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Devietti: "L'isola pedonale non è vietata ai disabili!"

Il sindaco spiega la necessità di consentire l'accesso solo in certe fasce orarie e non di domenica

Devietti: "L'isola pedonale è aperta a tutti e l'attenzione ai disabili è stata massima"

"L'isola pedonale non è vietata ai disabili!".

Lo ribadisce con forza il sindaco Loredana Devietti in risposta alle polemiche dei giorni scorsi.

"I disabili possono transitare in via Vittorio nelle fasce orarie consentite, dal lunedì al sabato. E possono sostare lungo tutta la strada. Una scelta dettata dal fatto di non intasare la strada, da una parte, e garantire un diritto, dall'altra".

Poi sottolinea: "Via Vittorio Emanuele non è Ztl, è un'isola pedonale. E' mio dovere, dunque, salvaguardare sia i diritti delle persone disabili, che la salvaguardia dei pedoni. Lo studio che ha preceduto l'ordinanza è stato affrontato con molto impegno da parte della giunta, della polizia municipale e degli uffici. Nulla è stato lasciato al caso e abbiamo cercato di comporre quanti più interessi possibili. Gli attacchi che abbiamo ricevuto sono gratuiti".

E non ci sta a farsi attaccare: "La nostra attenzione nei confronti delle fasce deboli della popolazione è sempre stata altissima".

Per spiegare meglio tutto il lavoro che ha preceduto l'ordinanza, la Devietti ha inviato una nota che pubblichiamo integralmente.

LA NOTA DEL SINDACO

“L’intero ambito pedonale di Cirié - rappresentato non solo da via Vittorio Emanuele II ma anche da Piazza San Giovanni e via San Ciriaco - è stato oggetto di approfonditi esami, di studi specifici e di incontri con residenti e commercianti e sta seguendo un periodo sperimentale”.

Il sindaco Loredana Devietti spiega le ragioni che hanno portato la sua amministrazione a prendere questa decisione.

La sperimentazione della pedonalizzazione di via Vittorio Emanuele II è stata preceduta da Commissioni Consiliari all’interno delle quali sono stati esposti orari e modalità e dove sono state fatte valutazioni e proposte.

Successivamente il percorso proposto è stato illustrato da comunicati stampa, azioni di comunicazione e distribuzioni di materiale informativo.

Un iter procedurale con il quale l’Amministrazione ha voluto coinvolgere la cittadinanza, accogliere osservazioni ed eventuali proposte e rendere il progetto di sperimentazione il più possibile condiviso e partecipato: un progetto di questa portata investe inevitabilmente una pluralità di esigenze diverse e a volte contrapposte, non solo per tipologia di utenza ma anche per opinioni e necessità.

L’obiettivo primario è stato considerare questa pluralità di input e a breve sarà anche completato il primo step del Piano Urbano del Traffico che ha avuto per oggetto proprio il centro storico con lo studio sui flussi veicolari, dell’uso dei parcheggi e della viabilità del centro proprio in seguito alla pedonalizzazione, dal quale potranno essere tratti ulteriori spunti ed eventuali modifiche.

Barriere architettoniche

Sono state anche fatte apposite riflessioni sull’eliminazione delle barriere architettoniche esistenti in via Vittorio: “Non potendo rimuovere i dislivelli esistenti nel sottoportico a causa della presenza di volumi e solai di diversa entità - cosa che avrebbe di fatto implicato modifiche strutturali agli edifici, non realizzabili - si è invece riusciti a rendere la sede stradale interamente sgombra da impedimenti e barriere e ora tutto l’asse risulta liberamente percorribile e interamente collegato” spiega il sindaco.

Fasce orarie

“Per quanto riguarda il traffico veicolare, tra tutte le esigenze tenute in considerazione quelle delle persone diversamente abili, ancorché non residenti e titolari di posto auto all’interno dell’ambito pedonale, non solo sono state tenute in considerazione ma sono state oggetto di apposite riflessioni: proprio per consentire loro di accedere all’area pedonale in auto, sono state individuate specifiche fasce orarie (tutti i giorni, da lunedì a sabato, nel cuore della mattinata e del pomeriggio) che consentono di accedere direttamente a tutte le attività operanti nelle zone inibite al transito e alla sosta. Anzi, la scelta è stata proprio quella di non delimitare pochi e specifici stalli tracciati ma consentire invece l’agevole sosta nell’immediata prossimità delle diverse attività, lungo tutto l’asse della via”.

Parcheggi dedicati

“Inoltre, sono attualmente in corso le operazioni di ridefinizione degli stalli e della relativa segnaletica nelle viabilità laterali che consentiranno di riservare ulteriori, appositi parcheggi per i soggetti diversamente abili nei punti di più facile accesso all’area, che si aggiungeranno cosУ alle aree di sosta già esistenti, da sempre dedicate; si ricorda che gli stalli di rotazione delle zone blu sono già nella disponibilità gratuita per i soggetti diversamente abili”.

