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Cronaca
29 Dicembre 2022 - 16:23
Dieci anni di tasse non pagate tra Ici, Imu, Tasi e chi più ne ha più ne metta. Circa 200mila euro di debito che l'Asl To4, nonostante una sentenza che gli dava torto, continuava a non pagare.
Al centro della vicenda c'è l'ex Preventorio di Orio, un luogo che l'ex direttore dell'Asl To4, Lorenzo Ardissone, aveva definito: "Buono solo per girarci i film Horror".
L'edificio utilizzato fino agli anni Ottanta per la cura delle malattie tubercolari nei bambini, è abbandonato dagli anni Novanta.
C'è un parco di proprietà dell'Inps. E poi c'è l'ex Preventorio, una struttura ormai abbandonata che comprende quello che fu il castello dimora dei conti Sallier De la Tour ed un edificio moderno, realizzato agli inizi del Novecento. In tutto un'area da una trentina di ettari.
L'ultimo studio, finalizzato al recupero e alla valorizzazione dell'edificio, è stato realizzato dieci anni fa da un gruppo di lavoro ad hoc. Lo studio aveva anche rispolverato un progetto che riguardava il censimento delle piante, realizzato dagli studenti del liceo Piero Martinetti di Caluso.
Ma poi, non se n'era fatto più niente. Nel 2016, l'ex Preventorio veniva iscritto a Catasto come unità collabente, un immobile, cioè, che a causa delle condizioni in cui versa, non produce reddito. Un’unità immobiliare non agibile, non utilizzabile o comunque assimilabile a un rudere.
Nel 2020, poi, l’immobile veniva considerato imponibile ai fini IMU quale area edificabile.
Come calcolare tutto questo?
"Una sentenza già era stata emessa - spiega la sindaca di Orio Sara Ponzetti -, ma nulla si era mosso e la lite continuava sul piano giudiziario. Dopo essermi insediata ho pensato di chiedere un incontro. Un po' per conoscerci. Un po' per cercare di definire la questione in modo stragiudiziale".
Missione compiuta: "Siamo riusciti ad accordarci - racconta la sindaca -. La base dell'accordo economico è stata presa dalla sentenza. Abbiamo stabilità le modalità con le quali dovrà essere estinto il debito. E poi ci siamo poi allineati per il futuro stabilendo che dal 2020 la cifra dovuta per l'Imu sarà di 8mila euro l'anno".
L'Asl dovrà al Comune di Orio 183.577,24 euro di cui 150.784,42 di Ici 2011 e Imu dal 2012 al 2014; 7.645,3 di Tasi 2014; 25.147,69 di Imu da I gennaio 2020.
La superficie complessiva oggetto di tassazione è di 16.660 metri quadri. A questi se ne aggiungono altri 27mila di aree pertinenziali.
Un'immobile diventato inutile e per il quale non c'è al momento alcuna progettualità.
"Ci piange il cuore, vederlo in quelle condizioni - allarga le braccia la sindaca Ponzetti -. Qui ad Orio siamo tutti molto legati al Preventorio. C'è chi ci ha lavorato una vita. E poi ci sono le storie ad esso collegate. Noi come Comune abbiamo le mani legate. La proprietà è dell'Asl e dell'Inps. E non abbiamo certo le risorse per acquistare l'immobile e il parco".
"E' un peccato vedere il castello in quello stato di abbandono. La vegetazione sta divorando tutto. E ci sono problemi di sicurezza. Sono già crollate parti del tetto, di solette, muri. Un lento disfacimento. E dire che avevamo anche chiesto di poter utilizzare il parco. Ma niente".
Anche i tentativi di vendere la struttura non sono andati a buon fine. La prima asta partiva da una richiesta di un milione e settecentomila euro e il ricavato sarebbe dovuto servire per la costruzione del poliambulatorio di Ivrea.
Il Preventorio in un'immagine d'epoca
Eppure, l'ex preventorio è anche inserito tra i Luoghi del Cuore Fai già da diversi anni. Ma il recupero della struttura non è mai diventato un tema affrontato seriamente.
E così, quelle antiche sale e quelle più moderne, diventano il luogo perfetto dove giocare a soft air o dove andare a caccia di fantasmi.
Un gruppo di ghost-hunter Milanesi dice di aver incontrato qui il fantasma di un bambino di 7 anni di nome Franscesco che cerca il papà.
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