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Code ai passaggi a livello e traffico in tilt: riparte la Torino-Ceres ma si fermano le auto

Lo sclero degli automobilisti chiama in causa la politica: grillini e meloniani incalzano

Gli scleri degli automobilisti chiamano in causa la politica

Gli scleri degli automobilisti chiamano in causa la politica

Dopo due giorni dall'inaugurazione della nuova Torino-Ceres era arrivata nelle redazioni dei giornali locali una nota di Fratelli d'Italia che, vista oggi, pare cassandrea, preveggente. I due rappresentanti del partito in consiglio comunale a Cirié Davide D'Agostino e Mattia Palermo si erano fatti immortalare di fronte al passaggio a livello di via Torino durante il primo passaggio del treno.

"A differenza di tanti colleghi - avevano scritto i due ai giornali - abbiamo scelto di immortalare simbolicamemte la prima chiusura del passaggio livello per ricordare che al di là dei comprensibili tronfalismi siamo ancora a metà del guado". E questo perché "dobbiamo essere cauti nel comunicare la trasformazione in corso perché il rischio che i cittadini confondano gli eventuali disagi che si creeranno in questa fase iniziale con l'idea che abbiamo del servizio pienamente a regime è alto tra orari da definire, code ai passaggi a livello e scarsità di parcheggi il rischio è che tra i pendolari si diffonda presto la delusione di un servizio scadente, difficile da sfruttare e che a pagarne le conseguenze siano cittadini e commercianti di Cirié che saranno ulteriormente in difficoltà nel reperire i parcheggi e le chiusure del passaggio in attesa del sottopasso".

Insomma, attenzione, dicevano i due: per entrare a pieno regime il servizio dovrà passare per alcune fasi intermedie. Una di queste riguarda il traffico che si è inevitabilmente creato vicino ai passaggi a livello di Cirié che, dopo anni, hanno ricominciato a chiudersi. Per la gioia degli automobilisti.

D'Agostino e Palermo al passaggio a livello di via Torino

La soluzione sarebbe la chiusura dei passaggi a livello "periferici" e la realizzazione del famoso sottopasso ciriacese in modo da far fluidificare il traffico in Città e permettere il passaggio di un treno ogni quindici minuti.

L'incognita sottopasso

Ormai i soldi ci sono: 10 milioni e mezzo di euro di contributo regionale affidati al Comune di Cirié che farà da soggetto attuatore. Ma i tempi per realizzare l'opera sono lunghi e ancora non si sa quando e se la ferrovia dovrà chiudere di nuovo i battenti.

Ad oggi non c'è ancora un cronoprogramma definito dei lavori (proprio perché non c'è un progetto) ma, ci spiegava il sindaco di Cirié Loredana Devietti lo scorso ottobre, "l'interruzione potrebbe avvenire nel momento in cui, finito il progetto e avute le autorizzazioni, ci accorderemo con Trenitalia e cercheremo di lavorare nel migliore dei modi per interrompere il servizio il meno possibile".

I lavori non sarebbero necessariamente lunghi, e da quello che si sa al momento potrebbe anche essere necessaria la chiusura per soli 3/4 mesi. "Quella zona lì sarà sicuramenta a disagio, come in tutti i cantieri - ci diceva ancora Devietti a ottobre -: quello che è sicuro è che né noi né Trenitalia abbiamo intenzione di interrompere la linea per un anno: fosse da interrompere sei mesi saranno sei mesi, ma noi pensiamo anche meno, l'interruzione potrebbe durare anche solo un'estate".

"Siamo perplessi di fronte ai disagi"

Sulla questione hanno fatto due considerazioni anche il consigliere comunale ciriacese Franco Silvestro e la consigliera regionale Sarah Disabato, entrambi del Movimento 5 Stelle: "Da parte nostra, pur plaudendo ad un’opera fondamentale per tutto il Piemonte, già nel giorno dell’inaugurazione avevamo manifestato perplessità per i disagi che si stanno verificando e che continueranno fino alla realizzazione del previsto sottopasso veicolare sotto la ferrovia, all’altezza di via Torino, nel centro della città" dicono i due in una nota.

Il consigliere comunale ciriacese Franco Silvestro

Infatti l’attuale passaggio a livello tende a dividere il centro abitato e provoca la formazione di lunghe code di veicoli in attesa, con conseguente rumore ed inquinamento. Il Comune di Ciriè, quale soggetto attuatore, ha già affidato la fase progettuale.

"Auspichiamo si proceda al più presto con il bando di gara e con i cantieri - dicono Disabato e Silvestro -, che speriamo non portino a nuove interruzioni del servizio ferroviario appena ripristinato. Il sottopasso rappresenta un’opera fondamentale, finanziata con 10,5 milioni di euro dalla Regione: abbiamo quindi presentato un Question Time nella seduta del Consiglio regionale di martedì 23 gennaio, chiedendo rassicurazioni all’assessore ai Trasporti sulle tempistiche per la sua realizzazione. Abbiamo apprezzato l’impegno dichiarato dall’assessore a velocizzare l’iter per la sua realizzazione, ma continueremo a monitorare affinché non si perda tempo e si limitino i disagi per i cittadini e pendolari". 

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