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Settimo Torinese

Viveva in casa sommerso dai rifiuti: 13 mila euro spesi dal Comune per pulire tutto

Una situazione incredibile

Viveva in casa sommerso dai rifiuti: 13 mila euro spesi dal Comune per pulire tutto

Immagine di repertorio

Una sorta di accumulatore seriale, una persona, seguita dai servizi sociali del Comune di Settimo Torinese, che si è ritrovata a vivere in una casa completamente sommersa e occupata dai rifiuti.

È tutto scritto nella determina del Comune del 2 novembre.

"A seguito - si legge nel documento - di sopralluoghi effettuati da parte di agenti della Polizia Municipale di Settimo Torinese presso l'appartamento occupato da G.S., si è riscontrato un totale stato di degrado e incuria nei locali componenti l'appartamento, con evidenza di condizioni igienico sanitarie inconciliabili con la possibilità di utilizzo degli stessi come abitazione, nonché la presenza di deposito incontrollato di rifiuti indifferenziati tale da pregiudicare la sicurezza e l’igiene sui pavimenti dei locali stessi".

Il Municipio di Settimo Torinese

Dopo l'intervento della Procura della Repubblica, la Sindaca della Città di Settimo Torinese, Elena Piastra, ha adottato un'ordinanza urgente nei confronti di G.S., finalizzata allo sgombero dei locali dal materiale depositato ed al ripristino delle normali condizioni igienico sanitarie ed ambientali dei luoghi.

Passa il tempo e non capita nulla. A questo punto, dunque, è lo stesso Comune di Settimo a prendere in carico la vicenda. Della pulizia dell'abitazione si è occupata Seta, l'azienda che cura la gestione dei rifiuti in città. Un intervento non di poco conto: la casa era una costa di discarica, dentro c'era di tutto. Lavori per circa 13 mila euro, in prima battuta pagati dal Comune e poi addebitati all'inquilino dell'abitazione.

Accumulatori seriali

Le persone affette da disturbo da accumulo vivono con la paura di eliminare qualsiasi cosa raccolgano, poiché credono che possa tornare utile in futuro o che abbia un valore economico o affettivo. Spesso, queste persone sviluppano un attaccamento emotivo intenso verso tali oggetti e cercano di esercitare un controllo su di essi, impedendo agli altri di toccarli o gettarli via. Solo il pensiero di separarsene genera ansia e angoscia, motivo per cui l’atto di disfarsi degli oggetti non viene mai compiuto. Ciò è dovuto alla paura di prendere una decisione sbagliata o all’incapacità di distaccarsi dagli oggetti, anche se alla fine vengono abbandonati e accumulati in condizioni di deterioramento intorno a loro.

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