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27 Marzo 2023 - 00:32
La Madonna Nera di Oropa è stata portata in processione a Cavaglià
Dal messale romano, pagina 901: “O Dio, in te viviamo, ci muoviamo ed esistiamo: donaci la pioggia di cui abbiamo bisogno perché, aiutati dai beni che sostengono la vita presente, tendiamo con maggiore fiducia a quelli eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo…”.
Sono già due le diocesi piemontesi che rivolgono le preghiere al Signore affinché arrivi la pioggia a dare un po’ di sollievo a questa terra.
La prima è quella di Biella, retta dal Vescovo Monsignor Roberto Farinella, eporediese, che ha invitato tutte le Chiese della diocesi a pregare per il dono della pioggia. Con tanto di invocazione rivolta anche all’effige della Vergine Nera di Oropa, accompagnata in processione lungo le strade di Cavaglià proprio per questa causa.
Monsignor Roberto Farinella della Diocesi di Biella
Poi è toccata alla diocesi di Casale Monferrato.
Con le associazioni di categoria dell’agricoltura, i sindaci del territorio, i fedeli, il vescovo Gianni Sacchi invita oggi, martedì 28 marzo alle 18 nel parcheggio del Santuario di Crea, nell’Alessandrino, per una piccola processione verso la chiesa.
Lì, davanti alla statua della Madonna, si farà una preghiera particolare per invocare la tanta attesa pioggia.
“Non è un rito magico, non è una danza - precisa monsignor Sacchi in una nota diffusa in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua - ma un momento speciale per riaffermare una tradizione di preghiera che si è sempre fatta nelle necessità. Desideriamo vivere insieme questo momento di invocazione corale”.
A tutte le parrocchie la sollecitazione, soprattutto nelle messe di domenica, a preparare un’intenzione dedicata.
“Mai come in questi ultimi tempi, ho captato tanti allarmi per la situazione di siccità che si sta verificando ormai da mesi nel Nord Italia e, soprattutto, in Piemonte - aggiunge il vescovo - L’anno scorso con grandi difficoltà ce l’abbiamo fatta a superare la crisi idrica. Ma l’inverno appena trascorso, poverissimo di precipitazioni anche nevose, ci ha messi nuovamente in ginocchio. Sorgenti, pozzi, fiumi, torrenti, laghi, riserve d’acqua, colline, campi, risaie aspettano l’acqua che non arriva. L’uomo super tecnologico non sa far fronte a queste emergenze, perché dà tutto per scontato, come se mai nulla dovesse cambiare nei cicli della natura. Dobbiamo ritornare a metterci nelle mani del Creatore”.
Le parrocchie della diocesi, intanto, si stanno organizzando.
A Cavagnolo, nel torinese ma diocesi di Casale Monferrato, mercoledì 29 marzo, alle ore 20.45, nella Chiesa di San Secondo ci si ritroverà con don Armand per un momento di preghiera per chiedere a Dio il dono della pioggia.
La Chiesa di San Secondo a Cavagnolo
La situazione è purtroppo, ovunque, allarmante.
I dati parlano chiaro: il 53% dei territori è in sofferenza idrica. Al Piemonte manca l’80 per cento d’acqua. I bacini non si riempiono, le riserve nevose sono il 60% in meno.
Smat, la società che gestisce l’acquedotto di Torino e dei comuni dell’hinterland ha iniziato una campagna di scavi alla ricerca di nuovi pozzi e la regione Piemonte sta mettendo a punto un piano di emergenza per rendere più facile agli agricoltori il prelievo dai fiumi.
Secondo un’analisi della Coldiretti di Torino senza pioggia si rischia una perdita del 30% del grano tenero. Che in parole povere vorrebbe dire sempre meno materia prima per la panificazione.
Insomma, non resta che pregare che arrivi il brutto tempo.
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