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22 Giugno 2023 - 19:38
Luciana Littizzetto
Luciana Littizzetto potrebbe passare alla giuria dello show di Canale 5 "Tu si que vales" al posto di Teo Mammuccari. Lo ha rivelato nei giorni scorsi un retroscena del sito Dagospia, confortato pure dalla pagina Instagram Trash Italiano. Una notizia del genere, se dovesse essere confermata ufficialmente, uscirebbe dai perimetri della cronaca rosa per sfondare la parete della politica.
Questo perché la comica di origini bosconeresi aveva recentemente fatto i bagagli dalla Rai assieme a Fabio Fazio in dissenso con la maggioranza parlamentare che esprime il governo Meloni che con la sua politica di assalto giacobino al servizio pubblico nominato un Consiglio d'Amministrazione dell'azienda pubblica completamente prono alle direttive meloniane. E per di più licenziando i vecchi dirigenti prima della scadenza dei contratti
Tutti avevano subito pensato a una versione "soft" dell'editto bulgaro, cioè di quello con cui Silvio Berlusconi cacciò a pedate dalla Rai i giornalisti Michele Santoro ed Enzo Biagi assieme al comico Daniele Luttazzi. "L'uso che fanno della televisione è criminoso" disse l'ex presidente del consiglio. Qualche giorno dopo i tre volti televisivi scomodi al Caimano avevano ricevuto la lettera di licenziamento.
"Peccato andare via ora - aveva detto la Littizzetto lo scorso 28 maggio leggendo la sua letterina d'addio all'ultima puntata di Che Tempo Che Fa-. Ho iniziato qui la mia carriera quando Don Matteo era in seminario, Montalbano aveva i cappelli e Vespa aveva solo due nei".
La letterina alla Rai
Poi le parole finali, più gravi e commosse, dopo l'ilarità: "Cara Rai, magari ci ritroveremo, spero in un'Italia diversa in cui la libertà sia preservata e dove il dissenso sia sempre leale. Un'Italia dove chi fa il ministro non abbia paura di chi fa il saltimbanco. Non dimenticare che il servizio pubblico è di tutti, di chi la pensa come chi governa, di chi la pensa all'opposto. Di chi va, di chi resta".
Assieme a Fazio, la Littizzetto condurrà uno show per il canale Nove, che ha colto la palla al balzo dopo le dimissioni dei due e se li è presi in squadra. Un colpaccio: questo perché se è vero che i due pesavano sui bilanci della Rai (più di 2 milioni di euro l'anno solo per Fazio), è ancor più vero che gli incassi dell'azienda grazie alla pubblicità e agli ascolti di "Che tempo che fa" erano almeno il doppio.
Ora, a far infuriare gli opinionisti di centrodestra è proprio la decisione della Littizzetto (che, lo ripetiamo, resta un'indiscrezione) di "andare a prendere i soldi dei Berlusconi" (Libero) andando a lavorare per Mediaset dopo quella letterina dai toni così "antigovernativi".
E proprio Libero, quotidiano dallo stile corrosivo da sempre vicino al centrodestra, ha addirittura messo la Littizzetto in prima pagina due giorni fa. Il titolo, che dava praticamente la notizia già per verificata, era "La Littizzetto va a prendere il denaro dei Berlusconi".
Il titolo di Libero
Quei "Berlusconi's" proprietari di Mediaset che, nonostante la morte del "capofamiglia" Silvio, datata alla scorsa settimana, continueranno a essere i finanziatori più ingombranti di Forza Italia, partito che sostiene il governo Meloni dentro alla coalizione di centrodestra. Fondato, per l'appunto, nel 1993 da Silvio Berlusconi e una serie di fedelissimi, tra cui Marcello Dell'Utri.
Ma quotidiano non è stato il primo presidio politico del centrodestra a mobilitarsi dopo l'addio del tandem Fazio-Littizzetto. Già il vicepresidente del consiglio Matteo Salvini aveva twittato, poco dopo la notizia, un laconico "Belli ciao!" all'indirizzo dei due showmen.
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