Qualche giorno fa è stata esposta l'antica valigetta ritrovata nel sottotetto del Santuario della Beata Vergine della Grazie, a Leinì.
La valigetta in cuoio (IN FOTO) ha sopportato per decenni il peso delle macerie che la ricoprivano.
È un modello tipico che adoperavano i sacerdoti un tempo. L'interno è in stoffa e il fondo di legno.
All'interno, come una sorta di capsula del tempo, tanti oggetti interessanti che raccontano di un'epoca ormai lontana.
Le grandi banconote da cento lire e le monete da una e due lire ci portano indietro agli anni'20/'30 del secolo scorso. All'interno sono stati rinvenuti delle monete da 1 e 2 lire, degli anni '20, alcune banconote degli anni '30. All'incirca in totale 1700 lire: una somma importante per l'epoca.
Dentro la borse si è conservato anche il bell'orologio da taschino marchiato Zenith modello Grand Prix del 1902 si e conservato perfettamente e funziona ancora...
Poi ci sono cinque libri stampati tra il 1876 e il 1898.
Era presente all'interno della valigetta un testo sulla figura di Gesù Cristo, un messale romano in latino impreziosito sulle bordature in simil oro, un libro sulle Istruzioni Parrocchiali e sul Rosario della Beatissima Vergine Maria.
Il documento più interessante è un quaderno manoscritto datato 1836. Al suo interno un lungo elenco di 700 nomi di famiglie leinicesi e non solo. Compaiono anche nominativi di famiglie di Caselle, Volpiano e Lombardore. Sembra che queste persone abbiano partecipato ad una sorta di lotteria.
QUADERNO MANOSCRITTO RISALENTE SL 1836. SONO RIPORTATI 700 NOMINATIVI DI FAMIGLIE SOPRATTUTTO LEINICESI, MA ANCHE DI VOLPIANO, LOMBARDORE E CASELLE TORINESE.
Sempre all'interno del quaderno è conservato un raro foglio di carta assorbente per l'inchiostro.
Presenti anche tre chiavi antiche.
Una, in particolar modo, decorata e di ottima fattura.
In parrocchia hanno provato a farle entrare nelle serrature più antiche ancora esistenti in Santuario: purtroppo senza esito.
Conservato molto bene anche un piccolo crocifisso, solitamente adoperato dal sacerdote nelle case per le benedizioni sia dei luoghi, sia delle persone sul letto di morte.
In fondo la data del 1836
All'interno dell'antico quaderno manoscritto, Leini viene scritto in tre modi diversi: Lejni, Leyni e Leiny, sempre dalla stessa mano e nello stesso anno: 1836.
Per chi non avesse avuto ancora la possibilità di visionare la valigetta e il suo contenuto, la teca rimarrà esposta nella galleria degli Ex-Voto seguendo gli orari di apertura del Santuario, sia durante le messe del mercoledì e del venerdì, sia la seconda e quarta domenica di ogni mese.
La teca presente all'interno del santuario
(Ringraziamo Christian Ciatel per le foto e le informazioni pubblicate sul gruppo "Ricordi Leinicesi").
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