Divieto di accesso

“Per quanto riguarda la domenica, invece, sono state fatte ulteriori considerazioni: la maggior parte delle attività commerciali sono chiuse, non sono attivi altri servizi essenziali ed è la giornata in cui è più fruibile l’utilizzo pedonale, anche considerando le manifestazioni ed eventi che potranno interessare proprio l’area pedonale”.

Fase sperimentale

“In ogni caso - aggiunge poi la Devietti - la pedonalizzazione - come specificato in tutte le sedi - è in fase sperimentale: ciò vuol dire che ogni esigenza potrà essere oggetto di ulteriori considerazioni e valutazioni, che potrebbero portare all’introduzione di modifiche e/o integrazioni nei criteri di accesso alla via”.

E poi precisa: “A tal fine, ad esempio, sono stati espressamente indicati in ogni comunicazione i recapiti telefonici dell’Ufficio Viabilità e della Polizia Locale: ogni specifica esigenza verrà attentamente valutata e monitorata”.

Sì alle bici

Una prima retromarcia, l’amministrazione l’ha voluta fare proprio per quel che riguarda  l’accesso su via Vittorio alle biciclette. Una sperimentazione nella sperimentazione.

“Per ciò che riguarda la possibilità di utilizzare le biciclette, se si legge attentamente l’Ordinanza e tutta l’informazione effettuata in merito, risulta chiaro che è vietato l’accesso a e-bike e monopattini mentre l’accesso alle biciclette è consentito anche se la velocità dovrà essere tassativamente “a passo d’uomo”. Si tratta di un ipotesi anch’essa sperimentale scaturita anche dalle valutazioni e suggestioni emerse in Commissione Consiliare: nella stessa Ordinanza si specifica che la possibilità per le biciclette di avere accesso a passo d’uomo sarà revocata qualora l’uso non risulterà compatibile con la sicurezza dei pedoni.

Nelle successive implementazioni dell’arredo urbano, sono previste anche rastrelliere e punti di custodia per biciclette, e-bike e monopattini”.

Le scelte

Come tutte le opere di grande impatto sulla comunità, la pedonalizzazione di via Vittorio Emanuele II - dichiara il Sindaco Loredana Devietti - ha richiesto attente valutazioni, studi e interlocuzioni. Per questo il suo avvio è stato fatto in forma di ‘sperimentazione’: durante i mesi che verranno, non solo prenderemo in esame ulteriori, specifiche esigenze ma valuteremo anche situazioni che nel frattempo dovessero emergere, legate all’evolversi di contesti prima non prevedibili".

"La pedonalizzazione non è un processo chiuso e statico ma aperto e in evoluzione: il suo fine ultimo è rendere la via bella e attraente, in grado di attirare nuove attività e visitatori, di ospitare eventi e manifestazioni, ma al tempo stesso di essere al servizio della comunità, intesa come la somma di tutti i suoi residenti, commercianti, visitatori o comunque utilizzatori. Anche e soprattutto, ovviamente, dei più fragili, verso i quali abbiamo avuto sempre un doveroso riguardo: anche in questo caso con gli uffici comunali si è ragionato per venire incontro nel miglior modo possibile alle loro esigenze, compatibilmente con l’uso pedonale della via e le relative disposizioni del Codice della Strada".

"Se nei mesi successivi dovessero emergere ulteriori necessità, sarà ovviamente possibile apportare eventuali modifiche. La pedonalizzazione - ci tengo a precisarlo - non è ‘contro’ la città ma ‘a favore’: dei cittadini, dei commercianti, dei bambini che finalmente possono giocare liberamente nel centro, di chi ama prendersi un aperitivo all’aperto, di tutti insomma. Come abbiamo già detto, sappiamo che quello che stiamo vivendo è un cambiamento epocale e che sarà necessario un periodo di adattamento alla nuova fruibilità della via".

"Ci sono difficoltà che poco per volta potranno essere risolte ed è anche naturale che ci siano critiche che, se costruttive, sono non solo accettate ma una buona pratica di confronto tra amministrazione e cittadinanza. Ciò che invece stupisce è che emergano improvvise perplessità da parte di chi dovrebbe aver seguito tutto il percorso, in particolare nelle commissioni. Prima di deliberare in Giunta e di emettere l’ordinanza la proposta è stata condivisa in sede di Commissione Consiliare. Non solo nessun gruppo consiliare è parso sostanzialmente contrario alla pedonalizzazione, ma non sono emerse richieste di approfondimento sulle scelte fatte in merito a questi orari e neppure richieste di cambiamento in merito".

"Sarebbe stato possibile fare ulteriori valutazioni insieme prima di concludere il percorso con atti formali, esattamente come abbiamo fatto con le riflessioni sulle biciclette dove abbiamo ipotizzato una parziale modifica seppure condizionata alle valutazioni durante i primi tempi della sperimentazione. Quindi perché, mi domando, non utilizzare le sedi, i tempi e i modi appropriati per dare il proprio contributo? La sperimentazione durerà un anno: mi auguro che in dodici mesi si abbia modo di confrontarsi in maniera più costruttiva”.

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