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Cronaca

Il Canavese piange la sua ultracentenaria

Angela Delfina Bianco Levrin era originaria di Ingria ma si era trasferita bambina a Castellamonte

Castellamonte

Il consigliere regionale Andrea Cane con Angela Delfina Bianco Levrin

Ha attraversato il "secolo breve”, l’inverno delle guerre e delle sopraffazioni del ‘900, il boom economico e le crisi dei 2000. E' sopravvissuta ad una pandemia.

Ha conosciuto il duro lavoro, quello nell’officina di famiglia e poi in altre del Canavese. 

Una vita di sacrifici, la sua. Una vita lunga, forse la più lunga nella sua terra.

Si è spenta in questi giorni di festa, all’età di 103 anni, Angela Delfina Bianco Levrin.

Angela Delfina Bianco Levrin con la targa e i fiori che le vennero regalati dal Comune di Ingria e dalla Pro loco di Ingria in occasione del suo centesimo compleanno

Era il 25 novembre del 1920 quando Delfina Angela Bianco Levrin venne alla luce a Ingria in Val Soana: circa due anni fa durante la pandemia ci eravamo ripromessi di rivederci con più serenità e sorrisi, così è stato oggi!”.

Il 23 luglio scorso il consigliere regionale Andrea Cane postava sul suo profilo facebook una foto che lo ritraeva seduto al fianco di una delle donne più longeve del Canavese.

Una grande gioia l'aver potuto riabbracciare una donna ancora così legata alla storia e alle tradizioni del nostro Canavese, i ricordi dell'inizio delle scuole elementari nel Capoluogo Ingriese fino alla sofferta partenza verso la pianura - aggiungeva Cane -. I nostri anziani, custodi della nostra cultura, da tutelare, difendere, rispettare ed abbracciare”.

Angela Delfina Bianco Levrin aveva 103 anni compiuti da poco.

La piangono le comunità di Castellamonte, dove ha trascorso gran parte della sua vita, e la Val Soana, dove aveva le sue origini.

La sua storia è una storia comune per le donne e gli uomini della sua generazione.

Primogenita di quattro sorelle, si trasferì con la famiglia quand’era ancora una bambina a Castellamonte dove il padre Pietro, con lo zio Martino e il nonno Battista, avevano un’officina in cui si realizzavano utensili per la lavorazione del legno.

Frequentò la scuola professionale “Felice Faccio” di Castellamonte e successivamente lavorò nell'attività di famiglia con le altre sorelle, affiancando anche altre esperienze lavorative al “Lanificio Canavesano” e all'officina lavorazione metalli duri “Adamas”. 

Nubile, ha sempre vissuto con la sorella Lidia, la terza sorella. 

Lavoro e famiglia, i suoi valori. E poi i ricami all’uncinetto e le passioni per la politica e per l’informatica. 

Angela Delfina Bianco Levrin lascia le nipoti Daniela, Manuela e Cinzia, e, com'è naturale che sia, pronipoti e trisnipoti.

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