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Robassomero

Chi percepisce il reddito di cittadinanza curerà il verde pubblico

È l'obiettivo del progetto "Per una Robassomero più bella", approvato in Giunta nei giorni scorsi

Chi percepisce il reddito di cittadinanza curerà il verde pubblico

Si stanno moltiplicando i Progetti Utili alla Collettività (PUC) che i Comuni prevedono per i residenti che percepiscono il reddito di cittadinanza. L'altro giorno, la Giunta robassomerese di Rosalia Mangani ne ha approvato uno per il 2023. Si chiama "Per una Robassomero più bella" e vedrà impiegati i percettori di rdc nella cura e manutenzione del verde pubblico.

Gli otto soggetti che parteciperanno al progetto saranno individuati tra i beneficiari del Reddito di Cittadinanza a seguito dell’Analisi preliminare svolta dal Case Manager responsabile della valutazione in accordo con l’educatrice del CIS. Le persone individuate saranno coinvolte nelle attività previste con un impegno minimo di 8 ore settimanali fino ad un massimo di 16 ore, come previsto da normativa, in base alle esigenze del Comune e saranno a supporto degli addetti che già si occupano delle attività.

Rosalia Mangani, sindaco di Robassomero

Attività che avranno a che fare con la pulizia delle strade e delle piazze, ma anche con la raccolta dei rifiuti, il taglio e stralcio dell’erba, l'innaffiatura del verde pubblico, la manutenzione del verde pubblico e la pulizia dei locali comunali. "Le finalità - spiegano dall'amministrazione robassomerese - sono la partecipazione attiva dei fruitori del Reddito di Cittadinanza alle attività di cura e benessere della comunità di appartenenza, nonché la riqualificazione del verde pubblico".

Come recita la nromativa, "il principio cardine dei PUC è che le attività previste nell’ambito dei progetti non sono in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo" ma è indubbio che i Comuni ricorrano volentieri a questo genere di attività anche per abbassare il costo della macchina amministrativa.

L'utilità sociale del progetto, dunque, si coniuga al beneficio per le casse dei Comuni. "I progetti - si legge in delibera - partono dai bisogni della collettività, e prevedono 'empowerment collettivo' in quanto tengono conto delle competenze individuali come restituzione sociale e possono essere attuati negli ambiti culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo, tutela dei beni comuni".

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