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Malasanità
08 Luglio 2023 - 16:34
Vuoi prenotare una colonscopia con il servizio sanitario regionale?
A Torino e in tutta la Provincia non puoi, non c’è disponibilità. Bisogna andare a Cuneo, ma il 14 aprile del 2024!
Un’ecografia muscolotendinea? Niente da fare su Torino, c’è posto a Ivrea il 6 marzo del 2024.
E il 2024 è il numero che torna quasi sempre quando provi a prenotare una visita o un esame tramite il Cup unico regionale. Una visita dermatologica? Prima disponibilità alle Molinette il 23 agosto del 2024, altrimenti si va a Rivarolo l’11 marzo del ‘24 o a Ceva il 5 febbraio del 2024.
Visita oculistica? L’11 luglio del 2024, altrove in provincia di Torino come nel resto del Piemonte: inutile cercare. Operazione di Cataratta? Non meno di 3 anni. L’Ecocolordoppler TSA lo si fa il 21 giugno del 2024 al Mauriziano, così la gastroscopia, sempre al Mauriziano il 28 giugno del 2024, oppure al San Luigi il 23 settembre ancora del 2024. Va meglio per la risonanza magnetica alla colonna: 18 settembre di quest’anno al centro medico Fisio. Così per l’ecografia transvaginale il 23 agosto del 2023 al poliambulatorio Ausiliatrice.
A snocciolare per l'ennesima volta i numeri sono stati nei giorni scorsi i due consiglieri regionali del Pd Daniele Valle e Domenico Rossi.
«Non ci stancheremo mai di far conoscere i veri tempi di attesa della sanità regionale, che smentiscono le narrazioni ‘straordinarie’ di Cirio e Icardi - stigmatizzano - È esperienza quotidiana di tutti i piemontesi la difficoltà di prenotare visite ed esami in tempi ragionevoli. Trovare posto prima del 2024 è sempre più arduo e sono innumerevoli i casi in cui non è possibile prenotare perché non ci sono disponibilità. L’alternativa è una sola: il privato...".
Lo confessa un medico del Mauriziano ad un paziente che per dei nei a rischio necessita di periodiche visite di controllo che non riesce a prenotare: “I dermatologi sono troppo pochi, il nostro primario va in pensione, non si sa chi lo sostituirà, quindi le agende sono chiuse. Si cerchi un dermatologo privato”.
Tutto questo spiega perché nella graduatoria sui LEA il Piemonte in 5 anni è passata dal primo al settimo posto.
"Inutile - aggiungono Valle e Rossi - nascondersi dietro al fatto che anche in passato c’è sempre stato il problema delle liste di attesa: vero, il Piemonte andava male anche con Bresso e Chiamparino ma mai così male come con Cirio e Icardi».
E che al Piemonte serva un piano straordinario di assunzioni lo dicono tutti ancora più dopo la pandemia da Covid. Il problema, però, è che la Giunta Cirio è sempre e solo rimasta ferma agli annunci.
Per esempio nel giugno 2022 Cirio aveva promesso 1137 nuove assunzioni con stabilizzazione di oss (operatori socio sanitari) e infermieri.
Il 2022 si sia chiuso poi (dati forniti dalle aziende sanitarie) con un saldo negativo del personale sanitario regionale pari a 1003 unità e un risparmio di 50 milioni di euro sulla pelle dei piemontesi.
"Con l’estate - commentano ironici Valle e Rossi - torna il tempo delle promesse. Quest’anno vale 2000 assunzioni. Ci auguriamo col cuore che diventino realtà, ma è il caso di sottolineare che non coprirebbero le diminuzioni di personale di 2021 e 2022 ( -1154 e -1003 unità di personale). La Giunta Cirio ha garantito il turnover solo nel 2019 ed è questo il problema vero del nostro sistema sanitario e che fa sì che il Piemonte sia secondo solo alla Sardegna per rinunce alle cure da parte dei cittadini....In ogni caso a fine 2023, come sempre, saremo pronti a verificare i numeri. Ma già in autunno chiederemo una verifica puntuale in Commissione sanità. Nell'accordo si parla anche di reinternalizzazioni, obiettivo che condividiamo. Solo poche settimane fa Icardi respingeva la possibilità di reinternalizzare un servizio, nevralgico, come il Cup Regionale, i cui dipendenti sono costretti a contratti part time e a precariato costante. E se partissimo da questo servizio, visto che a breve è prevista la nuova gara? E intanto ci chiediamo: quante ne prometterà Cirio l'anno prossimo?"
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