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Cronaca

Nuove frane nelle valli torinesi, 150 turisti isolati

Sono stati evacuati dall'alba di oggi. Ed è allerta gialla in tutto il Piemonte

Frana a Sauze di Cesana

Frana a Sauze di Cesana

Cento millimetri concentrati in un'ora. E' la 'bomba d'acqua' caduta sulle 'montagne olimpiche' torinesi, in valle Argentera, sopra l'abitato del piccolo comune di Sauze di Cesana.

Un'improvvisa pioggia torrenziale che ha causato frane e smottamenti e piene dei rii, isolando campeggiatori ed escursionisti. L'allarme ha coinvolto 150 persone: nessuna è rimasta ferita, ma tutte hanno dovuto passare la notte in auto o, dove è stato possibile, in rifugi e case di montagna.

Dall'alba di oggi i Vigili del fuoco, facendo la spola con i due elicotteri messi a disposizione, li hanno trasferiti in luoghi sicuri.

L'ELICOTTERO DEI VIGILI DEL FUOCO HA PORTATO VIA I TURISTI BLOCCATI DALLA FRANA

Nella valle sono stati impegnati anche Carabinieri, Guardia di finanza, Soccorso Alpino e Protezione civile. Per le vallate 'olimpiche' è la seconda emergenza in due settimane, nella seconda metà di agosto caratterizzata dalla lunga ondata di calore e da forti temporali spesso molto localizzati.

Nella serata del 13 agosto una colata di fango e detriti aveva colpito una parte dell'abitato di Bardonecchia, in alta valle di Susa: l'esondazione del torrente Merdovine aveva invaso e reso impraticabili ponti e strade, il commissariato di polizia e un albergo, sgomberato d'urgenza. A provocarla una pioggia torrenziale in un'area ristretta in alta montagna: l'ondata d'acqua aveva trascinato terra e pietre in un torrente acquistando potenza nella discesa a valle.

Anche questa volta Bardonecchia è stata toccata dal maltempo, ma nella frazione Les Arnauds: il Rio Fosse è esondato e la provinciale 216 del Melezet è stata invasa dal fango. Il problema più serio si è verificato a poche decine di chilometri di distanza, in valle Argentera dove ieri sera, dopo il nubifragio, è partito l'allarme è si messa in moto la macchina dei soccorsi.

Appurato che tutti stavano bene, solo dalle prime luci di oggi è cominciato il trasferimento a valle delle persone rimaste isolate. Il Piemonte si prepara ora a giorni di maltempo.

L'ondata di calore - che il 23 agosto ha fatto segnare, a Nizza Monferrato (Asti) una massima di 40.9 gradi, record per la regione nella terza decade di agosto - ha le ore contate, c'è un'allerta gialla per i temporali, su quasi tutta la regione, con crollo delle temperature.

Rovesci d'acqua più o meno intensi dovrebbero interessare, fino a lunedì, quasi tutte le province.

Rischio quindi di grandinate, caduta di fulmini, frane ed esondazioni dei piccoli corsi d'acqua.

Ma l'aggiornamento di domani di Arpa potrebbe elevare il rischio, visto che il fronte più attivo della perturbazione sul Piemonte è previsto nella giornata di domenica.

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