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Lutto

A pochi giorni dal Natale, Luci d'Artista piange uno dei suoi più grandi artisti

Giovanni Anselmo, originario di Borgofranco d'Ivrea, per quest'ultima edizione aveva realizzato "Orizzonti" davanti a Palazzo Carignano

L'artista Giovanni Anselmo

E' morto a pochi giorni dal Natale, ma aveva avuto il tempo di vedere la sua ultima opera allestita nel cuore di Torino.

"Orizzonti" è il titolo dell'installazione luminosa che Giovanni Anselmo, celebre artista di fama internazionale, nato a Borgofranco d'Ivrea, aveva realizzato per questa edizione di Luci d'Artista. Sue le indicazioni dei quattro punti cardinali davanti a Palazzo Carignano.

Proprio da qui, dall'opera realizzata da Anselmo, il 27 ottobre scorso, era iniziata la cerimonia di accensioni delle luci che dal 1998 rendono magico il Natale torinese.

"Nell’opera Orizzonti emerge come l’artista abbia sempre lavorato su forze, elementi eterni e cosmici e sull’energia – dichiarava Antonio Grulli, curatore di Luci d'Artista, in occasione dell'inaugurazione dell'installazione – . Qui ci sono quattro luci in cui sono nominati i punti cardinali, che permetteranno così allo spettatore o al passante di raggiungere un orizzonte altro, oltre il qui e l’ora, oltre un mero contesto spaziale, per ricongiungersi a una dimensione più ampia, eterna. Riusciamo anche a rendere un giusto tributo a un grandissimo artista".

Considerato uno dei più grandi artisti contemporanei a livello internazionale, Giovanni Anselmo era stato invitato a partecipare con una sua opera alla kermesse torinese da Carolyn Christov-Bakargiev (fino a poco tempo fa direttrice del Castello di Rivoli) e da Riccardo Passoni (alla guida della Gam, Galleria d'Arte Moderna).

Nato a Borgofranco d'Ivrea il 5 agosto del 1934 era figlio del salumiere di piazza Germanetti, una bottega vicino alla ex Posta, dove oggi c'è il negozio di fiori.

Nonostante la sua carriera internazionale l'avesse ben presto portato lontano dalla Borgofranco in cui era cresciuto, le sue radici erano rimaste ben salde e in paese molti ne conservano un ricordo limpido degli anni della scuola e della prima adolescenza.

Tra questi il sindaco Fausto Francisca che ha pubblicato una foto dell'epoca in cui "Giovanni Anselmo, il secondo in piedi da sinistra, al campo delle ex Casermette ( oggi Orla Riccio) a Borgofranco insieme ai compagni coetanei di Borgofranco tra cuini fratelli Valter ed Egidio Ardissone,Lino Clemente, ed altri".

Dopo aver compiuto studi classici, Anselmo si era formato come pittore da autodidatta. Esordisce nel 1967 all'interno di una mostra collettiva alla Galleria Sperone di Torino con due opere polimateriche senza titolo. Partecipa, a partire dall'anno successivo, alle mostre del gruppo Arte povera, guidato dal critico Germano Celant, insieme a Michelangelo PistolettoPiero GilardiGilberto Zorio. Nel 1968 tiene la sua prima esposizione personale alla Galleria Sperone e contemporaneamente inizia a presentare alcuni suoi lavori in occasione di eventi internazionali, come la mostra di Berna When Attitudes Become Form del 1969. Anselmo prende parte alla Biennale di Venezia nel 1978, nel 1980 e nel 1990 anno in cui vince il Leone d'oro per la Pittura. Il suo lavoro consiste principalmente in installazioni legate al concetto di energia, che si gioca su rapporti di equilibrio tra spinte contrapposte.

Le sue opere sono esposte al Castello di Rivoli, sede del museo d'arte Contemporanea e alla Gam di Torino.

Le opere di Anselmo sono installazioni di materiali diversi, spesso opposti, in rapporto di equilibrio e di tensione, "I miei lavori - spiegava - sono veramente la fisicizzazione della forza di un'azione, dell'energia di una situazione o di un evento".

Grande il cordoglio del mondo dell'arte. Tra i messaggi più commoventi, quello del collega e amico di sempre, l'artista Michelangelo Pistoletto che tramite la pagine social della Fondazione a lui intitolata, gli ha dedicato un post: "Al caro amico e collega di tanto lavoro insieme".

In foto, da sinistra, Michelangelo Pistoletto, al centro Giovanni Anselmo e a destra Mario Merz

"Il Museo partecipa con profondo dolore a questa scomparsa" scrive Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice del Castello di Rivoli.

 

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