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Il caso
28 Gennaio 2024 - 06:00
Immagine di repertorio
Qualche giorno fa il Sindaco di San Benigno Canavese, Alberto Graffino, ha inviato una lettera ai suoi concittadini.
Nel testo il Primo Cittadino presenta alcune modifiche del servizio di raccolta ed igiene urbana che entreranno in vigore dal 1° Febbraio 2024.
La nuova organizzazione mira da un lato al miglioramento delle performance e quindi ad evitare sanzioni regionali, dall’altro a migliorare (raddoppiare) il servizio legato allo spazzamento manuale; entrambi gli aspetti aiuteranno (questa è la versione del Comune) il territorio in termini ecologici.
La lettera del Sindaco di San Benigno
“Carissima concittadina, carissimo concittadino, la raccolta differenziata, oltre che un contributo per un ambiente migliore, è un obbligo di legge.
A partire dal primo febbraio 2024 il servizio di raccolta differenziata subirà delle modifiche volte ad allineare il nostro Comune alla maggior parte dei Comuni del Consorzio di Area Vasta CB16, di cui fa parte, ovvero la raccolta del Rifiuto Solido Urbano (RSU), in pratica la frazione indifferenziata, verrà raccolta con cadenza quindicinale anziché settimanale, come accade per i passaggi di carta, vetro/lattine e plastica. Questo passaggio, dal quale saranno escluse una serie di utenze sensibili individuate mediante parametri tecnici da SETA spa (come ad esempio scuole, case di cura, alcune aziende, zone ad alta densità abitativa…) consentirà al nostro paese di avvicinarsi all’obbiettivo regionale di raccolta differenziata del 68%: il nostro comune nel 2022 si è attestato al 66,1%. Questo, anche per evitare processi sanzionatori nei confronti del Consorzio, come già avvenuto nell’estate 2023. La diminuzione delle raccolte della frazione indifferenziata spingerà la popolazione a differenziare maggiormente i propri rifiuti e, nel lungo periodo, dovrebbe aiutare il contenimento dell’aumento della spesa della T.A.R.I, anche in merito ai parametri ARERA, che viene calcolata sul tonnellaggio di rifiuto indifferenziato prodotto. Il nostro Ente, in accordo con CB16 e SETA spa., ha controbilanciato questa diminuzione di passaggi, con il raddoppio del servizio di pulizia manuale sul territorio comunale, con particolare attenzione al ricetto, al centro storico e le aree a parco ed aggregative, ma anche le zone periferiche fino ad ora poco toccate dal servizio, per far fronte ad un sempre crescente problema di igiene urbana, anche dettato da un sempre minor senso civico di parte della nostra collettività. Per qualsiasi dubbio puoi consultare il sito www.setaspa.com, scrivere a customercare@setaspa.com oppure chiamare il numero verde 800.401.692.
SETA sarà presente con la “SETAMOBILE”, il suo sportello informativo mobile, venerdì 2 e 9 febbraio durante il mercato del venerdì in Piazza Italia per rispondere a tutte le vostre domande. Sono certo che con l’aiuto di tutti, potremo fare la differenza per noi stessi e per il nostro pianeta!”.
Dopo la lettera sono arrivate numerose critiche da parte dei cittadini che saranno costretti a tenersi l’immondizia in casa.
“Onestamente - scrive Nicola - penso che questo è l’unico comune in Italia ad avere passaggi quindicinali per la raccolta dei rifiuti. Se si volesse aumentare la differenziata, andrebbero di sicuro diminuiti i passaggi della raccolta rifiuti non riciclabili, ma andrebbero aumentati quelli dei rifiuti differenziati. Barattare la raccolta dell’indifferenziato con il potenziamento di un servizio inesistente come quello della pulizia strade, sembra davvero poco credibile, viste lo stato attuale delle strade che dovrebbero essere già oggi interessate da quel servizio. La verità è che i servizi stanno sempre più scarseggiando a differenza dei tributi”.
