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Torino

Sciopero nazionale, domani l'Italia si ferma. A Torino gli infermieri in piazza Castello. Tutto quel che c'è da sapere

Treni, ospedali, scuola, taxi, tutto si ferma per 4 ore e anche di più

sciopero

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I sindacati Cgil e Uil hanno confermato lo sciopero nazionale di venerdì 17 novembre contro la Manovra di bilancio 2024. Non si è unita all’iniziativa la Cisl, che ha deciso di restare fuori dalla giornata di fermo generale per diversi settori: dai trasporti agli ospedali fino alle poste. Escluso il trasporto aereo. 

Dopo la precettazione decisa dal Ministro dei trasporti Matteo Salvini, che ha emanato un decreto ad hoc per ridurne la durata, le confederazioni hanno confermato la sforbiciata a sole 4 ore di mobilitazione. Sarà solo dalle 9 alle 13. 

Matteo Salvini

Nonostante questo e e la decisione della Commissione di garanzia per la quale mancano i requisiti, le due sigle sindacali hanno deciso di andare avanti con la mobilitazione contro le misure stabilite nella Legge di bilancio per il 2024 accusata di non aver alzato le retribuzioni dei lavoratori di fronte a un’impennata preoccupante del costo della vita, di non fare nulla per la sicurezza sul lavoro, di aver peggiorato la riforma Fornero, senza nulla prevedere per la lotta all’evasione fiscale. 

"Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani...", questo è il richiamo sindacale alla lotta di venerdì.

Nel venerdì nero sono pronti a fermarsi settori chiave del paese, tra cui: treni, mezzi pubblici (autobus, tram e metropolitane), taxi e Ncc.



E poi ancora tutto il pubblico impiego, la scuola, le poste, le lavanderie industriali e il comparto dell’igiene ambientale (nettezza urbana), i vigili del fuoco.

Nonostante la precettazione i sindacati vanno avanti con la mobilitazione, riservandosi comunque di rispettare gli orari imposti per tutelare i lavoratori.

Per quanto riguarda i treni sarà coinvolto tutto personale Trenitalia sul territorio nazionale. 
Possibili ripercussioni, seppur lievi, su Frecce, Intercity e Regionali di Trenitalia. Dalle ore 9 alle ore 13 di venerdì 17 novembre 2023. Dallo sciopero è escluso il personale di Trenitalia del Piemonte.

Gli effetti sulla circolazione, in termini di cancellazioni, limitazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero.  Trenitalia invita tutti i passeggeri a informarsi sui collegamenti e i servizi attivi, prima di intraprendere il viaggio, attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.

I vigili del fuoco sciopereranno per sole 4 ore: dalle ore 9 alle 13.

nursind

Nella sanità scioperano gli infermieri: Nursind (sindacato infermieristico) ha proclamato uno sciopero di 24 ore del personale, rispettando comunque il mantenimento dei servizi essenziali. L'appuntamento è in piazza Castello a Torino a partire dalle 10.

"Il taglio delle pensioni - commenta il segretario regionale del Nursind Francesco Coppolelladopo una vita in corsia e nessuna risorsa per i salari dopo la catastrofe della pandemia è veramente troppo. Una sforbiciata su coloro che sono stati riempiti di riconoscimenti e false promesse, ritenuti probabilmente facili bersagli sui quali infierire ancora. Ora non si tratta solo di protestare per avere di più, ma per non permettere che ci privino del poco che abbiamo acquisito con sacrifici di una vita e senza tra l’altro destinare risorse al rinnovo dei contratti, infierendo sul nostro presente oltre che sul nostro passato e oggi anche sul nostro futuro. Dobbiamo fermare e pretendere di modificare una manovra e una legge di bilancio irricevibile chiedendo altresi che vengano riconosciute risorse che ad oggi non ci sono. Una visione miope da parte del Governo che punta agli infermieri stranieri, mentre decine di migliaia dei nostri scappano dall Italia. Punta sugli straordinari e su prestazioni aggiuntive sui quali già si mantiene il sistema e che non serviranno a dare risposte strutturali perché più nessuno vuole lavorare ancora di più, pergiunta in condizioni non adeguate. Milioni di ore di straordinario e decine di migliaia di ferie arretrate lo testimoniano nella nostra regione. Una situazione destinata a peggiorare tenuto conto del calo del 10 % delle iscrizioni al corso di laurea in infermieristica e le numerose uscite per il raggiungimento dei limiti di età che saranno anticipate se non si interviene. Tutto questo senza tener conto dei numerosi licenziamenti volontari. Solo in Piemonte un infermiere al giorno rassegna le proprie dimissioni per andare a fare altro nella vita, evidentemente non basta come campanello di allarme.

In Piemonte oggi abbiamo circa 350 infermieri nelle graduatorie della città metropolitana di Torino che tardano ad essere svuotate e a a breve uscirà un bando di 226 infermieri suddiviso per le 18 aziende.

"Ammesso di riuscire ad assumere tutti gli oltre 500 - stigmatizza il Nursindservirebbero solo a compensare le uscite dell anno, ma su questo, nutriamo ancora qualche dubbio e aspettiamo di vedere i fatti...".

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