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Il caso
03 Gennaio 2024 - 06:00
Cittadini indignati per la marea di rifiuti abbandonati vicino alle notissime “campane”. I rifuti dovrebbero stare dentro i bidoni e invece finiscono per occupare il marciapiede di Altessano, frazione di Venaria.
“Sono indignato - denuncia un cittadino - di fronte a queste oscenità, chiunque si ferma butta la spazzatura proprio come una discarica comunale, perché noi che abitiamo nelle case popolari per qualcuno siamo classificati come di serie b, quindi tutto è permesso, vorrei soltanto ricordare che chi fa il gesto di buttare la propria spazzatura altrove sicuramente non è una persona civile ma si dimostra per quello che è”.
Il Sindaco di Venaria Fabio Giulivi
Nell’ultimo Consiglio Comunale il primo cittadino, Fabio Giulivi, ha annunciato nuovi investimenti per beccare i “zozzoni”.
“Si tratta - precisa il Sindaco - dell’acquisto di foto trappole per controllare chi abbandona rifiuti, una spesa di 20 mila euro. Le posizioneremo nelle zone dove c’è la cattiva abitudine di lasciare i rifiuti fuori dalle aree ecologiche”.
La fototrappola è ormai diventato un strumento efficace per contrastare il fenomeno dell’abbandono rifiuti. Bisogna però scegliere il dispositivo giusto ed utilizzarlo seguendo le opportune indicazioni che troverai continuando a leggere l’articolo.
Spesso la Polizia Locale ha bisogno di un dispositivo che funzioni senza corrente elettrica per riuscire a riprendere la targa di una macchina oltre che il volto della persona che scarica i rifiuti in luoghi non consentiti.
L’acquisto delle classiche Videocamere Ip Professionali richiede:
Le fototrappole, invece, sono dispositivi molto più economici e semplici da usare, nei prossimi paragrafi scoprirai il perché.
La fototrappola può essere posizionata in qualsiasi luogo: questo proprio perché non ha bisogno di corrente elettrica.
Sì, abbandonare rifiuti è considerato un reato in Italia.
Secondo la normativa italiana, l’abbandono dei rifiuti è punito penalmente. L’articolo 256 del Testo Unico sull’Ambiente (D.Lgs. 152/2006) prevede sanzioni che possono arrivare fino a sei anni di reclusione e multe considerevoli per coloro che commettono questa violazione.
Tuttavia, è importante sottolineare che ottenere dati precisi sul numero di persone coinvolte in atti di abbandono di rifiuti può essere complesso. Le discariche abusive spesso si verificano in aree remote o nascoste, rendendo difficile la rilevazione e l’identificazione dei responsabili.
Inoltre, molte violazioni potrebbero non essere segnalate o denunciate alle autorità competenti.
Nonostante queste difficoltà, è evidente che il problema delle discariche abusive in Italia sia diffuso e rappresenti una preoccupazione significativa.
Le denunce e le azioni di contrasto sono effettuate dalle forze dell’ordine, dagli enti locali e da altre organizzazioni preposte alla tutela dell’ambiente.
La collaborazione tra queste istituzioni è fondamentale per identificare e perseguire i responsabili di abbandono di rifiuti, al fine di combattere efficacemente questo fenomeno dannoso.
Per ottenere dati aggiornati sul numero di denunce relative alle discariche abusive in Italia, è consigliabile fare riferimento alle statistiche ufficiali fornite da organizzazioni come il Ministero dell’Ambiente e le autorità locali competenti.
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