“Quindi paghiamo di meno? - scrive Alessandro - Se riempo il bidone prima dei 15 giorni...posso lasciarlo in mezzo alla strada?”, “Mi domando - aggiunge Lorena - come un palazzo di 44 famiglie può aspettare 15 giorni per l’indifferenziato specie d’estate con il caldo e la puzza,e cmq da quando si differenzia la bolletta Seta invece di diminuire è aumentata”, “Senza parole... commenta Alessandra - immondizia per 15 giorni nei cortili”.
I cittadini, dunque, l’hanno presa malissimo.
Il Sindaco di San Benigno, Alberto Graffino
Come va la raccolta differenziata nei 313 comuni della ex Provincia di Torino? Bene? Benino? Malino?
Stando ai dati forniti da Città Metropolitana, la percentuale di raccolta differenziata, crescente negli anni, ha superato nel 2022 il 62,1%, dato tuttavia ancora al di sotto dell’obiettivo del 65% fissato per il 2012 dall’art. 205, c.1 lett c) del D.Lgs. 152/2006.
C’è da dire che, sebbene le norme vigenti fissino i futuri obiettivi da conseguire non più in termini di percentuale di raccolta differenziata ma in termini di recupero effettivo, si continua a misurare la performance delle raccolte differenziate in percentuale rispetto alle quantità di rifiuti raccolti in maniera separata sul totale dei rifiuti urbani.
Si segnala negli ultimi anni l’ottima performance dell’ambito CB16 determinata da interventi strutturali al servizio, peraltro non conclusi (ci si attende pertanto una ulteriore crescita nel 2023). In particolare, in alcuni Comuni è stata ridotta la frequenza di raccolta del rifiuto non recuperabile (passato ad una periodicità quindicinale) e contestualmente sono stati incrementati i controlli e realizzata una più generale attività di comunicazione alle utenze.
Come ogni anno è stata stilata la cosiddetta graduatoria dei Comuni, sulla base della percentuale di raccolta differenziata raggiunta nel 2022. Nella stessa tabella sono inoltre riportati i valori di RD% per ciascun comune dal 2010. Si ricorda che, dato il nuovo metodo di calcolo della raccolta differenziata introdotto nel 2016, per alcuni Comuni si riscontra un incremento importante tra il 2016 e il 2017 in molti casi da ascrivere a tale motivazione.
Al primo posto della classifica troviamo stabilmente il comune di Barone Canavese, che ha mantenuto negli anni ottimi livelli di percentuale di RD: nel 2022 il Comune ha registrato un valore di RD % pari al 91,5%.
Per la prima volta nelle prime dieci posizioni (e nello specifico al secondo posto) troviamo un Comune, Rueglio, dell’alto Canavese, che peraltro registra la migliore crescita in assoluto, +35,82 punti percentuali di crescita rispetto al 2021.
Più della metà dei Comuni metropolitani (163) hanno superato nel 2022 il 65% di RD% (obiettivo indicato dal D.lgs. 152/06 per l’anno 2012): sono comuni medio-piccoli e complessivamente rappresentano il 36,8% della popolazione metropolitana.
I Comuni con una RD% compresa fra 50% e il 65% sono 101 pari ad oltre il 60% della popolazione metropolitana: in questa classe oltre Torino vi sono tutti i Comuni di grandi dimensioni.
Nell’ultima classe, quella con una RD inferiore al 50%, vi sono 49 Comuni, di piccole e piccolissime dimensioni.
La rappresentazione cartografica mostra i valori a livello comunale della percentuale di raccolta differenziata raggiunta nell’anno di indagine 2021. Grazie a questa è possibile visualizzare spazialmente l’informazione relativa alla % di RD. Si noti come le percentuali minori di raccolta differenziata sono rilevate per i Comuni di CCA (gestione Teknoservice), come segnalato in precedenza, che sono prevalentemente montani.
Tra le città principali “si salva” solo Ciriè al 72° posto. Settimo Torinese si classifica 127^, San Mauro 162^, Chivasso al 170^, Volpiano 172^, Ivrea al 183^, Leini al 189^ e Venaria al 199^. San Benigno Canavese è al 152esimo posto nel 2022 tra le città nella ex provincia di Torino.
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