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03 Agosto 2023 - 02:24
Sergio Mattarella
Sergio Mattarella mercoledì a Torino, con la figlia Laura, ha dedicato la sua visita ai giovani, che ha incontrato prima in forma privata al Sermig del suo amico Ernesto Olivero, poi al Polo del '900, invitato dal presidente Alberto Sinigaglia a un evento organizzato per parlare della Resistenza e del suo ruolo nella storia.
Al centro delle parole del capo dello Stato "l'eredità del '900" che, ha affermato, "è impegno e partecipazione". Al Sermig, il Servizio missionario giovani, Mattarella ha presenziato alla consegna nelle mani del giovane nipote Giovanni Argiroffi del premio Artigiano della pace alla memoria del fratello Piersanti, ucciso dalla mafia nel 1980. Una tappa non ufficiale, quella nell'ex arsenale militare di Torino, che esattamente quarant'anni prima era stata consegnata nelle mani di Olivero per diventare l'Arsenale della pace di oggi. In duecento hanno accolto il capo dello Stato in un clima informale e insieme pieno di emozione, con i volontari a ricordare la figura di Piersanti Mattarella e il presidente che ha avuto parole di testimonianza e di ringraziamento.
Mattarella poi al Polo del '900 ha esortato i ragazzi a ispirarsi "alla religione della libertà", sottolineando che "la lezione della storia può porci al riparo da drammi. L'eredità del '900, dopo la conquista della libertà - ha detto il capo dello Stato - è impegno e partecipazione. Si diviene eredi non nell'inerzia, ma nel momento in cui si realizzano i principi e gli obiettivi contenuti nella prima parte della nostra Carta, che costituiscono il patto fondativo della nostra convivenza civile. Ciascuno, a partire dai giovani, che anche questa mattina hanno dimostrato consapevolezza, determinazione, e capacità di protagonismo - ha sottolineato - dovrà costruire il suo percorso ispirandosi a quella religione della libertà i cui testimoni ispirano la vostra attività".
Due giovanissime, la prima appena diciottenne, hanno portato al presidente la visione delle nuove generazioni: "Vi stiamo tendendo le mani - hanno affermato - affinché avvenga il passaggio del testimone. Noi siamo davvero pronti e speriamo che lo siate anche voi".
Sulla realtà del Polo del '900 Mattarella ha evidenziato: "Due elementi caratterizzano l'intuizione che gli ha dato vita: il pluralismo delle idee e la contemporaneità, il proposito di parlare ai contemporanei e dunque particolarmente ai giovani. Non per una stantia esposizione dei fatti del passato - ha rimarcato - ma con il proposito di esortarli a inverare i principi che caratterizzano la nostra comunità a confronto con le sfide di oggi, e le vicissitudini umane ci ammoniscono che la lezione della storia può porci al riparo da drammi che hanno accompagnato lo sviluppo dell'umanità".
Ad accompagnare il capo dello Stato nelle ore trascorse a Torino sono stati fra gli altri il prefetto Raffaele Ruberto, il sindaco Stefano Lo Russo, che ha annunciato proprio oggi l'intitolazione di una parte della piazza davanti al Sermig all'Arsenale della pace, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. "Nei confronti del presidente - ha sottolineato il governatore - proviamo un affetto meritato, visto il suo ruolo di garante dei valori dell'antifascismo e dell'equilibrio del Paese".
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