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Il retroscena
08 Maggio 2023 - 16:32
Imbastito un vero e proprio "processo" (metaforico ovviamente) al segretario comunale
Le informazioni che negli ultimi giorni sono trapelate da Palazzo Lomellini raccontano di un clima tutt'altro he disteso. Il motivo? Quell'errore degli uffici prima del consiglio comunale del 27 aprile scorso, che ha fatto saltare la discussione e l'approvazione del bilancio.
Primo responsabile e primo a farne le spese è il segretario comunale Aldo Maggio. Con lui aveva perso le staffe in consiglio comunale Alberto Rostagno, dopo che le opposizioni avevano sottolineato che l'approvazione del bilancio non sarebbe potuta avvenire senza avere tra le mani con un ragionevole anticipo il parere del revisore dei conti.
Nel corso di questi giorni, nelle aule di Palazzo Lomellini si è nuovamente ripetuta la sfuriata di Rostagno nei confronti del segretario. È quanto raccontano alcune fonti interne alla maggioranza. E vagli a dare torto!
Il bilancio, infatti, va approvato al più tardi entro il 30 maggio. La scadenza, peraltro, è già stata prorogata di un mese. Il prossimo consiglio comunale dovrebbe essere convocato all'incirca per il 22.
In zona Cesarini, dunque. Dovranno essere riapprovate con tutta probabilità anche Imu e Tari, legate a doppio filo al documento previsionale. Con il pericolo che, se qualcos'altro di nuovo andasse storto, il bilancio verrebbe approvato in ritardo. Intanto, il rammarico dalle parti della maggioranza si fa sentire.
"Quello che è successo - ci dicono - dà l'immagine di un'amministrazione che non sa il fatto suo, anche se non è colpa dell'amministrazione. Però è logico che il cittadino, quando c'è un problema, se la prende in primis col sindaco". Non è il primo caso in cui il segretario comunale va "sotto processo", ovviamente metaforico.
Il 23 dicembre scorso, infatti, avrebbe avuto luogo in sala consiliare un buffet di fine anno organizzato materialmente dal segretario comunale. Il buffet sarebbe stato pagato coi soldi dell'appalto per la mensa scolastica. Se il buffet fosse stato pubblico non ci sarebbe stato niente di male: lo prevede il capitolato d'appalto della ditta che ha in custodia il servizio.
Ma quel buffet non era pubblico: pare che ci avessero partecipato anche alcuni membri dell'esecutivo, Rostagno compreso. Se quel buffet fosse in regola con le condizioni del capitolato d'appalto o meno lo chiariranno Rostagno e Maggio tra due consigli comunali.
Alberto Rostagno, sindaco di Rivarolo
Già, perché al prossimo consiglio si discuterà del bilancio e, come da statuto comunale, in questa occasione le interrogazioni delle minoranze sono sospese.
C'è infine chi dice che il segretario comunale in un comune delle dimensioni di Rivarolo non dovrebbe essere "a scavalco", cioè condiviso con altri Comuni così come avviene ad oggi, ma dovrebbe fare del coordinamento della macchina comunale rivarolese il suo core business.
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