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Malasanità

Scandaloso! Per una visita oculistica c'è posto l'11 luglio del 2024!

Tempi di attesa in Piemonte

Scandaloso! Per una visita oculistica c'è posto l'11 luglio nel 2024.

Vuoi prenotare una colonscopia con il servizio sanitario regionale?

A Torino e in tutta la Provincia non puoi, non c’è disponibilità. Bisogna andare a Cuneo, ma il 14 aprile del 2024! 

Un’ecografia muscolotendinea? Niente da fare su Torino, c’è posto a Ivrea il 6 marzo del 2024.

E il 2024 è il numero che torna quasi sempre quando provi a prenotare una visita o un esame tramite il Cup unico regionale. Una visita dermatologica? Prima disponibilità alle Molinette il 23 agosto del 2024, altrimenti si va a Rivarolo l’11 marzo del ‘24 o a Ceva il 5 febbraio del 2024.

Visita oculistica? L’11 luglio del 2024, altrove in provincia di Torino come nel resto del Piemonte: inutile cercare. Operazione di Cataratta? Non meno di 3 anni. L’Ecocolordoppler TSA  lo si fa il 21 giugno del 2024 al Mauriziano, così la gastroscopia, sempre al Mauriziano il 28 giugno del 2024, oppure al San Luigi il 23 settembre ancora del 2024. Va meglio per la risonanza magnetica alla colonna: 18 settembre di quest’anno al centro medico Fisio. Così per l’ecografia transvaginale il 23 agosto del 2023 al poliambulatorio Ausiliatrice.

A snocciolare per l'ennesima volta i numeri sono stati nei giorni scorsi i due consiglieri regionali del Pd  Daniele Valle e Domenico Rossi.

«Non ci stancheremo mai di far conoscere i veri tempi di attesa della sanità regionale, che smentiscono le narrazioni ‘straordinarie’ di Cirio e Icardi -  stigmatizzano - È esperienza quotidiana di tutti i piemontesi la difficoltà di prenotare visite ed esami in tempi ragionevoli. Trovare posto prima del 2024 è sempre più arduo e sono innumerevoli i casi in cui non è possibile prenotare perché non ci sono disponibilità. L’alternativa è una sola: il privato...".

Lo confessa un medico del Mauriziano ad un paziente che per dei nei a rischio necessita di periodiche visite di controllo che non riesce a prenotare: “I dermatologi sono troppo pochi, il nostro primario va in pensione, non si sa chi lo sostituirà, quindi le agende sono chiuse. Si cerchi un dermatologo privato”.

Tutto questo spiega perché nella graduatoria sui LEA il Piemonte in 5 anni è passata dal primo al settimo posto.

"Inutile - aggiungono Valle e Rossi - nascondersi dietro al fatto che anche in passato c’è sempre stato il problema delle liste di attesa: vero, il Piemonte andava male anche con Bresso e Chiamparino ma mai così male come con Cirio e Icardi».

