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La mostra dell'artista preferito di Giorgia Meloni arriva alla Reggia di Venaria

La città amministrata dalla destra ospiterà questa importante rassegna, presente anche la Premier?

La mostra dell'artista preferito di Giorgia Meloni arriva alla Reggia di Venaria

Sullo sfondo una delle aree più famose della Reggia di Venaria

La mostra dello scrittore della destra, il preferito di Giorgia Meloni, arriva anche a Venaria. È proprio, nella città amministrata dalla destra, dal Sindaco Fabio Giulivi, che il Ministro Gennaro Sangiuliano ha richiesto l'approdo della mostra di John Ronald Reuel Tolkien.

La Reggia di Venaria - dopo i grandi numeri del 2023 archiviato con 445.598 visitatori in 295 giorni, il 30% in più del 2022 e il successo di presenze nel periodo natalizio con 33.875 turisti paganti dal 26 dicembre al 7 gennaio (grazie anche alle aperture in orario serale) - si appresta a vivere il 2024 all'insegna di grandi mostre.

Perché a Giorgia Meloni piace Tolkien?

La mostra "Tolkien. uomo, professore, autore" alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, fino all'11 febbraio 2024, celebra il cinquantesimo anniversario della morte del famoso scrittore, linguista e filosofo britannico. In Italia, il legame tra le sue opere come "Il Signore degli Anelli" e "Lo Hobbit" e una parte della destra, oggi rappresentata dalla premier Giorgia Meloni, dura da cinquant'anni. La relazione tra la sua poetica e un'interpretazione ideologica, introdotta dalla prima traduzione italiana del "Signore degli Anelli" nel 1970 con la prefazione di Elémire Zolla, è ancora oggetto di discussione politica. Tale interpretazione simbolica del racconto fantasy suggeriva una lotta tra il progresso tecnologico e i valori tradizionali cattolici.

Durante gli Anni di Piombo, questa interpretazione trovò spazio nel Movimento Sociale Italiano, e nel 1977 fu organizzato il primo "campo hobbit" a Montesarchio, promosso da membri del Fronte della Gioventù vicini a Giuseppe Rauti. Questi eventi culturali furono utilizzati per veicolare messaggi ideologici di destra e creare un legame tra giovani militanti. Tale contesto culturale e simbolico ha influenzato la formazione politica di Giorgia Meloni, che ha adottato il mondo tolkeniano come ispirazione ideologica e di appartenenza generazionale.

Giorgia Meloni alla mostra di Tolkien a Roma

La premier ha sfruttato questa conoscenza del fantasy e della cultura popolare come strumento per sfidare gli avversari politici, e ha adottato simboli come "Atreju", tratto da "La Storia Infinita", come nome per una manifestazione di Fratelli d'Italia. Meloni si identifica con il personaggio di Sam, nonostante alcune discrepanze tra la figura di Tolkien e il messaggio nelle sue opere. La sua affinità con l'immaginario tolkeniano si è evidenziata fin dai tempi in cui frequentava comunità online fantasy, diventando parte integrante della sua strategia politica attuale.

Chi è John Ronald Reuel Tolkien?

John Ronald Reuel Tolkien, nato nel 1892 e deceduto nel 1973, è stato un celebre scrittore, filologo e professore universitario britannico, noto principalmente per essere l'autore di opere leggendarie nel genere fantasy. La sua più famosa creazione, "Il Signore degli Anelli", insieme a "Lo Hobbit" e "Il Silmarillion", costituisce l'epopea de "La Terra di Mezzo", un mondo immaginario ricco di miti, lingue e storie. Tolkien, studioso di lingue antiche, basò le sue opere su una vasta conoscenza di mitologie e linguistica, creando un universo narrativo complesso e affascinante. Le sue opere non solo hanno rivoluzionato il genere fantasy, ma hanno anche influenzato la letteratura e la cultura popolare, fornendo un'ampia riflessione su temi come il potere, l'amicizia, la redenzione e la lotta tra il bene e il male. La sua eredità letteraria continua a essere ammirata e apprezzata da un vasto pubblico di lettori di tutte le età in tutto il mondo.

La Reggia di Venaria

E dopo Tolkien...

In attesa di quella su J.R.R. Tolkien, autore del Signore degli Anelli, prevista in autunno, a fine marzo arrivano i capolavori delle collezioni artistiche di Capodimonte.

Oltre sessanta opere provenienti dalle collezioni Farnese e Borbone che annoverano maestri come Caravaggio, Tiziano, Masaccio e Parmigianino. La mostra è organizzata grazie al ministero della Cultura in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte. A fine aprile si terrà Glassstress: grandi artisti e designer contemporanei italiani e internazionali in dialogo con i maestri vetrai di Murano lungo il percorso di visita della Reggia, in collaborazione con la Fondazione Berengo nell'ambito della Biennale Arte di Venezia. Nei Giardini della Reggia a maggio è previsto il Festival Green Art con opere di dieci artisti internazionali. A fine ottobre è in programma alle Sale delle Arti la mostra su William Blake con la Tate di Londra, che chiuderà la trilogia dedicata alla produzione artistica romantica inglese iniziata con le esposizioni su Constable e Turner. Fra gli eventi istituzionali più eclatanti che saranno ospitati nel corso dell'anno il summit del G7 dedicato ai temi della Natura e dell'Ambiente, previsto ad aprile, e la spettacolare partenza del Giro d'Italia che avverrà dalla Reggia il 4 maggio. La Venaria Reale resterà aperta anche a febbraio presentando una novità: gli eventi di Scherzo previsti dal 10 al 13 febbraio in coproduzione con la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino.

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