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17 Marzo 2023 - 13:32
Strade troppo sporche per essere percorse in tranquillità, commercianti e clienti ormai fanno fatica a passare per vie e marciapiedi a causa dei troppi escrementi.
Questo il triste ritratto che viene restituito dagli esercenti di Borgaro Torinese, scatenati nelle segnalazioni.
Ed è proprio per questo che l'Associazione dei commercianti di Borgaro Torinese ha deciso di lanciare, con ironia, il concorso "Caga e Scappa".
In questi giorni, infatti, nelle vetrine dei negozi si trova una cartellone che racconta di questa nuova incredibile gara, con tanto di regolamento.
1. Fai cagare il tuo cane dove vuoi
2. Assicurati che nessuno ti veda
3. SCAPPA
"E se ti becchiamo ... - recita il cartellone - Primo premio lo stronzone d'oro"
Il video-controllo stile Grande Fratello è un’idea che, da tempo, alcuni cittadini propongono, ma quel che è certo è che con tutti i problemi che ha una città i vigili sicuramente non possono stare h24 a sorvegliare i proprietari dei cani e i loro comportamenti scorretti (per quanto sembra che l’amministrazione comunale abbia autorizzato la polizia urbana ad essere più severa nei confronti dei padroni colti in flagrante).
Telecamere e controlli a parte, forse gli uffici del Comune, visto il ciclico ripresentarsi del problema, potrebbero proporre un bel corso di educazione civica per i loro cittadini... chissà, magari troveranno qualche risorsa per finanziarlo tra le pieghe del bilancio.
Il reato di imbrattamento può essere commesso da chi non raccoglie gli escrementi del cane in luogo pubblico (sulla strada, sul marciapiede, ecc…).
La sanzione aumenta se il fatto coinvolge beni immobili o mezzi di trasporto pubblici o privati e la pena è ancora più severa se le feci non raccolte imbrattano beni di interesse storico o artistico (reclusione da tre mesi a un anno e multa da 1.000 a 3.000 euro).
Per le deiezioni liquide, l’accortezza di lavare la parte imbrattata con acqua può consentire di evitare la condanna in caso di denuncia (come stabilito dalla Corte di Cassazione, con sentenza n. 7082/2015).
Questo comportamento, infatti, dimostra che si aveva la volontà di porre rimedio.
Si tratta, peraltro, di un’azione resa obbligatoria da alcuni regolamenti comunali, per cui è sempre opportuno informarsi se ne esista uno nella città in cui ci si trova.
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