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25 Luglio 2023 - 19:32
Scuola
Sempre meno bambini e le classi rischiano di sparire.
Un trend che non risparmia certo i piccoli comuni che da qui a pochi anni rischiano di veder chiudere le loro bellissime scuole sulle quali negli ultimi anni hanno investito tante risorse.
Ancora una volta sono i sindaci a farsi carico di quelli che sono gli effetti dei tagli che rischiano di arrivare a causa dell'inarrestabile calo demografico.
E così, Chiaverano e Cascinette, per l'anno scolastico in arrivo hanno deciso di unire le forze approvando una convenzione che gli consentirà di mettere le risorse per formare una classe unica.
"Qui a Chiaverano avevamo 9 iscritti - racconta il sindaco Maurizio Fiorentini - a Cascinette erano 11. Il numero minimo per formare una classe è di 15 bambini. Davvero troppo pochi per ottenere una deroga che ormai il Provveditorato tende a dare soltanto alle scuole di montagna. Anche perché, parlando chiaramente, in un'ottica di tagli decisi dal governo centrale, l'interesse è togliere le classi, non certo dare deroghe e avere meno stipendi da pare permette di raggiungere gli obietti di contenimento della spesa".
IL SINDACO DI CHIAVERANO, MAURIZIO FIORENTINI
E quindi, cosa avete fatto?
"Abbiamo deciso, con l'accordo del Provveditorato e della dirigente scolastica Anna Piovano, dell'Istituto Scolastico Ivrea 2 di cui facciamo parte, di creare un'unica prima che per quest'anno sarà qui a Chiaverano alla Sandro Pertini. Per agevolare i bambini di Cascinette metteremo a disposizione lo scuolabus che li porterà qui tutte le mattine e a fine lezioni li riporterà indietro".
Una decisione accolta non senza malumori. Degli 11 bambini iscritti a Cascinette, infatti, 5 famiglie hanno deciso di spostarli direttamente ad Ivrea.
"I nati del 2017 qui in paese - racconta il sindaco Davide Guarino - sono 5, tutti gli altri bambini arrivano da paesi limitrofi, Ivrea compresa. Ci scelgono perché abbiamo ottime insegnanti, una scuola immersa nel verde e per la mensa interna dove viene cucinato il pasto fresco tutti i giorni. Purtroppo, quando abbiamo deciso di unire le classi, alcuni genitori hanno preferito iscrivere i propri figli direttamente ad Ivrea. Fortunatamente siamo riusciti a mantenere quel numero minimo di 15 alunni".
LA PRIMARIA BACHELET DI CASCINETTE
E per il prossimo anno?
"Le proiezioni sono le stesse. Il numero di nati è pressoché analogo. L'unica differenza è che la classe prima sarà qui a Cascinette alla Bachelet, dove terminerà tutto il ciclo della primaria".
Guarino allarga le braccia: "Quel che sta succedendo da noi, succede in tutta Italia a dire il vero. Anche a Torino chiudono le classi. Nei paesi delle dimensioni dei nostri, registriamo un trend negativo ormai da diversi anni. Nascono 4 o 5 bambini l'anno, ma muoiono circa 20 persone. Si stima un morto ogni 15 giorni. Due anni fa era già capitato di avere pochi bambini, ma con 14 iscritti ero riuscito a chiedere la deroga. Con 10 non ci provo neppure!".
IL SINDACO DI CASCINETTE DAVIDE GUARINO
"Purtroppo dovremo fare i conti con il calo demografico. Secondo alcuni studi, nel 2050 in Italia saremo 47milioni. Ora siamo 60milioni. Un trend inarrestabile. In una recente riunione con Città Metropolitana, si inizia a parlare di "ridimensionamento scolastico". Non si può certo pagare il personale sulle classi vuote e questo porterà, nel giro di pochi anni, alla riduzione dell'organico. Non certo con licenziamenti, ma verranno fermate le assunzioni e a rimetterci per primi saranno i precari che non verranno più chiamati".
In quest'ottica non certo positiva, a decisione dei due Comuni di unire le forze.
"Io e Maurizio Fiorentini - racconta Guarino - abbiamo scelto di non farci la guerra e di collaborare. Le nostre scuole distano 1,5 chilometri l'una dall'altra".
Cascinette e Chiaverano hanno, così, sottoscritto una convenzione per il riparto delle spese per il trasporto dei bambini che sarà al 50 percento tra i due Comuni.
Cascinette l'ha già approvata in Consiglio lo scorso 13 luglio, Chiaverano l'approverà il prossimo 2 agosto.
La convenzione riguarda i prossimi due anni scolastici. E poi?
"E poi si vedrà - rispondono i due sindaci -. Auspichiamo di tornare ad avere una prima per ognuna delle nostre scuole".
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