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Mathi - Elezioni 2023

Dalla redazione del Risveglio alle elezioni: "Con Fariello c'è comunione di intenti"

Nella lista del sindaco uscente ci sarà anche Andrea Trovato, 38 anni, firma nota del giornalismo locale

Andrea Trovato

Andrea Trovato

38 anni, giornalista professionista, redattore del Risveglio, storico giornale canavesano su cui scrive dal 2004. Parliamo di Andrea Trovato, il cui nome, e ora è ufficiale, è nella lista che sosterrà il sindaco uscente Maurizio Fariello alle prossime elezioni amministrative.

Per Trovato non si tratta di una "prima volta". A Mathi si era candidato già nel 2004, quando fu eletto in consiglio comunale, e nel 2017, quando l'ostacolo del quorum impedì all'unica lista allora presente di entrare nel palazzo civico. Per un anno il paese fu amministrato dai commissari.

Oggi, dopo cinque anni di mandato Fariello, Trovato ha scelto di sostenerlo nella sua corsa al secondo mandato. L'abbiamo intervistato per capire quali sono i suoi progetti in merito al prossimo quinquiennio amministrativo. "La politica - ci ha detto - per me è spirito di servizio".

Come hai deciso di candidarti?

La politica mi ha sempre appassionato, fin dai tempi del Liceo quando ho fatto il rappresentante di istituto all'ex Piero Gobetti di Venaria. Ho poi iniziato a collaborare col Comune di Venaria, con cui si era organizzato un interessante viaggio nella memoria tra Trieste, San Sabba e la Slovenia. L'anno dopo, nel 2004, mi sono candidato alle elezioni amministrative a Mathi con Albina Arbezzano. Fui il terzo più votato della lista, a diciannove anni. Ho fatto il consigliere comunale per un anno abbondante. Intanto, mentre studiavo all'università avevo già cominciato a scrivere. E siccome avevo già capito all'epoca che avrei fatto il giornalista, di comune accordo con Albina, che ricordo con grande affetto, mi dimisi perché era difficile conciliare le mie due attività. Comunque quella prima esperienza fu importantissima, mi fece capire cosa significava amministrare un comune. Quello era un gruppo nuovo ed eterogeneo di persone che venivano da diverse esperienze. 

Decidi poi di ricandidarti nel 2017.

Sì. Quell'anno il paese, che era sempre stato diviso, decise di avviare un percorso comune. 

Quell'esperimento di lista unica non funzionò. Come hai vissuto il commissariamento?

Ne sono molto dispiaciuto, perché ci credevo molto. Quel progetto era interessante perché si lasciavano da parte le divisioni, e in un paese da 4mila anime le divisioni e i personalismi devono essere lasciate da parte. Nel mio piccolo ho sempre lavorato per unire e non per dividere, anche nel mio impegno nel sociale a Mathi. Nel 2018 decisi poi di non ricandidarmi perché quella visione comune era venuta meno. Eppure anche all'epoca, in campagna elettorale, smisi di scrivere. Questo perché sulla questione etica sono molto rigoroso, ed è uno dei temi che mi accomuna al sindaco. 

Ecco, perché hai deciso di candidarti con Fariello?

Con lui c'è davvero una comunione di intenti. È da tempo che ci parliamo e la scelta è stata naturale. Mi sono preso del tempo per decidere e ho deciso di prendermi questo impegno. Un impegno che sto prendendo seriamente. Mathi è un piccolo comune ma che ha una tradizione e delle potenzialità. In questi cinque anni si è fatto molto ma il covid non ha aiutato. Nel nostro gruppo l'autocritica costruttiva che è stata fatta riguardava la comunicazione: tante cose che sono state fatte non sono state rese note alla cittadinanza, e su questo tema penso di poter dare una mano. In generale penso che l'amministrazione Fariello si sia contraddistinta per una nuova apertura al paese. Vedi la questione del parco di Villa Bosso: finalmente è stato aperto alla cittadinanza con un grosso investimento passato anche se fino al 2018 era solo un parco aperto sporadicamente. Così come il refettorio: il sindaco è riuscito a portarlo a compimento. L'amministrazione Fariello è sempre stata inoltre vicino alla gente. Questa tornata elettorale può aiutarci a trovare nuova linfa, anche perché la squadra è stata molto rinnovata.

Cambiamo argomento: secondo te cos'è un amministratore locale? È un "amministratore di condomio" o un politico vero e proprio "declinato" a livello locale?

Forse nessuno dei due. La politica locale ha l'obiettivo di fare il bene del paese. Tra di noi, nella nostra lista, nessuno ha obiettivi personali, e siamo tutte persone che possono dare molto. Amministrare è una cosa seria, un impegno non da poco, e in questi cinque anni gli amministratori hanno dovuto affrontare tantissime situazioni. Il sindaco, dopo l'esperienza maturata in questi cinque anni, può riuscire a ottenere risultati importanti.

