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"Sempre più studenti clochard che dormono in stazione": a Torino è emergenza abitativa

È l'appello di Alessia Quacquarelli, rappresentante degli studenti del Politecnico di Torino

"Sempre più studenti clochard che dormono in stazione": a Torino è emergenza abitativa

"Non ci sono veri aiuti per la crisi abitativa che lascia migliaia di noi senza casa, e, come segnalato dalla Caritas di Bologna, inizia a diffondersi il fenomeno degli studenti clochard, che si recano a lezione e poi pernottano in stazione. Speriamo non accada anche a Torino, dal momento che Porta Susa e Porta Nuova praticano la chiusura in orario notturno".

E' l'appello di Alessia Quacquarelli, rappresentante degli studenti del Politecnico di Torino, all'inaugurazione dell'anno accademico. "La residenzialità studentesca - ha detto la studentessa - sta divenendo un problema di prim'ordine, dove nel silenzio delle istituzioni si ingrassano speculatori ed intermediari".

Lo student hotel di Bologna, studentato privato di lusso

Ogni giorno "nuovi studentati privati sorgono sui nostri territori, praticando prezzi che, contro ogni logica, spingono sempre più in alto l'asticella del mercato. In un paese dove si discute se fissare salari minimi a 8/9 euro l'ora, non ci si pone il problema di domandare tra i 400 ed i 600 euro mensili alle famiglie per una stanza a Torino. Il Pnrr ha portato ad un aumento dei fondi per il Diritto allo Studio Universitario, ma, come spesso accade in questo paese, viene da chiedersi 'dove sono questi soldi?'".

Nei giorni scorsi l'Università e il Politecnico hanno lanciato, insieme al Comune di Torino, il progetto Torino Student Housing che ha come obiettivo incentivare i proprietari a mettere a disposizione dei ragazzi gli alloggi sfitti. La previsione è quella di offrire agli studenti nei prossimi cinque circa 10.000 appartamenti.

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