 
Qualcosina in realtà si sta muovendo. C'è infatti un accordo sottoscritto la scorsa settimana da Regione e sindacati (Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Fiasl, Nursind, Nursing Up) che porterà all’insediamento formale di unOsservatorio regionale in materia di risorse umane in sanità. Al tavolo oltre al presidente della Regione Alberto Cirio, all’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi anche il coordinatore dell’Osservatorio Pietro Presti e il direttore regionale della Sanità Antonino Sottile.
Regione e sindacati oggi hanno concordato un percorso che porterà al raggiungimento dell’obiettivo di 2 mila nuove assunzioni complessive entro il dicembre del 2024 di personale a tempo indeterminato, di cui una parte da definire con la dirigenza medica, al netto del percorso specifico per gli specializzandi. 
«La Regione è riuscita ad individuare risorse aggiuntive per il potenziamento della sanità che, andando ad implementare le risorse necessarie alla sanità territoriale, permettono di liberarne altre che, grazie anche al Dl 34, ci fanno garantire questo piano straordinario di assunzioni del personale» ha spiegato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
L’operazione prevede lo stanziamento di 25 milioni già nel 2023, e poi di 50 milioni all’anno per gli anni 2024, 2025 e 2026 di coperture finanziarie aggiuntive per le Aziende sanitarie che la Regione è in grado di assicurare attraverso il Fondo per lo sviluppo e coesione. In particolare all'interno della prossima programmazione 2021-2027 dei fondi FSC, la Regione ha presentato al Governo un piano che prevede di destinare 175 milioni al potenziamento della sanità territoriale, ciò permetterà alle aziende sanitarie di liberare nei propri bilanci risorse da investire sul personale, finanziando in questo modo il nostro Piano straordinario di assunzioni.
A questo si accompagna, inoltre, l’utilizzo progressivo delle risorse del DL 34. Le aziende sanitarie regionali, entro la fine dell’anno, dovranno poi presentare alla Regione un’analisi delle esternalizzazioni mirata a definire progetti di internalizzazione, che garantiscano un risparmio effettivo rispetto all’attuale affidamento all’esterno, pari almeno al 20 per cento della quota complessiva – attualmente circa 136 milioni all’anno - entro il dicembre del 2024. 
Le parti hanno concordano che questo piano è al netto del turnover e delle stabilizzazioni.
«Dopo 15 anni di gravissime riduzioni del personale della sanità pubblica, siamo di fronte a un’inversione di rotta radicale e di un’intesa con le organizzazione sindacali che ha l’obiettivo di dare ossigeno e risorse alla sanità pubblica, abbattere il precariato e potenziare gli organici, nel rispetto degli equilibri di bilancio» hanno commentato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio
«La Regione Piemonte non ha mai lesinato risorse per le assunzioni di personale sanitario – ha aggiunto l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, come dimostrano i reclutamenti effettuati durante l’emergenza pandemica, senza limitazione ai bandi, e le successive stabilizzazioni del personale avente diritto, secondo i requisiti individuati dal Ministero. L’accordo di oggi con le parti sindacali consolida un percorso fondamentale per la gestione della Sanità regionale, investendo sul personale, il capitale più importante per il raggiungimento di tutti gli obiettivi di assistenza sanitaria».

E che al Piemonte serva un piano straordinario di assunzioni lo dicono tutti ancora più dopo la pandemia da Covid. Il problema, però, è che la Giunta Cirio è sempre e solo rimasta ferma agli annunci.

Per esempio nel giugno 2022 Cirio aveva promesso 1137 nuove assunzioni con stabilizzazione di oss (operatori socio sanitari) e infermieri.

Il 2022 si sia chiuso poi (dati forniti dalle aziende sanitarie) con un saldo negativo del personale sanitario regionale pari a 1003 unità e un risparmio di 50 milioni di euro sulla pelle dei piemontesi.

"Con l’estate - commentano ironici Valle e Rossi - torna il tempo delle promesse. Quest’anno  vale 2000 assunzioni. Ci auguriamo col cuore che diventino realtà, ma è il caso di sottolineare che non coprirebbero le diminuzioni di personale di 2021 e 2022 ( -1154 e -1003 unità di personale). La Giunta Cirio ha garantito il turnover solo nel 2019 ed è questo il problema vero del nostro sistema sanitario e che fa sì che il Piemonte sia secondo solo alla Sardegna per rinunce alle cure da parte dei cittadini....In ogni caso a fine 2023, come sempre, saremo pronti a verificare i numeri. Ma già in autunno chiederemo una verifica puntuale in Commissione sanità. Nell'accordo si parla anche di reinternalizzazioni, obiettivo che condividiamo. Solo poche settimane fa Icardi respingeva la possibilità di reinternalizzare un servizio, nevralgico, come il Cup Regionale, i cui dipendenti sono costretti a contratti part time e a precariato costante. E se partissimo da questo servizio, visto che a breve è prevista la nuova gara? E intanto ci chiediamo: quante ne prometterà Cirio l'anno prossimo?"

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