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I cinghiali le devastano i campi: "Chiediamo più abbattimenti"

La denuncia di una donna canavesana che di mestiere fa l'agricoltore

Uno dei campi devastati dai cinghiali

Uno dei campi devastati dai cinghiali

I cinghiali le hanno devastato i campi per cui aveva speso tempo ed energia. Per questo Valentina Cresto, di professione agricoltore in un'azienda di Pertusio, ha deciso di parlare di questa situazione con chiarezza. L'ultimo episodio è accaduto poco tempo fa, ma "è da anni che c'è questo problema" racconta l'agricoltore.

Nel corso del tempo, spiega ancora Cresto, "i cinghiali sono però aumentati di numero. Viaggiano in gruppo, e quindi possono essere anche venti o venticinque capi assieme: quando entrano nei campi o nei prati distruggono tutto". Con che frequenza accadono questi episodi? "Tutte le notti" è la risposta secca di Valentina.

Uno dei campi devastati

Il problema si intensifica dopo la semina, da aprile in poi, mentre nei prati stabili le prime distruzioni possono verificarsi già a partire da marzo. L'ultimo episodio è avvenuto ai danni di un campo di granturco, ma i cinghiali rischiano di essere un problema per tutto ciò che gli agricoltori coltivano. 

Per questo Valentina chiede alla politica una soluzione. "Bisognerebbe fare degli abbattimenti per favorire la diminuzione dei capi". Nel 2022 nei soli uffici di Zona di Coldiretti Torino sono state redatte richieste di rimborso danni da cinghiale per oltre 800mila euro, e il trend sembra salire vertiginosamente.

Valentina Cresto su unod ei suoi campi

Per intanto, proprio la Coldiretti ha lanciato lo scorso febbraio un corso di autodifesa dai cinghiali pensato apposta per gli agricoltori.

"Al termine del corso questi agricoltori potranno difendere i propri campi – osservava il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici - Ma non è sufficiente. Siano davvero preoccupati per l’aumento di casi di Peste Suina Africana. Sono ormai oltre 360 le carcasse di cinghiali scoperte positive al terribile virus che dai boschi tra Liguria e Piemonte potrebbe rapidamente diffondersi anche alla provincia di Torino minacciando gli allevamenti di suini".

Uno dei campi devastati

Sul tema è intervenuto a più riprese anche il consigliere regionale Claudio Leone, a suon di uscite anti-ambientaliste. "Abbiamo aumentato le giornate di caccia - aveva detto rivolgendosi ai numerosi agricoltori che avevano partecipato lo scorso ottobre a un incontro a Valperga, - abbiamo investito nei contenimenti lottando contro un miope ambientalismo di chi abita in centro città e guarda ai cinghiali con la tenerezza di un gattino".

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