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Borgofranco

Dopo il crollo di via Vittorio Emanuele, la roggia torna a cielo aperto

La copertura del Rio Pescatori verrà rifatta solo davanti alle case

Dopo il crollo di via Vittorio Emanuele, la roggia torna a cielo aperto

Dopo il crollo in via Vittorio Emanuele, il Rio Pescatori resterà a cielo aperto.

La pericolosità di quella copertura che per anni è stata utilizzata come marciapiede, è stata confermata anche dai tecnici della Regione. E quindi si è deciso di procedere con il rifacimento della soletta che copre la roggia, solo davanti alle case.

Inoltre tutte le recinzioni non potranno più essere su quell'area demaniale, ma dovranno arretrare sul confine della proprietà.

Una cosa, oggi, è certa: quegli 80mila euro stanziati dalla Regione non sono certo sufficienti ad effettuare interventi risolutivi.

"I tecnici regionale proporranno i finanziamenti necessari per realizzare tutte le opere di messa in sicurezza - spiega il sindaco Fausto Francisca -. Tutto rimarrà transennato fino al termine dei lavori concordati per la ricostruzione dell'opera. Ad oggi non ci sono le risorse per rifare tutti i passi carrai esistenti. Tutti gli scarichi saranno rimessi in fognatura".

Uno dei grandi problemi che ha portato al cedimento della copertura della roggia, sono stati proprio gli scarichi abusivi i cui effluvi acidi, nel canale in cui non scorreva acqua a causa elle siccità, hanno corroso i ferri del cemento armato, portando poi al crollo.

Una criticità conosciuta, tanto che quel tratto di strada era già stato transennato. Lunedì 6 novembre avrebbero dovuto partire i lavori per la messa in sicurezza. Alle 5,15 di sabato 4, invece, era crollato tutto.

Rio dei Pescatori era l'antico fossato che circondava il ricetto del paese. Negli Anni Sessanta è stato tombato ed è diventato un po' la fognatura del paese.

Dopo l'alluvione del 1994 sono emerse tutte le criticità di quell'opera di chiusura del Rio. L'acqua tracimò inondando la piazza e i piedi del campanile che vennero allagati fino ad un metro di altezza.

A quel punto si iniziò a pensare di ridisegnare quel tracciato che doveva essere assolutamente modificato. Nel frattempo tutto il centro storico venne collegato alla rete fognaria e una rete di canali scolmatori alleggerì la portata del Rio dei Pescatori. 

Terminate le opere, nel Rio non era rimasta praticamente acqua.

"Peccato che qualcuno abbia continuato a scaricare abusivamente - spiega il sindaco - e i miasmi in quel tunnel hanno iniziato a corrodere le parti di ferro che reggevano l'armatura. Qualche anno fa abbiamo visto i primi cenni di cedimento. Tutto il resto è storia recente".

 

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