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Chivasso
15 Aprile 2023 - 16:14
Verbale (foto d'archivio)
Un milione e cento quarantacinque mila euro. E’ questa la cifra che l’amministrazione comunale del sindaco Claudio Castello ha inserito nel bilancio di previsione 2023 nel capitolo “Proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti” per quanto riguarda le sanzioni del codice della strada.
Il bilancio verrà approvato nella prossima seduta di Consiglio comunale, prevista per mercoledì 19 e in continuazione giovedì 20 aprile.
Ma intanto la Giunta ha dettato le linee guide e, tra queste, anche le previsioni sugli incassi dalle violazioni al codice della strada, ossia le tanto famigerate, temute, contestate MULTE.
Autovelox
Nel previsionale l’amministrazione Castello ipotizza di arrotondare per eccesso quello che aveva messo a bilancio negli ultimi due anni: nel 2021 e nel 2022 aveva previsto incassi di novecento quarantacinque mila euro circa per ogni anno.
Duecento mila euro in meno di quanto previsto per il 2023.
Di questo milione e cento quarantacinque mila euro, Castello e i suoi stimano di incassarne la metà: oltre seicento mila euro verranno imputati nel capitolo del “Fondo crediti di dubbia e difficile esazione”.
Insomma, è previsto che un chivassese su due non pagherà le multe che riceverà.
Chi lo farà, invece, contribuirà ad accrescere le casse di Palazzo Santa Chiara. E non solo.
La normativa stabilisce che la metà dei soldi incassati dal Comune per le multe dovrà “ritornare” alla collettività sotto forma di investimenti per l’ammodernamento delle strade o per l’educazione stradale.
Nello specifico, si parla di circa duecento sessanta mila euro che serviranno in parte per l’ammodernamento e la sistemazione della segnaletica stradale, in parte per il potenziamento dell’attività di controllo e di accertamento delle violazioni del codice della strada e, la parte più consistente (la metà, ndr) alla manutenzione delle strade, all’educazione stradale nelle scuole, al potenziamento dei servizi notturni di vario tipo ecc…ecc…
Dunque, l’amministrazione comunale prevede per il 2023 di rimpinguare considerevolmente il capitolo dei proventi delle sanzioni del codice della strada e, per farlo, inevitabilmente aumenteranno - o sono già aumentate - le multe.
Così come anche le proteste dei cittadini.
E’ solo di qualche settimana fa, ad esempio, l’insurrezione di tutta una frazione, Betlemme, contro le multe che in un venerdì mattina qualsiasi gli agenti della Polizia Municipale hanno elevato alle auto lasciate in sosta in via Cigliano e in via 3 Marzo 1966, nel cuore dell’abitato.
Vigili urbani, da quelle parti, si sono visti raramente e mai per sanzionare le auto lasciate sotto le case dei residenti in strade a traffico limitatissimo: praticamente ci passa solo chi vive lì. Ma tant'è: il messaggio è arrivato.
Altro giro, altre proteste: questa volta in via Montanaro dove l’autovelox degli agenti della Polizia Municipale qualche giorno fa ha colpito le auto che transitavano a velocità troppo sostenuta ma dove, qualche solerte chivassese, non ha mancato di notare come gli agenti non indossassero - a suo dire - tutti i DPI previsti per legge, nello specifico i giubbotti con bande ad alta visibilità. Risultato: esposto a Comune, Prefettura e anche segnalazione ai carabinieri.
Insomma, se questi sono i primi mesi e queste le previsioni, il 2023 sarà un “anno di passione”.
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