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SETTIMO TORINESE

Una settimese porta il teatro nelle viscere del Gran Sasso

Il testo dell'attrice Elena Ruzza intitolato “La Forza Nascosta” in onda sul canale di Rai Cultura

Elena Ruzza porta il teatro nel laboratorio del Gran Sasso

elena Ruzza

Elena Ruzza, attrice settimese, porterà in scena la sua “Forza Nascosta” in una delle sale sotterranee dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, i più grandi laboratori sotterranei del mondo oggi operativi e dedicati all’osservazione delle particelle di origine cosmica.

Un testo prodotto in collaborazione con il dipartimento di fisica dell’Università di Torino e l’istituto nazionale di Fisica Nucleare di Torino. L’attrice sarà in scena con il soprano Fé Avouglan e con il pianista Gabriele Braga  al pianoforte, con la regia di Gabriella Bordin, e lo spettacolo andrà in onda martedì 13 febbraio alle ore 17, in streaming sul canale di Rai Cultura, in diretta dai sotterranei del laboratorio del Gran Sasso.

    

 

L’evento è stato organizzato in occasione della “Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza”. Allo spettacolo hanno contribuito anche Eleonora Sabatini (Direzione tecnica e luci), Ale Bavo (Musiche originali), Adriana Zamboni (ideazione spazio scenico), Silvano Gallian (Elementi scenici), Matteo Cantamessa (Registrazione voci), Giuseppe Verdino (Video), Anna Parisi (Fotografia di scena). Lo spettacolo tratta le storie di quattro Scienziate del Novecento e ci ricorda che molte donne hanno contribuito alla scienza e al progresso della società con la loro passione e il loro ingegno. Per Elena Ruzza, attrice e consigliera comunale della città, è un ulteriore conferma: aveva già recitato anche al Cern di Ginevra e recentemente ha fatto registrare tutto esaurito anche a Cagliari, di fronte ad una platea appassionata di 600 studenti. Tra i prossimi appuntamenti, c’è anche una replica  della “Forza nascosta” il 6 marzo nei locali dell’ambasciata italiana a Vienna, in Austria. 

"La Forza Nascosta"

La Forza Nascosta nasce da un’interazione che, come una vibrazione, ha attraversato un gruppo di ricercatrici Fisiche, Storiche e Teatrali. Nel tempo breve di questa pièce di prosa e canto, la Curatrice della Memoria ci accompagna in questo viaggio nel tempo e nello spazio non solo per farci conoscere le storie di quattro Scienziate del Novecento, ma anche per ricordarci che molte donne hanno contribuito alla Scienza e alla Società con la loro passione e il loro ingegno. Sono più di quante non ci sia stato raccontato nella narrazione della storia dell’umanità.

Dalle loro storie traspare un tessuto comune dal forte valore intellettuale ed umano, un’alchimia tra talento e determinazione, che le ha portate a raggiungere risultati scientifici fondamentali per la comprensione della natura. Dai metodi innovativi per rivelare l’essenza dei processi nucleari agli esperimenti sulle loro simmetrie nascoste, dalla natura sfuggente dei neutrini all'osservazione di galassie lontane. 

La loro vita si è intrecciata ai cambiamenti sociali e storici vissuti con coraggio ed entusiasmo da ognuna di loro, in un quadro internazionale caratterizzato da grandi sconvolgimenti. In questo spettacolo incontreremo Marietta Blau, Chien-Shiung Wu, Milla Baldo Ceolin e Vera Cooper Rubin, quattro donne che hanno amato la Scienza, quattro come le forze della Natura: la forza di Gravità, Elettromagnetica, Debole e Forte. Ma c’è un’altra forza, nascosta, che potrete percepire solo partecipando a ciò che avverrà sul palcoscenico.

Straordinario è il palcoscenico dove verrà rappresentata la performance in questa occasione: una delle sale sotterranee dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, i più grandi laboratori sotterranei del mondo oggi operativi dedicati all’osservazione delle particelle di origine cosmica, messaggeri degli eventi cosmici più grandiosi. I Laboratori, centro di ricerca internazionale con ricercatori e ricercatrici da 30 paesi, ospitano numerosi esperimenti di frontiera  dedicati alla ricerca  delle misteriose particelle di materia oscura e dei neutrini, tutti tasselli fondamentali  per la  comprensione del nostro Universo. 

Brevi note delle scienziate protagoniste dello spettacolo.

Vera Cooper Rubin (Filadelfia, 23 luglio 1928 – Princeton, 25 dicembre 2016) - Astronoma americana  che compí osservazioni  fondamentali sulle orbite delle stelle attorno al centro della loro galassia e sulla distribuzione di galassie nell'Universo, arrivando a stabilire la loro organizzazione in ammassi. A lei, si deve la scoperta dell’anomalia del moto delle stelle nelle galassie, evidenza sperimentale a sostegno della teoria della materia oscura formulata da Fritz Zwicky negli anni '30.

Marietta Blau (Vienna, 29 aprile 1894 – Vienna, 27 gennaio 1970) - Fisica nucleare austriaca fu pioniera nella rivelazione e nello studio dei processi fra particelle elementari mediante emulsioni fotografiche, stabilendo un metodo che fu alla base della Fisica Nucleare nel ‘900.  Portò alla luce le proprietà dei raggi cosmici e delle particelle ad alta energia, scoprendo il fenomeno delle stelle di disintegrazione nella spallazione nucleare.

Chien-Shiung Wu (Liuhe, 31 maggio 1912 – New York, 16 febbraio 1997) - Fisica nucleare cinese, trasferita negli Stati Uniti prima della Seconda Guerra Mondiale, divenne un riferimento nello studio del decadimento beta e della fisica nucleare. Progettò e realizzò un celebre esperimento che dimostrò la violazione della simmetria di parità nei processi dominati dalle interazioni deboli, aprendo nuovi scenari in Fisica e la via al premio Nobel per Lee e Yang. 

Milla Baldo Ceolin (Legnago, Verona, 12 agosto 1924 – Padova, 25 novembre 2011) - Fisica delle particelle italiana, colta e poliedrica, prima donna ad ottenere nel ’63 la cattedra  presso l’Università di Padova, dove si era laureata nel 1952. Le sue ricerche sulle interazioni deboli si estesero dallo studio dei mesoni K nei raggi cosmici, ai neutrini e le loro oscillazioni, alla stabilità della materia. Visse da protagonista la transizione dalla “small science” dello studio delle particelle mediante emulsioni nucleari alla “big science” dei grandi acceleratori. 

Per approfondirre: https://laforzanascosta.to.infn.it

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