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Rivarolo

Il mercato di Rivarolo potrebbe rientrare in via Ivrea: ecco come

Le parole dell'assessore al commercio Helen Ghirmu

La manifestazione della Vigilia di Natale

La manifestazione della Vigilia di Natale

Forse c’è ancora una speranza. Gli ambulanti rivarolesi che facevano il mercato in via Ivrea e che, per via della pandemia in primis e di ragioni di sicurezza poi, hanno dovuto spostare banchi e mezzi su corso Rocco Meaglia, potrebbero tornare nella via centrale della Città.

Si tratta, al momento, di un’ipotesi, ma l’ipotesi è confortata dall’esito dello studio che l’amministrazione ha commissionato a inizio anno a un altro tecnico per permettere agli ambulanti di tornare in via Ivrea.

La vicenda

Quella via Ivrea dove gli ambulanti facevano il mercato fino al 2020. Pù precisamente fino alla pandemia da covid 19, quando l'amministrazione di Alberto Rostagno li ha fatti spostare nel periferico corso Rocco Meaglia.

Motivazione: il distanziamento sociale, che sarebbe stato più garantito sul corso rispetto alla stretta via Ivrea. Ne ha risentito la clientela, e di conseguenza anche il fatturato. Quando l'emergenza era passata, i commercianti hanno iniziato a sperare che sarebbero potuti tornare in centro.

Niente. Questioni di sicurezza, dicevano dall'amministrazione. Le norme, i tecnici, le circolari dei vigili del fuoco. Tutto sembra andare contro il rientro in centro. Gli ambulanti rivarolesi avevano già tentato di dialogare più volte con l'amministrazione. Avevano anche organizzato una manifestazione, che avevano però poi cancellato in segno di dialogo e voglia di collaborare.

Uno degli incontri tra amministrazione e ambulanti che ha avuto luogo nel 2022

Era aprile 2022. Dopo otto lunghi mesi, però, gli ambulanti erano ancora in corso Meaglia. Da qui la decisione: i commercianti sono scesi tutti in piazza la vigilia di Natale dello scorso anno. Hanno protestato occupando via Ivrea con un corteo di furgoni che rappresentava tutta la loro disperazione.

L'amministrazione di Alberto Rostagno si trova ad oggi stretta tra l'esigenza di garantire l'accesso dei mezzi di soccorso in via Ivrea nel caso in cui qualcuno ne avesse bisogno e la volontà politica, che dall'amministrazione è stata messa nero su bianco, di far rientrare il mercato in via Ivrea per non danneggiare gli ambulanti.

La possibile via d’uscita: parla Ghirmu

“Eravamo stati bloccati dalla circolare ministeriale - spiega l’assessore al commercio Helen Ghirmu - che imponeva determinate misure dentro cui i banchi dovevano stare. Questo aveva automaticamente escluso via Ivrea, ma la nostra idea era invece proprio quella di riportare lì i banchi”. 

La normativa parlava chiaro: lo spazio per il transito dei mezzi di soccorso doveva essere di 3 metri e mezzo per 4. La via è però stretta in larghezza e la presenza di balconi molto bassi al primo piano degli edifici che danno sulla via rende tutto più difficile. 

Pensa e ripensa, nel corso degli ultimi mesi amministratori e tecnici sono arrivati a una possibile soluzione: “Il mercato di via Ivrea avrebbe delle limitazioni fisiche - prosegue Ghirmu - ma queste limitazioni fisiche esistono tutta la settimana”.

Nello specifico, sulla via c’è una fila di parcheggi, in parte a sinistra e in parte a destra, che riduce notevolmente l’eventuale spazio di transito di un mezzo di soccorso. Ma quei parcheggi rispettano a tutti gli effetti il codice della strada: non c’è nulla di irregolare e gli spazi lasciati per i mezzi di soccorso sono sufficienti a permettere l'ingresso di un'ambulanza o di un camion dei vigili del fuoco.

I parcheggi su via Ivrea

Esiste dunque la possibilità di far sì che il mercato del sabato mattina possa stare dentro gli stessi vincoli di spazio in cui stanno i parcheggi? “Abbiamo tracciato una fascia verde - continua Ghirmu - all’interno della quale i banchi potranno riposizionarsi senza creare limitazioni per gli interventi dei mezzi di sicurezza”.

Alcuni banchi potrebbero addirittura riuscire a rientrare in questa “fascia verde” senza limitazioni, mentre per altri ci saranno delle riduzioni dello spazio in cui operare. Nulla al momento è deciso con certezza: mercoledì l’amministrazione, che ha già organizzato nelle scorse settimane dei tavoli con gli ambulanti di corso Indipendenza e di corso Torino, incontrerà gli ambulanti di via Ivrea per discutere della nuova soluzione.

Helen Ghirmu, assessore al commercio

Quel che è certo è che “si tratterà di capire - come dice Ghirmu - anche se gli operatori riescono a ripensare il loro modo di lavorare”. Gli spazi del “nuovo” mercato di via Ivrea saranno infatti necessariamente meno ampi di quelli del mercato pre-pandemico.

Non ci sarà più spazio per alcuni mezzi di dimensioni più grandi, e gli operatori dovranno rispettare alcune misure ben definite, senza strabordare coi mezzi, con le tende o coi banchi. Dopo mercoledì, ad ogni modo, capiremo se l’impresa del rientro avrà buone possibilità di riuscita.

La previsione di Gaetano

La soluzione prospettata da Ghirmu somiglia, pur non appiattendocisi, a quella che Edo Gaetano, ex sindaco di Rivarolo, aveva raccontato a La Voce come possibile via di risoluzione del problema del mercato di via Ivrea. 

“Sarei del parere - aveva detto Gaetano - che si debba risolvere la situazione assumendo un regolamento secondo cui alla prima volta in cui sgarri ti sanziono, alla seconda ti sposto e alla terza se non basta non ti faccio piazzare più”.

Edo Gaetano

Insomma: sì al rientro in via Ivrea, ma con un regolamento preciso e degli spazi ben definiti. Con l’obiettivo, ci raccontava Gaetano, di evitare che quello che era successo nel 1994 possa ancora ripetersi.

Quell’anno, infatti, un uomo si sentì male in pieno mercato di via Ivrea e i mezzi di soccorso faticarono a passare. Da qui l’idea di Gaetano: “Il mercato di via Ivrea per così com'era non si deve più fare. È invece possibile trovare una soluzione per rientrare, ma tenendo presente che "patti chiari e amicizia lunga". Via Ivrea ha una larghezza critica, e il mercato che aveva luogo nella via è nato per ospitare la bancarella del commerciante che arrivava col carretto sul quale posizionava la merce da vendere…”.

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