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C'eravamo tanto amati... Segre rivuole dalla Seymandi 700mila euro: oggi l'udienza

Il giudice civile ha disposto un rinvio per permettere al finanziere di controllare la documentazione presentata dalla sua ex

Seymandi Segre: la guerra dei Roses continua. Spariti dal conto 700 mila euro...

C'eravamo tanto amati... Ecco, sì, un tempo, forse.

Poi quella festa lì per annunciare quel matrimonio che non ci sarà mai.

Poi quell'annuncio lì con il quale il noto finanziare torinese Massimo Segre ha snocciolato pubblicamente le infedeltà della promessa sposa annullando di fatto ogni celebrazione e regalandole "la libertà".

E poi, ancora, quel video della serata diventato virale, passato di cellulare in cellulare, sulle prime pagine dei giornali e sulle bocche di tutti i torinesi, compresi quelli in vacanza.

Finito l'amore sotto riflettori che non si ostinano a spegnersi, è ora il momento delle rivendicazioni.

"Questo servizio di posate è il mio. Rivoglio il sofà della nonna". Capita nelle miglior famiglie, sì.

Ma quando il livello si alza, si alza la posta e il tenore delle rivendicazioni.

Come nel caso Segre - Seymandi la coppia protagonista del miglior gossip estivo in salsa sabauda.

In ballo ci sono ben 700mila euro.

Nulla a che vedere con regali  alla bella amata.

L'accusa è ben precisa: il finanziere Massimo Segre dice che Cristina Seymandi li avrebbe presi impropriamente da un conto cointestato.

E con questa tesi ha trascinato in Tribunale la bella ex.

Questa mattina a Torino si è tenuta la prima udienza dinnanzi al giudice Fabrizio AlessandriaSegre ha chiesto il sequestro conservativo per 700mila euro, la somma che la Seymandi avrebbe prelevato da un conto cointestato senza comunicare l'iniziativa. 

La donna oggi si è costituita nel procedimento e tramite il suo legale ha chiesto e ottenuto un rinvio riservandosi la possibilità di presentare atti e documenti. La tesi è che Segre fosse a conoscenza del trasferimento di denaro e delle sue finalità.

A differenza di quanto si era appreso in un primo momento sono stati i legali di Segre a chiedere un termine per esaminare la documentazione presentata da Seymandi.

Il banchiere Massimo Segre,  professione commercialista, ci aveva messo due minuti esatti per accorgersene e quando era successo e aveva subito presentato un’istanza in tribunale per chiudere il conto e bloccare il denaro con un provvedimento cautelare d’urgenza.

Insomma una vera e propria "resa dei conti" proprio come nella Guerra dei Roses, con lui e lei che alla fine arrivano ai coltelli, che qui, beninteso ancora non ci sono.

Tutta un'altra versione quella della Seymandi. Benché in vacanza in Vietnam ha ricostruito tramite il suo legale un’altra versione dei fatti.

«Il presunto trasferimento di denaro in realtà venne effettuato nel marzo 2023 - ben oltre 4 mesi prima della serata del 27 luglio nella quale di fatto si interruppe la nostra convivenza - e Massimo Segre era perfettamente a conoscenza di questo trasferimento di denaro e delle finalità dello stesso, rientranti nell'ambito di normali rapporti patrimoniali tra le parti. Lo sapeva perfettamente al punto che lui lo aveva espressamente autorizzato, e che nessun esposto per appropriazione indebita od altro illecito di questo tipo è stato aperto a mio carico».

Per Seymandi, dunque, si tratterebbe di «una campagna di diffamazione e delegittimazione in corso ai miei danni» per cui ha già chiesto agli avvocati di essere tutelata «in ogni sede».

Tutto è precipitato quel 27 luglio ma se si aggiunge questo capitolo il finale sembra scritto con largo anticipo.

Intanto a Torino non si parla d'altro, sui social come nei bar. Nell'epoca in cui un fatto del tutto privato può diventare virale in meno di 24 ore, la storia di un uomo che alla festa pre matrimoniale con una cinquantina di amici, prende il microfono in mano e lascia ufficialmente la futura moglie accusandola di averlo tradito, ha trovato e continua a trovare vita facile.

E se poi i protagonisti sono due volti noti della 'Torino bene' e pure ricchi, lui finanziere di una nota famiglia torinese, lei imprenditrice ed ex esponente dei Cinque Stelle, il tutto è ancora più facile.

Una storia di tradimenti, giacché lo stesso Segre nel video diventato virale si dice con tristezza tradito. 

Sui social i commenti si sprecano (sono migliaia) e il video è diventato una delle notizie dell’estate anche per le Tv Nazionali. Seguono lettere in cui Segre-Seymandi si rinfacciano di tutto, compreso un anello di famiglia.

"Penso - dice lei - che non sia stata una scena del suo ruolo in quanto come professionista le questioni private che coinvolgono anche figli e parenti non vanno gettate sulla pubblica piazza. Se n'è andato via senza lasciarmi parlare accompagnato da quattro bodyguard".

"Una Caporetto dell'amore", ha scritto su Facebook Viviana Ferrero, ex vicepresidente del Consiglio Comunale di Torino, amica di entrambi ed ex esponente del Movimento 5 Stelle.

Intanto il garante della privacy continua ad indagare su chi abbia divulgato quel filmato che su Cronacaqui e lo Spiffero ha fatto quasi 2 milioni di visualizzazioni, gli avvocati dell’ex coppia sono al lavoro per capire come procedere.

Cristina Seymandi parla di "femminicidio mediatico", rappresentata dal penalista Claudio Strata, sta valutando un’azione legale, contro chi non si capisce.

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