Cerca

Torino

Da lunedì torna la Metro ma non le scale mobili... Nel futuro? Meno corse per tutti...

Era rimasta chiusa ad agosto per lavori. L'annuncio dell'assessore sui social

Da lunedì torna la Metro ma non le scale mobili... Nel futuro? Meno corse per tutti...

lavori alla metro

Dopo circa un mese di stop, riapre lunedì 4 settembre, come previsto da cronoprogramma, la metropolitana di Torino. La chiusura, ricorda in un post Facebook l'assessora comunale ai Trasporti, Chiara Foglietta, "si è resa necessaria per interventi fondamentali per il prolungamento della metro 1 ma anche per lo stesso funzionamento futuro, con attività funzionali alla messa in esercizio dei nuovi treni di prossimo arrivo".

"In particolare - spiega -, non era possibile posare durante l'esercizio gli armadi Communication Based Train Control, il nuovo sistema digitale di circolazione automatica dei treni Alstom".

Sono inoltre stati eseguiti interventi di manutenzione, come la posa di scambi di interconnessione della linea futura, la posa della fibra ottica su tutta la linea, la modifica dei binari di interconnessione e della rete antincendio della stazione Fermi funzionali alla prosecuzione della linea, ma anche il lavaggio all'esterno dei tunnel e delle scale di tutte le stazioni.

"Nel frattempo - prosegue Foglietta - si è intervenuti sulle scale mobili e al momento 13 risultano ripristinate, 11 sono in lavorazione e torneranno attive entro la metà di settembre, mentre ne sono state identificate 7 con problemi strutturali o necessità importanti di ricambi e si interverrà non appena arriverà il materiale"

Il caso della metropolitana di Torino

Tutto chiaro? Più o meno. Quel che si sa è che a Torino si sta spendendo oltre mezzo miliardo di euro per ristrutturare la metropolitana ma il risultato sarà di far viaggiare meno persone impiegando più tempo.

A dirigere i lavori dell'allungamento con scambio ferroviario c'è Emilio Avitabile: da una parte si andrà verso il deposito di Fermi a Collegno, dall’altra si proseguirà verso le future stazioni di Certosa, Collegno Centro, Leumann e Cascine Vica.

Non in ultima si acquisteranno nuovi treni...

Non più “doublette”, i treni doppi che conosciamo oggi ma convogli di 52 metri simili a quelli che servono la municipalità di Lille in Francia, treni intercomunicanti (come un tram) con una capacità di 434 passeggeri, quasi 40 in più di quelli attuali. Cambierà anche la livrea: bianco con inserti gialli e blu, i colori della Città. 

Tutto bene? Macché!

Per arrivare fino a Cascine Vica in tempo per l’appuntamento del 2025 il costo degli scavi e dell’infrastrutturazione delle gallerie è di 385 milioni di euro.  

S'aggiungono altri 115 milioni per rifare il sistema di controllo. Nell’officina dello scalo Fermi i tecnici sono giа al lavoro per l’upgrade: in media le operazioni dureranno 15 giorni per ogni convoglio. Da un automatismo simile a quello utilizzato dalle ferrovie (semaforo verde via libera, giallo rallentare, rosso fermarsi) si passerà a un controllo in remoto con il wi-fi e la fibra ottica.  Per circa un anno l’analogico convivrà con il digitale e fino alla primavera del 2025 il servizio sarà ridotto alle 22, tranne il venerdì e il sabato. 

Ma adesso arriva il bello... Per i quattro treni che la società Alstom assemblerà nel suo stabilimento di Valenciennes, in Francia ai confini con il Belgio, il preventivo è di 50,6 milioni di euro, 12,6 l’uno. Ma per rispondere alle esigenze di una linea che arriva a Moncalieri e presto sbarcherà pure a Rivoli ne servirebbero altri 12. Ovvero 145 milioni di euro in più che non ci sono...

La soluzione: "ridurre i passaggi...".

Oggi nelle ore di punta l’attesa media in banchina è di 3 minuti: salirà a 5. In sottofondo "il gatto e la volpe" di Edoardo Bennato: Quanta fretta ma dove corri, dove vai..

Resta il problema della pipì

E delle scale mobili di Torino Porta Susa

LEGGI L'ARTICOLO

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori