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Speciale Ivrea
03 Febbraio 2024 - 18:24
Vanno bene le arance e l’immancabile clima “da baccaglio”, ma una cosa che non può non saltare agli occhi passeggiando per Ivrea nei venerdì pre-Carnevale è la mole di alcool che viene servita nei locali e consumata da eporediesi e non.
Nei pub c’è fermento: bicchieri in vetro nei bar e in plastica fuori. Vino, birra, spritz e qualche amaro: l’atmosfera è calda.
Il primo a finire tra le maglie dei nostri microfoni è stato il simpatico Matteo degli Scacchi.
Matteo degli Scacchi, intervistato da Francesco Munafò
“A noi interessa la TV vérité come si usa dire, ma dicci: quante birre hai bevuto stasera?” Gli chiediamo di fronte a un locale. “Cinque o sei - ci risponde ridendo - quante ne berrò nel corso della serata? Più o meno moltiplicate per 5 o per 6. Ivrea in questi giorni è frizzante, ci sono grandi aspettative. L’anno scorso ho tirato tantissime arance, sia da sopra il carro che da sotto”.
Immancabili, i membri dell’Armata della Bonarda, che abbiamo incontrato subito dopo cena. Gambe ancora sotto al tavolo, birre a fianco ai piatti e giacchette nere con tutti gli stemmi delle varie squadre appiccicati su maniche e schiena. “Ci piace definirci come un gruppo di anarchici, supportiamo un po’ tutte le squadre e nessuna - dice il presidente - non sappiamo nemmeno perché ci chiamiamo Armata della Bonarda, ma il primo obiettivo è divertirsi”.
Sulla porta del bagno spunta un cartello molto particolare...
Sulla porta del bagno del locale, gestito dal titolare Fabrizio, spunta un cartello particolare: “vietato vomitare nei bagni per i membri dell’Armata”. “No no nemmeno gli altri possono farlo - ci spiega ridendo Fabrizio - io ho iniziato a vivere il Carnevale da dietro al bancone dal 1991. La bevanda più venduta è sicuramente la birra, l’acqua quella meno gettonata”.
Quando gli animi si scaldano però, aumenta anche la rivalità tra le squadre: sono infatti gli Scacchi ad averci detto di essere i più festaioli.
Lorenzo dei Credendari intervistato da Mattia Aimola
“Davvero? Non so se sia effettivamente così - ride Lorenzo dei Credendari, una nostra vecchia conoscenza dell’anno scorso - noi siamo di Ivrea ma abbiamo nella nostra squadra anche i ragazzi di Intercultura, c’è un po’ di tutto. Adesso entrate e vi iscrivete: certo che costa, ma per noi il Carnevale è passione. Se qui si rimorchia? Dai Credendari poco perché non abbiamo molte ragazze, ma le andiamo a rubare a quelli delle altre squadre”.
Il proprietario dell'edicola in piazza Ottinetti
Festa e birra sì, ma non si va mai oltre un certo limite. O almeno, questo è quello che ci ha spiegato il proprietario dell’edicola in Piazza Ottinetti: “l’edicola sopravvive al lancio delle arance: viene coperta con un telo e resta aperta solo l’entrata. Negli anni non abbiamo mai riscontrato particolari danni, anche perché la battaglia si tiene nella piazza e difficilmente i tiratori escono da quei confini”.
Certo, abbiamo dovuto “imboccarlo” un po’, ma alla fine ce l’ha detto: “Il miglior giornale locale? Ovviamente la Voce”.
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