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Aurora boreale: le prime immagini in Canavese. Ma è davvero un fenomeno così raro?

Gli astrofisici dicono che è la seconda volta che il fenomeno si ripete in due mesi e raccontano delle tempeste solari di Halloween

Straordinaria aurora boreale: le prime immagini in Canavese

Le straordinarie immagine dell'aurora boreale che ieri sera ha inaspettatamente acceso di viola i nostri cieli, arrivano dal Canavese.

In particolare da San Maurizio Canavese dove Nadia Granata si è affacciata e accorgendosi dell'insolito fenomeno, ha fotografato il cielo e ha inviato l'immagine al meteorologo Rai, originario di Ciriè, Andrea Vuolo

"Spettacolare e rarissima foto inviata da Nadia Granata che ringrazio" ha scritto il meteorologo pubblicando lo scatto ricevuto.

L'ironico Vuolo, che per mestiere "è sempre con la testa tra le nuvole", poi ha commentato: "E niente. Vado a dormire consapevole che in Italia questa sera si è visto uno spettacolo astronomico che passerà alla storia. E nonostante abbia sempre la testa tra le nuvole, me lo sono completamente perso".

Il fenomeno ha incuriosito un po' tutti e molte sono state le domande rivolte al meteorologo, tra cui: "Ma come è possibile che si verifichi questo fenomeno in queste zone".

Vuolo ha risposto: "C’è una particolare tempesta geomagnetica in corso. Non sono solito parlare di argomenti che non conosco nel dettaglio, ti consiglio di seguire i miei colleghi astrofisici della pagina Chi ha paura del buio?".

Una pagina illuminante che per tutta la serata di ieri ha continuato a pubblicare aggiornamenti.

"Una forte tempesta geomagnetica ha appena prodotto aurore a basse latitudini, risultate perfino visibili su quasi tutto l'arco alpino" spiegano gli astrofisici.

Ed è la seconda volta in appena due mesi che questo fenomeno così raro si verifica.

"Nonostante sia molto raro vedere l'aurora dalle latitudini italiane, questa è la seconda volta in appena due mesi, dopo l'evento del 26 settembre - sottolineano gli astrofisici -. Solitamente serve una tempesta solare molto intensa, con un indice (chiamato Kp) di intensità di 8 o 9 su una scala che arriva massimo... a 9. Ammetto di essere sinceramente stupito che sia accaduto nuovamente in così breve tempo, e con un indice di disturbo pari a Kp 7. Questo suggerisce che forse le aurore dall'Italia sono un fenomeno più frequente di quanto ci si aspetti, e grazie alla sempre maggiore diffusione di webcam notturne e astrofotografie diventano semplicemente più facili da notare".

QUEL COLORE VIOLA...

"Direte: "ma non è verde!". Le aurore verdi al momento sono infatti visibili da tutti i paesi baltici e del nord europa. Noi vediamo rosso perché è il bagliore prodotto dall'ossigeno monoatomico, presente tra 400 e 800 km di quota, al limite stesso della nostra atmosfera. Essendo così alte sono visibili anche da migliaia di km di distanza. È anche molto raro che vengano prodotte aurore quasi esclusivamente di tale colore!".

QUANDO IL SOLE SPENSE I SATELLITI...

Era il 2003 e il fenomeno è passato alla storia come "le tempeste solari di Halloween". La notte del 31 le tempeste raggiunsero la Terra, schiaffeggiandone il campo magnetico. Le aurore aurore boreali furono visibili da Texas e Italia, la Svezia rimase al buio per un'ora e molte infrastrutture elettriche furono danneggiate.

Per non parlare dei satelliti: la metà perse il controllo, alcuni vennero danneggiati dall'accumulo di cariche elettriche, e gli astronauti della ISS dovettero rifugiarsi per alcune ore nei moduli della sezione russa, schermati più pesantemente del resto. Migliaia di voli vennero deviati dalle rotte polari, per ridurre al minimo l'esposizione di piloti e passeggeri alle radiazioni della tempeste. L'atmosfera esterna della Terra si scaldò ed espanse, modificando le orbite di molti satelliti in orbita bassa. Servirono settimane per riprendere il controllo.

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