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Raccolta rifiuti: "I costi vanno contenuti, non solo spalmati. Chi controlla il controllore? "

Il consigliere Davide D'Agostino ha bocciato l'aumento dell'aumento Tarip discusso ieri sera in consiglio

Raccolta rifiuti: "I costi vanno contenuti, non solo spalmati. Chi controlla il controllore? "

La raccolta rifiuti

"I costi? Non vanno solo spalmati, ma anche contenuti".

Questo il motivo per il quale il gruppo di Fratelli d'Italia guidato da Davide D'Agostino, ha bocciato l'aumento della Tarip portato in consiglio dall'amministrazione Devietti e contenuto nel nuovo piano economico finanziario di Cisa, il consorzio che gestisce i rifiuti a Ciriè e in tutto il ciriacese.

IL CONSIGLIERE D'AGOSTINO (immagine d'archivio)

E questo dopo ben due commissioni consiliari in cui non si era parlato d'altro. 

"Il nostro "no" non è una bocciatura a quello che è stato fatto e che riconosciamo, ma per tutto ciò che invece si sarebbe dovuto fare e non si è fatto o che bisogna ancora fare". 

Cassonetti intelligenti tanto per iniziare. E poi i rapporti tra Cisa e Sia. E poi il ruolo di controllo di cui la politica dovrebbe riappropriarsi. 

L'ECOSTAZIONE DI CIRIE' GESTITA DA SIA

"I dati emersi dalle commissioni fatte anche alla presenza del presidente di Cisa - ha dichiarato D'Agostino - sono  sconfortanti. Siamo tra il terzo e il quarto anno  dall'introduzione del sistema della raccolta puntuale e quello che emerge chiaramente è che i cittadini stanno facendo la loro parte. Stanno riempiendo i cassonetti al massimo del loro potenziale come dimostra il dato relativo all'aumento della densità. Le cifre della raccolta indifferenziata sono già sopra gli obiettivi di medio periodo e prossimi a raggiungere la quota massima che si voleva raggiungere. E cioè, l'80 percento di rifiuto differenziato. Eppure il piano finanziario continua  a segnare degli aumenti che non sono solo fisiologici. L'assessore l'ha detto chiaramente: questo tipo di raccolta ha un costo. E quel che emerge dalla commissione è che non si sta facendo nulla su quella che è la voce vera di contenimento dei costi di servizio".

Correttivi che sarebbero solo dei palliativi, ma che di fatto non servono a frenare la crescita dei costi.

"Si pensa a delle piccole correzioni per cercare di distribuire meglio la tariffazione su più tranche per venire incontro a meccanismi di pagamento agevolato".

Ma è sulle azioni concrete che D'Agostino insiste.

"Siamo in totale ritardo sui cassonetti intelligenti. Se va bene inizieranno ad avere effetto nel 2024. Un ritardo mostruoso che non può essere salutato come qualcosa di positivo".

Da rivedere secondo il consigliere d'opposizione, anche la gestione del servizio, incapace, a suo dire, di creare economie.

FOTO DI REPERTORIO

"Il problema, però è il sistema di raccolta in sé, come viene gestito attualmente. Non è in grado di creare economie anche a fronte di una riduzione del rifiuto indifferenziato. L'unica soluzione prospettata è quella di pensare in futuro ad un conteggio differente dell'esposizione dei cassonetti della differenziata. La soluzione può essere l'estensione della tariffa puntuale dall'indifferenziato al differenziato per ridurre i costi. Una cosa che va contro le indicazioni date fino ad ora di dire: se differenziate fate del bene, se non lo fate create un problema ed è giusto che chi non lo fa paghi di più. E' il segno del fallimento di un sistema. Rispetto ad un contesto provinciale rappresenta un'eccellenza. Ci sono situazioni ben peggiori delle nostre".

Da consigliere metropolitano D'Agostino ha affermato: "Io che ho modo di vedere i dati della città metropolitana non ho problemi a riconoscerlo. Però, le voci di intervento sono fuori dal dibattito politico".

Poi D'Agostino ha sollevato il problema dei rapporti tra Cisa e Sia e un controllo, a suo dire, inefficace.

"Non si parla di come vedere la gestione di Cisa e Sia. Negli anni ci sono stati degli accavallamenti. Sembrava che i consorzi sarebbero spariti. Non sono spariti, ma nel frattempo sono stati completamente svuotati. L'azione di controllo di Cisa su Sia non è efficace. Non ha voce in capitolo sull'azienda che gestisce".

IL PRESIDENTE DI CISA MARIO BUROCCO

Manca, in questo sistema anche un ruolo della politica.

"Il controllo da parte nostra, della politica è complesso. articolato e sostanzialmente impossibile. Ed è questo il dibattito che dovremmo mettere al centro del confronto politico. Da lì non si scappa. Possiamo inventarci tutte le misure per cercare di raggiungere i vertici di tutti gli obiettivi, ma se non cerchiamo di vedere come contenere i costi e come viene gestito il servizio nel dettaglio noi non avremo il controllo di questa spesa che è destinato a crescere. Ce lo siamo sempre detto. Il sistema è sempre stato così. L'accelerazione che sta prendendo rischia di rendere questo aumento sempre più incontrollabile".

D'Agostino ha, così bocciato il punto all'ordine del giorno.

"Per tutti questi motivi il nostro voto è contrario, non certo per quello che è stato fatto, ma perché l'impostazione per il futuro dev'essere più focalizzata sul contenimento dei costi e non sulla loro mera distribuzione a carico dei cittadini". 

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