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Valli di Lanzo
01 Giugno 2023 - 11:03
Il progetto favorirà la sanità territoriale
"Un risultato straordinario per una piccola unione, i nostri dipendenti hanno fatto un gran lavoro". L'ha detto con soddisfazione Gianluca Blandino, presidente dell'Unione Montana Alpi Graie, mentre apriva stamattina il convegno di presentazione del progetto "Accorciamo le distanze", tenutosi presso il Salone Polifunzionale di Viù. Il progetto ha ottenuto un milione di euro di fondi europei del Pnrr.
I relatori dell'incontro erano il Sindaco di Viù Daniela Majrano, il Presidente dell'Unione Montana Alpi Graie Gianluca Blandino, il Direttore Medicina Territoriale ASL TO4: Maria Luisa Spaccapietra, il Responsabile Servizi Infermieristici ASL TO4 Clara Occhiena, il Vicedirettore CIS (Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali) Riccardo Avitabile
Presenti anche le associazioni di protezione civile del territorio e alcuni rappresentanti della Region Piemonte, come Gianluca Vignale e il consigliere Gianluca Gavazza.
"Abbiamo pensato a un modo per potenziare la sanità di base"
Un progetto che, grazie ai fondi europei del Pnrr, potenzierà significativamente l'offerta di servizi sanitari di base sul territorio. "Il progetto prevede acquisti e servizi, e gli acquisti sono finalizzati ai servizi" ha poi precisato Daniela Majrano, sindaco di Viù e vicepresidente dell'Unione Montana Alpi Graie, iniziando a introdurre la sostanza del progetto.
Le radici del progetto sono nella riflessione che gli enti locali hanno cominciato a fare sulle Valli di Lanzo intese come aree interne. Era il 2014. "In quel momento abbiamo iniziato a pensare a una serie di servizi che potessero essere utili ai cittadini, e abbiamo capito che sul territorio esiste una forte esigenza di sanità".
I dettagli del progetto
Da qui l'idea di mettere a disposizione due infermieri di comunità, entrambi automuniti: uno graviterà sulla Val di Viù, uno negli altri comuni interessati dal progetto, e cioè Ceres, Groscavallo, Traves e Mezzenile. Gli infermieri faranno base fissa a Viù e a Ceres.
I medici di base presenti sul territorio assieme alle farmacie avranno il compito di segnalare agli infermieri i pazienti bisognosi di prestazioni. Misurazione della pressione, iniezioni, piccole medicazioni. E poi c'è la frontiera tutta da scoprire della telemedicina, con degli apparecchi di proprietà dell'Unione che saranno in grado di misurare lo stato psicofisico dei pazienti.
Dopodiché c'è anche una convenzione con la Croce Rossa, che porterà sul territorio un autista soccorritore da attribuire al presidio viucese della Croce Rossa, convenzionato con l'Unione, per incrementarne il personale.
Ma non finisce qui: c'è anche l'acquisto di due minibus con relativo autista, prenotabili e richiedibili affinché si possano accompagnare persone a fare visite specialistiche, anche se "il minibus potrà essere usato anche dai giovani che vorranno andare a un concerto, seguire un corso di lingue o fare attività sportiva" per dirla con le parole di Majrano.
"L'obiettivo è raggiungere quell'utenza che rimane isolata"
"Stiamo correndo per utilizzare tutti i soldi che ci sono stati attribuiti, cosa che non sarebbe stato possibile fare senza i dipendenti dell'Unione Montana, a cui va il mio ringraziamento" ha raccontato Majrano. Che ha poi segnalato come "nessuno verrà mai a vivere in un territorio privo di servizi".
Un altro ruolo fondamentale sarà quello del Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali di Ciriè, che avrà la possibilità di segnalare casi meritevoli di intervento da parte degli infermieri di comunità. "Vorremmo raggiungere quell'utenza che di solito rimane isolata, grazie all'infermiere di comunità" ha detto a tal proposito Riccardo Avitabile, vicedirettore del Cis ciriacese.
"Questo progetto può essere un modello da replicare su tutti gli altri territori montani" ha infine spiegato il Capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale Gianluca Vignale.
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