in bicicletta o monopattino elettrico attraversano quel cavalca tangenziale per recarsi al lavoro nelle varie industrie di Mappano e della Reisina. Numerosi giungono da Corso Vercelli e Corso Giulio Cesare. Chi transita in quel tratto nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio li avrà notati. La pista ciclabile, una volta ultimato il tratto mappanese fino alla rotonda di Via Galilei, ne consentirà un attraversamento completo e in sicurezza (ci stiamo lavorando e stiamo cercando di realizzarlo con finanziamenti a fondo perduto per le casse dei mappanesi).
Infine: in diversi si chiedono: “dove diavolo vuole portare quella pista ciclabile”.
Risposta: "permetterà di collegarsi in sicurezza con la fermata Gtt del 4, i Laghetti di Falchera (un’area naturalistica importante quanto il nostro Parco Unione Europea), la Stazione di Torino Stura e grazie al cavalcavia su Corso Romania l’area commerciale To-Dream/Conad. Oltre ovviamente il quartiere Falchera che ospita servizi e attività che possono essere di vivo interesse anche per i mappanesi (il mercato, la posta, la biblioteca comunale, diversi negozi). Inoltre sono diverse decine i ragazzi di Falchera che frequentano a Mappano sia le scuole che le nostre associazioni sportive".
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