Se dovessi invece dirmi cosa si potrebbe migliorare a Mathi?

Sicuramente il paese deve uscire un po' dal suo guscio. Per molti anni è rimasto isolato tra le Unioni Montane e quella del Ciriacese. E però oggi certe scelte non possono essere prese solo da un Comune. Ci sono sfide importanti come il Pnrr su cui Mathi sta già lavorando coi Comuni vicini. E poi il sociale, i rifiuti e così via. Sicuramente i miei vent'anni di esperienza a livello giornalistico mi hanno permesso di conoscere tanti amministratori. Ho lavorato in consiglio regionale e ho sostenuto anche una parlamentare. Insomma, penso di poter mettere a disposizione la mia rete costruita in vent'anni di professionalità.

E per quanto riguarda il problema dello spopolamento? Se n'è parlato di recente.

Da questo punto di vista Mathi è ferma da trent'anni, a differenza dei Comuni vicini. I ragazzi che decidono di mettere su famiglia difficilmente riescono a trovare qui un luogo dove continuare a vivere. Difficilmente si può pensare solo di utilizzare le case dei nonni. 

Nella risoluzione di questo problema gli amministratori locali hanno un ruolo?

C'è un piano regolatore che va sicuramente preso in mano, per capire dove poter andare a lavorare senza cementificare il paese. Non bisogna stravolgere niente ma si potrebbe intervenire per dare una risposta a chi, come me, è nato e cresciuto qui. Il programma che abbiamo finito di redigere è un programma concreto, che parte da quanto fatto di buono in questi cinque anni e da quanto si vuole continuare a fare. Certo, un Comune può fare molto ma purtroppo talvolta certe lungaggini non dipendono dagli amministratori comunali. Ad esempio in merito al tema dei trasporti la questione è simile: i sindaci possono svolgere un'attività di sensibilizzazione e di interesse, ma le decisioni finali non spettano a loro. 

Alle elezioni avrete due competitor: che ne pensi delle loro liste?

Con Vittorio Rocchietti abbiamo lavorato assieme nel 2017, ha alle spalle un'esperienza da vicesindaco e da consigliere di opposizione. Per quanto riguarda Danilo Bianco, il suo amore per Mathi è evidente agli occhi di tutti. Ad ogni modo, per me la campagna elettorale è come una partita di rugby dove alla fine di tutto l'importante è che vinca il migliore e che al fischio dell'arbitro si vada tutti a fare il terzo tempo. Non è una battaglia ma una partita e a entrambi sento di dover fare un in bocca al lupo. Certo, ci sono temi importanti su cui maggioranza e opposizione devono raggiungere una certa convergenza.

Ad esempio?

Mi viene in mente l'asilo Varetto, su cui l'amministrazione ha fatto un ottimo lavoro.

C'è stata anche polemica sull'arrivo del CPIA.

Dati alla mano stiamo registrando un calo demografico importante, e i locali all'interno dello stabile Varetto che lo ospiterà ci sono e sono a norma. Il primo piano era vuoto. Io penso quindi che il CPIA possa essere un'opportunità. Lo vorrei ricordare: si tratta di una scuola per adulti e non solo per stranieri e per di più l'Unitre di Ciriè porterà dei corsi a Mathi. Ci saranno inoltre diversi corsi gratuiti aperti a tutti. Tra l'altro il CPIA ha messo a nuovo a proprie spese i locali. 

Un altro tema importante è quello dell'associazionismo e del mondo del sociale. Secondo te quale sarà il compito dei futuri amministratori in merito a questo tema?

Fariello ha puntato molto sul sociale e con la Pro Loco si è instaurato un percorso comune. Per di più questa Pro Loco è giovane, dinamica e con tanta voglia di fare. A Mathi abbiamo inoltre un associazionismo vivo. Io faccio parte ad esempio dell'Avis, con cui c'è un discorso aperto sullo spostamento della sede al primo piano di Villa Bosso. L'Avis provinciale sta studiando l'accorpamento delle sedi e se darà il via libera la sezione di Mathi si sposterà in un locale moderno e accogliente. Mi viene in mente anche il progetto Nondisolopane, che sta aiutando tante famiglie in difficoltà. Sentivo anche parlare di Carnevale negli ultimi tempi. Del comitato carnevale ho fatto parte anche io, e so benissimo che c'era da risolvere una questione sicurezza, soprattutto dopo i fatti di piazza San Carlo. Inoltre si tratta di un evento che richiede un investimento importante di migliaia di euro. Io sono il primo che ha dei ricordi bellissimi dei carri allegorici nel Carnevale, e credo che ci si possa mettere a tavolino con le associazioni per studiare una ripartenza del Carnevale, pur conoscendo bene le difficoltà e l'impegno necessario per realizzarlo. 

Come definiresti la tua identità politica?

Per me la politica è spirito di servizio, e questa candidatura è solo il proseguimento di questo impegno. 

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