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“Chivasso come Tavullia? No, noi dobbiamo fare le cose alla Chivasso”

Francesco Pecco Bagnaia ha inaugurato alla grande poco fa il “Pecco Day”

“Chivasso come Tavullia? No, noi dobbiamo fare le cose alla Chivasso”

Pecco Bagnaia

Sono orgoglioso della festa del 6 novembre che mi ha riservato la mia città. Il maxi schermo è stato qualcosa di bellissimo, così tante persone non le avrei mai immaginate. A Chivasso in città c’è stato molto motociclismo grazie alla famiglia Borri, ma da qualche anno mancava qualcosa del genere”.

Con queste parole del campione del mondo di MotoGP Francesco Bagnaia è iniziato questa mattina a Palazzo Einaudi il “Pecco Day”.


In conferenza stampa, il neo campione del mondo della Ducati ha incontrato i giornalisti, il sindaco di Chivasso Claudio Castello e il presidente del Pecco Fan Club Luca Cena.

Pecco ha ripercorso le ultime gare del mondiale, ha rivolto un pensiero alla sua Juventus - “speriamo di tornare a vincere” - ha riconosciuto la tradizione “motociclistica” della sua città, con la famiglia Borri che ne ha segnato la storia e i tanti ragazzi che sono cresciuti in sella ad una motocicletta o ad un motorino.
Pecco ha anche ricordato quanto sia stata dura, iniziare da giovanissimo, lontano dalla famiglia e dai suoi affetti. “Vivevo in albergo da solo, non è stato un periodo facile”, ha detto.
Ma poi sono arrivate le soddisfazioni che tutti conoscono.


Oggi alle 15 la grande festa in piazza d’Armi, dove Pecco saluterà i suoi fan. Tutto è pronto.
Chivasso come Tavullia? No, Chivasso come Chivasso - ha sorriso Pecco, rispondendo ad una domanda sul parallelismo tra la sua città è quella di un altro campione, Valentino Rossi -. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo e dobbiamo fare le cose alla Chivasso. Perché siamo in grado di farlo”. E se lo dice un campione del mondo, come dargli torto.

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