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Chivasso
25 Giugno 2023 - 19:27
Matteo Salvini con Gianluca Gavazza
"Regalerò una copia della Carta di Chivasso alla Schlein perché la legga almeno una volta, lei che passerà la sua estate militante per combattere l'autonomia".
L'ha detto Matteo Salvini, oggi, al congresso regionale della Lega piemontese tenutosi al PalaLancia di Chivasso citando proprio il documento firmato nel 1943 dai rappresentanti delle popolazioni in un incontro incontrare partigiani della Valle d'Aosta e delle Valli valdesi.
Matteo Salvini dal palco del PalaLancia
"Mi sono riletto proprio ieri la Carta di Chivasso, ne darò una copia, magari su colori armocromici e griffata Louis Vuitton alla segretaria del Pd che, con tutto quello che c'è da fare, passerà l'estate a combattere l'autonomia".
"Chi sceglie la Lega sceglie il Lavoro Pride. Noi siamo orgogliosi di difendere le lavoratrici e i lavoratori, che siano eterosessuali, omosessuali o transessuali. Altri hanno dimenticato il valore della fatica, del sudore, del merito", ha detto il vice primo ministro di fronte ad una folla di militanti entusiasti.
"Per noi - ha aggiunto il segretario federale della Lega - viene prima il lavoro. E la quota 41 per andare in pensione era e resterà un obiettivo della nostra legislatura, come la flax tax al 15% per tutti e l'abolizione del canone Rai".
"Il governo - ha proseguito Salvini - è ai primi 8 mesi in un percorso che dura 5 anni. Abbiamo dato contenuti e segnali, ma dobbiamo lavorare pensando a un orizzonte di 10 anni. E l'Italia federale sarà la riforma più importante degli ultimi decenni".
A proposito del caso sollevato a un congresso a Milano, nei giorni scorsi: "Dovete passare sul mio corpo per togliere anche solo un crocifisso da una vetta alpina". "Ci mancava il Cai... Io credo - ha aggiunto Salvini - che il glorioso Cub Alpino italiano faccia un lavoro enorme nella valorizzazione dei percorsi e dei rifugi di montagna, ma leggere che il crocifisso è divisivo e anacronistico, mi fa dire che qualcuno ha un grosso problema".
In riferimento alle elezioni del Piemonte, Salvini ha detto che squadra che vince non si cambia. "Da Cirio all'ultimo dei consiglieri del Piemonte. E non vedo perché si dovrebbe cambiare qualcosa che funziona. Il Piemonte è un modello di buona amministrazione".
Il congresso di oggi ha visto riconfermare la fiducia all'unico candidato alla segreteria, l'uscente Riccardo Molinari.
"In questi 7 anni il bilancio non può che essere considerato positivo, siamo arrivati ad avere 500 eletti nelle varie istituzioni. E ringrazio Salvini, spesso descritto sui giornali come un deus ex machina: in 7 anni non mai imposto una scelta, tutte le decisioni sono state prese certo concordandole ma nella piena autonomia - ha detto Molinari -. In questi anni - è la riflessione di Molinari - c'è stato un grande afflusso di nuovi militanti, ma molti si sono avvicinati senza coscienza di cosa è la Lega e li abbiamo persi. Troppo facile dire che sono mercenari quelli che usano la Lega e poi se vanno. Dobbiamo fare anche autocritica e ammettere che in certi casi abbiamo sbagliato a prenderli, in altri non siamo stati abbastanza bravi a fare scuola politica, a spiegare cosa è la Lega e cosa sono tutti gli altri. Noi siamo liberali, siamo per i diritti sociali, per la difesa del lavoro, per i territori e per le identità. Non siamo contro l'Europa, - ha detto ancora Molinari - ma siamo per l'Europa dei popoli, dei territori, dell'autonomia. Ci siamo ovunque ci sia un'ingiustizia, la Lega piemontese è pronta a ogni battaglia, come in questi 7 anni, sempre a testa alta. E non dovremo vergognarci mai".
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