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Chivasso

Altro che "Gardaland", i giochi per i bambini sono tutti rotti

La denuncia del consigliere comunale Bruno Prestìa per le aree gioco di Boschetto e di via Po

Altro che "Gardaland", i giochi per i bambini sono tutti rotti

Le condizioni di una panchina in un'area gioco di Chivasso

A Chivasso non si può più giocare”.

Dopo la chiusura del Parco giochi di Pogliani ed il rifiuto alla discussione in Consiglio comunale alla mozione presentata dal capogruppo di “Per Chivasso” Bruno Prestìa, che chiedeva il ripristino ed ampliamento dell’area, come da accordi con ex Smc, questa volta al centro dell’attenzione finisce un’altra frazione, Boschetto. “L’area giochi è praticamente inesistente - inforca Bruno Prestìa -. Giochi recintanti, parti rotte od eliminate e mai sostituite. Ma la cosa che salta all’occhio, ben più grave, sono le condizioni della cassetta per il monitoraggio roditori: è divelta, probabilmente dall’uso del tagliaerba, e se c’era del veleno all’interno non è dato saperlo perché manca la cartellonistica che dovrebbe  indicare il tipo di veleno e il numero del centro antiveleni”.

Qualche problema - prosegue Prestìa - c’è anche in via Po, dove ci sono giochi non sostituiti, ed anche al nuovo parco ex Enel”.

Insomma, dopo che l’assessore Fabrizio Debernardi pubblicamente diversi mesi fa aveva presentato Chivasso quasi fosse “Gardaland”, scopriamo che la realtà del quotidiano è tutt’altra.

Mi chiedo - conclude Prestìa - il perché ci sia tutto questo disinteresse e mancanza di cura verso le nostre aree giochi. Non hanno forse diritto di poter giocare i nostri bimbi, e  farlo soprattutto in sicurezza, in tutta la città?”.

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